❄️14- Il matrimonio

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You know we are made up of love and hate

But both of them are balanced on a razor blade.

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Domenica 22 dicembre

La cerimonia non avverrà prima di mezzogiorno, ma i preparativi sono iniziati all'alba e nella tenuta sembra sia scoppiata una guerra. I fioristi stanno bombardano la scalinata principale con raffinate composizioni di pigne, bacche di edera e agrifoglio, aghi di pino e fiori bianchissimi; la Wedding Planner sta arruolando due eserciti di sedie in velluto rosso a tre metri dell'ultimo ampio gradino dove si terrà la cerimonia nuziale; e il catering sta allestendo flotte di tavoli rotondi muniti di alti vasi fioriti nel grande mare della Sala da ballo.

Indosso la mia divisa da combattimento in morbido tulle beige con graziosi melograni e foglie ricamate. Scivolo attraverso le maniche a soffietto arricciate alle due estremità, tiro la cerniera lampo, e il corpetto sagomato aderisce alla perfezione. Infilo le Mary Jane, e l'orlo della gonna mi accarezza le caviglie. Nelle piccole tasche laterali ci stanno a malapena i pacchetti di fazzoletti per le lacrime che scenderanno copiose dai miei occhi allo scambio delle promesse.

Due pugni battono sulla porta della stanza, e vado ad aprire.

«Ciao, Prim».

«Sono venuta a controllarti».

«In-in che senso?».

«Hai un copricapo o un accessorio da appuntare ai capelli?».

«Il mio ruolo è lavorare non festeggiare, pensavo di tenerli sciolti».

Nel suo abito da damigella in stile Regency, però, Prim schiva questa verità. «Li vedi i miei capelli?», indica il nido di treccine e boccoli che adorna il suo capo. «Da mia sorella c'è una delle parrucchiere più brave della Gran Bretagna. Vuoi lasciartela scappare?».

«Non sono una comune invitata».

Ma ancora una volta, Primrose se ne frega di quel che dico e mi trascina con forza nella stanza di Coraline brulicante di damigelle. Al nostro arrivo, le loro teste scattano come bambole in un film horror, e io alzo la mano in un timido gesto di cortesia. L'attimo di inquietudine si alza di qualche tacca nell'accorgermi di Gabrielle che si sta facendo truccare da Penelope.

«Alhena!», esclama Coraline, raggiante. Indossa una vestaglia color burro, ciabatte pelose ai piedi e i capelli raccolti in un'acconciatura degna di un Gala. «Stai benissimo vestita così».

La ringrazio con imbarazzo, sentendomi fuori luogo più del primo giorno alla tenuta. Oggi c'è un'aria totalmente diversa, quasi non fosse più lo stesso luogo. Quasi non avessi convissuto insieme a loro nei giorni scorsi.

«Harley, hai tempo di sistemare anche lei?», Prim si rivolge alla Hair Stylist come fossero conoscenti di lunga data. «Pensava di lasciarli sciolti».

CI SCOMMETTO UN BACIODove le storie prendono vita. Scoprilo ora