❄️17- Il segreto

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Every pleasure's got an edge of pain,
pay your ticket and don't complain

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Intrecciati, Zachary e Pervinca grondano di piacere e sudore. Il mio sguardo cattura il dettaglio delle curve dei loro corpi nudi fino ai gemiti che si sprigionano tra di loro. E anche se fa male, anche se il buco offre uno scorcio parziale del loro momento intimo, non riesco a smettere di guardare. Mi bruciano gli occhi, ma tengo le palpebre spalancate. Se perdessi anche un solo pezzo di ciò che sto fissando non so cosa potrebbe succedere, quindi rimango. Finché le mie orecchie si otturano dei loro orgasmi, e mi sveglio da un sonno tanto profondo da camuffare l'incubo in un frammento di realtà.

Ancora permeato da orribili sensazioni, il mio cuore tira spallate allo sterno. Le lenzuola sono pregne dei miei sudori freddi, mentre la stanza sfuma in un caleidoscopio di ombre indistinte.

L'incubo ha tessuto una ragnatela, e ora attende di catturare Ragione per sbarazzarsene. Ogni respiro è carico di una pressione asfissiante. Esco dalle coperte, e ogni pensiero logico svanisce.

Mi avvicino al ritratto dell'inquietante uomo panciuto. Mi tiro su il bordo elasticizzato dei pantaloni del pigiama, e tolgo il quadro dalla parete. Devo smetterla di spiare Zac. Smetterla di cercare segnali che dimostrino... che cosa? Che in qualche modo conto ancora qualcosa? Avvicino l'occhio al buco.

Zachary è assorto nella lettura del libro di poesia che deve aver recuperato quella volta in biblioteca, mentre il fascino della sua concentrazione mi cattura, enfatizzato dai riflessi infuocati delle candele. Il braccio destro gli copre parzialmente il viso, ma il buco offre una visione idilliaca sul suo viso ricolmo di sofferenza. Le fiammelle gettano riflessi dorati sull'arbusto di capelli scompigliati, e la nascita di due lacrime cristalline infesta di una profondità poetica i suoi lineamenti.

«Icaro», sussurro, come se pronunciare quel nome potesse dare un senso alle vibrazioni che sento percuotermi l'anima; come se potesse comparire alle mie spalle allo stesso modo che faceva durante i nostri appuntamenti segreti, quando mi sussurrava all'orecchio "Ciao, Fiocco di neve" e il cuore mi usciva dal petto per raggiungere il suo.

Un formicolio deraglia nella spina dorsale e le mani cominciano a tremare. Nel tentativo di riprendere il controllo, mi stacco dal muro e spalanco la finestra. Ma è come se la mia mente fosse ancora a ridosso della parete, e una strana sensazione mi si arrotola addosso.

Mi aggrappo al davanzale cercando un punto fermo, ma la vertigine non cessa. Tento di focalizzarmi su qualcosa, qualsiasi cosa, tutto però sfugge al mio controllo. Eccetto due figure incappucciate che fendono la solitudine del giardino addormentato.

L'effetto è soprannaturale: le palpitazioni si placano in contemporanea ai tremori, e la sensazione di disorientamento svanisce. Non ne vedo il volto, ma riconosco i mantelli che hanno usato le Sentinelle durante la caccia al tesoro.

Attivo il display dello smartphone, l'ora sul display mostra le 23:51. Sono in balia di un energia sconosciuta. La presenza di Zachary nella stanza accanto viene sbiadita dall'irresistibile curiosità di ciò che la coppia incappucciata potrebbe rivelare.

Indosso il cappotto, esco dalla stanza, e scendo le scale. Non so cosa mi aspetti e nemmeno la ragione che mi ha spinta a oltrepassare il confine della mia stanza. Ma una profonda necessità di risposte ha contaminato il mio sangue come un'infezione.

In una sorta di trance, l'oscurità all'esterno mi accoglie e guida. Il freddo è terribile, ma la curiosità arde più intensamente di qualsiasi sensazione fisica. Avanzo senza riflettere sulle conseguenze che il mio gesto potrebbe comportare, e ben presto le due figure si delineano all'orizzonte.

Si fermano a un passo dal vecchio cimitero, abbastanza lontane dell'edificio per non farsi vedere né sentire, e io mi nascondo nel buio.

Si tirano giù i cappucci. La fievole luce della Luna rivela i volti di Coraline e Noah. Lui sembra assorto nei propri pensieri, lo sguardo agganciato a una direzione lontana. Lei, un mix di determinazione e preoccupazione negli occhi. Il brusio dei miei pensieri su quale sia il motivo del loro incontro, però, viene squarciato dal suono di un bacio.

Il mio petto si spacca, e mi ritrovo a dovermi tappare la bocca con le mani per trattenere un possibile verso sconvolto. Le promesse, gli anelli, e ogni convinzione che avevo sulle famiglie Payne e Staunton giacciono ora come un cumulo di detriti nella neve.

Da quando ho varcato la soglia di questa tenuta, la verità è diventata un concetto evanescente. Vulnerabilità e disillusione permeano l'aria in questo luogo maledetto; lo stesso luogo stregato che ha permesso a me e a Zachary di ritrovarci.

"L'amicizia di Jennah per Coraline, invece, riflette l'amore nascosto che prova per Richard". Le parole di Primrose giungono come un boomerang scagliato giorni addietro. E se lo stesso valesse per Coraline? Se la sua relazione con Richard fosse in realtà un modo per stare vicina a Noah senza il timore di perdere i privilegi che Uriel e Gabrielle le hanno sempre concesso?

Il disgusto mi invade, e lascio che l'onda di domande mi trascini via dai due traditori. Rientro nell'edificio, ma di dormire, non c'è verso. Invece di entrare nella mia stanza, mi fermo di fronte a quella di Zachary.

La mano fluttua indecisa, e il desiderio di condividere con lui ciò che ho visto si scontra con la paura delle conseguenze. Il dilemma mi lascia immobile nel corridoio, prigioniera di una decisione che potrebbe cambiare il corso delle cose.

Ma ha senso cambiarle? La mano sospesa nel vuoto, pronta a bussare alla porta di Zachary, ha uno spasmo. Chiudo gli occhi, sperando che la risposta emerga da qualche parte nella mia coscienza. Chi sono io per stravolgere la vita di due famiglie? Dirlo al mio ex aiuterebbe davvero qualcuno, o sto solo cercando di giustificare il desiderio di essere parte di qualcosa? Ritiro lentamente la mano. La porta resta chiusa, e la mia coscienza, seppur appesantita da quel segreto, si accontenta di rispettare il mio essere solo uno spettatore occasionale e non il giudice delle vite altrui.

***

GRAZIE RADIOSI PER AVER LETTO IL CAPITOLO! ❤️

Capitolo corto, ma utile a chiudere un cerchio iniziato con Zac. Il filo rosso al dito di Corry la collega a Noah. CHE MACELLO DI FAMIGLIA!!!

CI SCOMMETTO UN BACIODove le storie prendono vita. Scoprilo ora