Capitolo 21:Legami

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Siamo rientrati verso le 02.00 del mattino presso la tenuta della famiglia di Adrián. Mi sono letteralmente fiondata nel letto e sono caduta nelle braccia di Morfeo quasi nell'immediato. La luce che traspare dalla fiesta mi sveglia fastidiosamente: allungo il mio braccio alla ricerca di quel corpo caldo ma scopro il suo posto vuoto. Mi alzo leggermente restando seduta sul letto. Ieri sera era troppo sfinita e mi sono messa una sua maglietta a mo' di pigiama che mi arriva sino alle cosce. I miei pensieri vengono interrotti dall'entrata di Adrián a torso nudo e con un asciugamano bianco avvinghiato alla vita dal bagno: il mio sguardo non può che soffermarsi sul suo corpo. Avverto le gote arrossirsi e distolgo lo sguardo verso la finestra.

Avverto il letto abbassarsi, segno che è salito <<Buongiorno guapa>> mi sussurra sul collo delicatamente e lasciandoci un bacio <<Buenos días>> rispondo girandomi nella sua direzione e lasciandogli un bacio a stampo su quelle labbra fottutamente perfette <<Ti faccio ancora questo effetto..>> aggiunge maliziosamente <<Per favore>> dico nascondendomi il viso fra le mani. Scoppia a ridere <<Si bravo prendimi in giro>>. Mi toglie le mani e mi spinge a sdraiarmi sul letto mentre prendo posizione fra le mie gambe <<Come stai Yle?>> <<Sto bene>> mi dà un pizzicotto sulla coscia <<Ahià, che fai?>> <<Odio quando mi menti, quindi ti rifaccio la domanda e mi aspetto di sentire la risposta corretta: come stai?>>continua a domandarmi <<Bene>> rispondo testarda. <<Ah si?>> domanda con un'espressione alquanto furfante >>Si perch->> mi fa il solletico sulla pancia e la mia risata rende da padrona della situazione <<No Adrián ti prego non respiro ahahahah basta smettila ti prego>>.

Andiamo avanti così per quelle che sembrano delle ore fino a quando si ferma e riesco a respirare <<¿Estás loco?>> gli domando <<Sí loco por ti>> risponde con un bacio che la dice lunga. <<Ho in mente di fare qualcosa di nuovo oggi, come te la cavia cavallo?>> <<Non male, mio padre voleva che imparassi, ho fatto qualche lezione ma non mi è stato possibile continuare>> <<Dietro l tenuta abbiamo un maneggio, credo proprio che una bella passeggiata a cavallo e respirare l'aria del Messico ti faranno bene. Vestiti comoda>>.

Mezz'ora camminiamo mano nella mano intorno ai paddock <<Vieni ti faccio vedere il mio>> fa la rannocchietta ed appare un bellissimo stallone nero <<Ti presento Satana>> il cavallo sbuffa e calcia <<Il nome gli si addice. Vedrai come andrà in passeggiata si calmerà e lo girerò un pochetto nel tondino così può sfogarsi>> <<Scusa che posso prendere io?>> <<Vieni>> . Pochi metri più avanti, in un altro paddock vedo una cavalla a dir poco stupenda <<Lei è Pioggia>> <<Come ..>> <<Si il film di Spirit, mia sorella ed io siamo cresciuti con la passione due cavalli grazie a nostra madre. Vicky era talmente ossessionata da Pioggia del cartone che quando ha visto la cavalla non ci ha pensato due volte a chiamarla con lo stesso nome. E ora salta su o hai paura di fare una figuraccia!?>>.

La passeggiata è stata un toccasana, aveva ragione Adrián. <<Ah eccoli>> Riccardo esordisce in sala <<Dove siete stati? Stiamo nel bel mezzo di uno scontro fra le famiglie e voi pensate ad amoreggiare in lungo e largo. AH giovani d'oggi!>> <<Basta così nonno, ti chiedo di portare rispetto. Ylenia e Alex mi pare che siano stati più che rispettosi nei tuoi confronti, pretendo lo stesso ed ora veniamo a noi>>. <<Le nostre spie in Colombia ci hanno informato che i Sánchez credono che Alex ed Ylenia siano morti. Evidentemente Marcos e Javier gli hanno mentito per un secondo fine che possa essere o la prostituzione o la droga, come avevate suggerito ieri ragazzi>> prendere parola Vicky.

<<Le nostre spie sono numerose ma non abbastanza. Occorrono più uomini ed armi>> aggiunge Miguel. Tiro fuori il telefono e compongo un numero molto familiare <<Guapa che stai->> <<Shhhh>>dico mentre il telefono squilla <<Hello? It's Jesús>> <<Buenos días tío, soy Ylenia, tu sobrina>> <<Oh mio Dio sei viva, stai bene?>> <<Si zio sto bene, sono insieme ad Ale e siamo in Messico. Possiamo incontrarci per favore, abbiamo bisogno del tuo aiuto!>> <<Vi mando il mio indirizzo, ¡Cuidaos muchachos!>>. Termino la telefonata e faccio un profondo respiro. <<Hermanita è colui che penso?>> <<Si Alex>>. <<Mio padre aveva un fratello più piccolo, Jesús che è diventato il ponte tra la Mafia Colombiana e la Mafia Americana, sposando la sorella di Gabriel che sicuramente ricorderete tutti di fama. >> <<Questa non me l'aspettavo ragazza!>> esclama Don Riccardo.

El rey y la reina de los narcosDove le storie prendono vita. Scoprilo ora