Capitolo 15: The cure

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Oscurità. Buio.

Sono sola, non c'è nessun ad aiutarmi. Mi muovo in questa oscurità che mi circonda <<C'è qualcuno? Mi sentite?>> urlo ma non ricevo risposta. Mi accovaccio su me stessa e porto le braccia sulle gambe nascondendo le lacrime che mi rigano il volto. Una mano si appoggia lentamente sul mio capo. Alzo di scatto il viso e vedo una donna che mi sorride: con dolcezza mi asciuga le lacrime tranquillizzandomi con il suo sorriso. Ha i capelli biondi, alta, le mani rovinate: indossa un vestito che la dice tutta su di lei. <<L'ultima volta che ti ho visto eri solo una bambina Ylenia e guardati adesso, sei una donna>> mi riferisce inginocchiandosi davanti a me.

<<Chi sei?>> le domando <<Ma come ti sei dimenticata di me, eppure ero convinta di esserti rimasta impresso quando eri una bambina. Vediamo un po' se ti ricordi questa...>> e da dietro alla schiena tira fuori una spazzola viola ma non riesco a ricordare <<Mhm dalla tua espressione si evince che non ricordi nulla e se ti cantassi "Calla mi vida, no hay que llorar, duerme y sueña feliz...Siempre tú debes mi arrullo llevar, así yo estaré junto a ti">>. No non è possibile.... <<Mamá...>> <<Sapevo che ci saresti arrivata piccola mia>>. La abbraccio forte tra le lacrime <<Adoravi quella canzone, te la cantavo sempre quando eri spaventata o avevi paure che mi succedesse qualcosa hija>> mi sussurra accarezzandomi e baciandomi la testa.

Ci stacchiamo <<Mírate eres hermosa y te pareces mucho a tu padre>> <<Ahahahhaha no es verdad mamá>> contraccambio <<La somiglianza con tuo padre è impressionante, spero che almeno avrai preso il mio carattere....>> faccio segno con la testa <<No neanche quello....ah tu padre me la va a pagar>>borbotta mentre sghignazzo. Non ricordo molto di loro due insieme quando ero piccola: tutto quello che ricordo è la morte della mamma e c osa ne scaturì. Venne mio padre a prendermi a casa e ad arrotolarmi tra le coperte calde per poi prendermi in braccio. Dopodiché non ricordo più nulla. <<Perché sei qui Ylenia?>> domanda.

<<Non lo nemmeno io in verità mamma...forse ho bisogno di risposte>> sospira <<Cosa vuoi sapere piccola mia?>> <<Perché tutto questo, perché tutto questo odio...>> <<Tesoro mio non c'entri nulla. La colpa è stata mia e di tuo padre. Ci siamo innamorati : sapevo benissimo che non era giusto quello che facevamo ma non riuscivamo a stare lontani. Quando sei nata, hai completato la nostra vita. Tuo padre veniva appena poteva a trovarti. Ma dopo qualche tempo, sua moglie Sara ha incominciato a minacciarmi. Temeva che glielo portassi via: era madre anche lei dopotutto e aveva tre figli. Se non ricordo male Alejandro era nato da poco. Le minacce si aggravarono quando un girono trovai una tua bambola impiccata fuori dalla porta dio casa con una lettera>>.

<<La lettera che...ha recuperato papà...>> <<A questo punto presumo di si. Sara aveva dato l'ordine di ucciderci entrambe col fine di avere tuo padre tutto per sé e per i ragazzi. Era un tardo pomeriggio quando bussarono violentemente sulla porta di casa e ti nascosi, principalmente nella mia camera c'era un armadio e come tu scanzavi i vestiti, c'era una porta. Ti lasciai un bacio sulla fronte e tornai giù: sapevo cosa mi sarebbe successo e avevo messo le telecamere. Volevo solo che tu fossi al sicuro ed ero convinta che tuo padre ti avrebbe protetta a qualsiasi costo>> continua accarezzandomi.

<<E fu così che crebbi con papà in casa sua...>> <<Mi dispiace tesoro di tutto quanto ma da quello che ho potuto constata tre sei cresciuta insieme ad Alejandro che ti ha sempre protetta e anche con la tua nana o sbaglio?>> <<Come fai a sapere tutte queste cose mamma?>> <<Tesoro ci sono sempre stata anche se tu non mi vedevi, ho sempre vegliato su di te e protetta>> rivela scostandomi le ciocche finite sulle mie ciglia. <<E poi non sei più da sola. Ylenia devi tornare...>> <<Mamma sono stanca non voglio tornare, desidero stare con te>> <<Tesoro mio non è possibile, devi tornare da tuo fratello e da Adrián>>. Adrián, quel nome in grado di farmi venire i brividi e le farfalle nello stomaco. <<Hija siete innamorati voi due, so che sarai felice con lui ma devi tornare>> mi accarezza <<Come faccio a tornare mamma?>> <<Ricordati chi sei, ¡eres hija de Colombia por Dios!>> sorrido. <<Gracias mamá pero no te vayas...por favor>> <<Ylenia sarò sempre con te ricordati>> esclama dandomi un bacio sulla testa e avvolgendomi nelle sue braccia confortevoli.

El rey y la reina de los narcosDove le storie prendono vita. Scoprilo ora