❄️21- La verità

309 32 37
                                    

༺❄︎༻

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

༺❄︎༻

It's just something that I want to do
I'll be taking my time
Spending my life
Falling deeper in love with you
Tell me that you love me too

༺❄︎༻

POV's Alhena

La mia anima preme tutto lo spettro delle emozioni come un pianoforte scordato. Se non ci fosse la mano di Primrose a condurmi in corridoio, mi sarei già arrampicata su un albero e ci sarei rimasta fino a quando Lyanna non fosse venuta a riprendermi.

Entriamo nella mia stanza, e Prim inizia a brontolare. C'è fin troppo casino nella mia mente che non la sto a sentire. Sudo, perciò mi tolgo la giacca. La scatoletta fuoriesce dalla tasca, e il contenuto si riversa a terra.

Mi accovaccio per raccogliere il lucidalabbra, e inseguo carponi la piccola matassa che rotola sul pavimento. Allungo il braccio, e ci schiaffo sopra il palmo per fermarla.

Questo regalo non vale un accidenti, è solo uno specchietto per le allodole. L'asso nella manica di Zac per vincere. Succede sempre. Lui vince sempre.

«Akai ito», Primrose, la cui dolcezza dei lineamenti si è irrigidita guardando la matassa, ha appena raso al suolo la fortezza delle mie ipotesi con un soffio. «Il filo rosso. Chi regala un oggetto collegato a una leggenda sull'amore a una sconosciuta?».

«Perché lei non è una sconosciuta».

Giro la testa verso la sua voce, Zachary è attaccato allo stipite della porta aperta, il fiato corto.

«Ho sempre odiato vederla mordicchiarsi il labbro inferiore».

Mi alzo in piedi. Primrose muta espressione, e io non vorrei essere nella sua testa in questo momento.

«Te lo spiego più tardi, sorellina».

«Vattene», indico la porta.

«Non me ne vado. Non stavolta».

Primrose si alza dal bordo del letto. «Oddio, Gin, lei è...» si zittisce, come se stesse sfogliando vecchi documenti in qualche recesso della memoria. «Il tuo segreto, la felicità che avevi trovato e che hai gettato per tornare da noi, il motivo per cui i tuoi occhi hanno smesso di brillare come invece facevano quando eri un artista... lei è... Fiocco di neve?».

Credo sappia da sé la risposta.

«Conosci la storia di Icaro? Ha volato troppo in alto e la cera che teneva salde le sue ali si è sciolta». Zachary mi guarda. «Sì, lei era la felicità che ora non ho più. Nessuno dei due credeva sarebbe andata com'è andata. E la cosa folle è che c'ho provato. Per quanto insufficiente, c'ho provato. Ma lei non ha risposto alla chiamata, né ai messaggi», parla a sua sorella; eppure, guarda me, e io mi sento come se fossi stata chiamata a confessare un'omicidio. «Ci ho messo così tanto ad andare avanti. Questi giorni sono stati una tortura, più passava il tempo e più mi tornavano in mente vecchie cose. Ho partecipato alla scommessa solo per salvarla da un amore vero che non avrebbe trovato qui dentro. Perché quello di Edwin e Caleb non poteva essere più forte del mio», fa una pausa per riempire i polmoni di aria nuova, e si ferma a un metro di distanza da me. «Voglio essere il sogno che la vita le deve, tornare ad avere il suo profumo addosso dopo aver fatto l'amore, e prendermi cura delle sue labbra che sono belle da arresto cardiaco».

CI SCOMMETTO UN BACIODove le storie prendono vita. Scoprilo ora