❄️6- La caccia

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White lips, pale face
Breathing in snowflakes.

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POV's Alhena

Intingo il pennello nel bicchiere di plastica sopra il tavolino. Mescolo, il colore in eccesso si stacca dalle setole per diluirsi all'acqua. Lo estraggo, e ne tampono la punta su uno straccio.

«Cos'è successo al manico?», si incuriosisce Primrose, in piedi al mio fianco, mentre raccolgo un po' di pittura arancione dalla tavolozza stretta nella mia mano sinistra.

«Oh, è stato...» sospendo le parole e traccio dei riflessi chiari sui capelli di Zachary accarezzati dalla luce proveniente dalla finestra posta frontalmente al tavolo da biliardo. «...un incidente». Distanzio il pennello dalla tela.

«Allora spero di pescare il tuo nome, saprei già cosa regalarti».

«Il mio nome? In che senso?».

«Uh, quelle tue sopracciglia confuse mi suggeriscono che non hai letto l'itinerario che ti ha consegnato Hugo», accusa incollando i pugni chiusi sui suoi fianchi, «O mi sbaglio?».

Reagisco con un'alzata di spalle. Le parole di Zachary nella mia testa avevano respinto ogni tentativo di concentrarmi sulla fotocopia. «Averci dato un'occhiata vale come averlo letto?».

Prim manda giù una risata. «Certo che no!».

Coraline e Richard entrano nella Sala dei giochi. Lui regge con la mano una trombetta da stadio e lei si tappa le orecchie, intanto che il futuro marito l'attiva. Il suono è assordante. Molte delle persone presenti sussultano, altre urlano, altre ancora si coprono le orecchie con le mani come Primrose.

Accorgermi in tempo di loro, è stata una salvezza per i miei timpani.

«Scusate l'interruzione!». Coraline, si asciuga una lacrima generata dall'ilarità del momento. «Siete pregati di interrompere i vostri svaghi e recarvi tutti nella Sala da ballo per l'attesissima caccia al tesoro».

«Che bello!», esulta Primrose spostando lo sguardo dalla sorella maggiore a me. «Uh, ancora quello sguardo confuso. Era scritto nell'itinerario».

Le sorrido imbarazzata, sentendomi colpevole di scarsa diligenza in un compito tanto semplice.

«Alhena», mi chiama Coraline, «Vieni anche tu».

Abbandono la strumentazione artistica, e tiro indietro la sedia che avevo avvicinato al cavalletto.

Prim mi porge il gomito. «Andiamo».

Nell'assecondare il suo braccetto, le iridi algide di Caleb mi seguono attente. Una vampata si irradia dalla bocca dello stomaco fino alle punte delle orecchie in un misto di imbarazzo e piacere. La sua presenza insiste alle mie spalle insieme a quella di Zachary ed Edwin.

CI SCOMMETTO UN BACIODove le storie prendono vita. Scoprilo ora