Dicembre. In una pittoresca tenuta nel Wiltshire, l'atmosfera è carica di anticipazione per un evento in grande stile. Alhena Carter, vent'anni e capelli blu, cela dietro un tatuaggio sulla schiena i ricordi di una madre defunta e di un fratello mai...
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Before I save someone else, I have to save myself.
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Sabato 14 dicembre
La matita volteggia sul foglio, come un pattinatore in un rettangolo di latte, tracciando graffi più o meno spessi a ritmo della voce di Ed Sheeran emessa dalle AirPods. Disegno le linee curve della bocca di Lya, e il fermaglio a forma di fiocco che porto nei capelli allenta la presa, liberando una ciocca blu che mi penzola davanti all'occhio sinistro.
Abbandono la matita, riporto la ciocca dove dovrebbe stare, e sistemo il fermaglio più saldo sulla nuca. Un piccolo ragno che si muove sulla superficie del bancone reception, accanto al foglio da disegno, magnetizza la mia attenzione.
«Se ti vede Lyanna sei morto». Avvicino un dito, ma di essere salvato il gracile esserino non ne vuole sapere.
Al terzo tentativo, si decide a fidarsi delle mie buone intenzioni; Lyanna, tuttavia, ha abbandonato il manichino in vetrina e sta per raggiungermi. Mi piego lesta, permettendo all'aracnide di infilarsi in un anfratto del bancone. Mia cugina sarebbe capace di mettere a soqquadro l'atelier pur di stanarlo e ucciderlo.
«Che fai?».
Drizzo la schiena. «Mi sono allacciata la scarpa».
Lyanna abbassa lo sguardo sul disegno che la ritrae. «Per tutte le ruches, è identica a me!».
Allungo la mano, e interrompo la musica dallo smartphone. «Grazie. Sei uno dei miei soggetti preferiti, e questo posto è una grande fonte d'ispirazione».
«Buona a sapersi, perché a breve arriverà una sposa per la sua ultima prova d'abito», sorride Lya. «Sarà un evento in grande stile». Appoggia i gomiti sul bancone, reggendosi il mento con le mani chiuse a pugno. «So che faranno arrivare invitati anche da molto lontano, perciò festeggeranno matrimonio e Natale insieme. Durerà in tutto dieci giorni».
Piego la testa di lato. «Mi prendi in giro».
Due figure femminili dai capelli rosso vermiglio fanno trillare la campanella sopra la porta d'ingresso.
«Visto? Io non mento mai». Lyanna scatta ad accoglierle, e io non riesco a distogliere lo sguardo da loro.
La giovane donna non supera la trentina d'anni; fisico da modella, con lunghi capelli a boccoli e gli stessi occhi verdi della signora accanto a lei, la quale emana un'aura di solennità ed eleganza che mai, prima d'ora, avevo percepito in una donna di mezza età. L'aspetto curato, e l'aiuto di qualche aggiustamento chirurgico, mi rendono difficile stabilirne l'età esatta.
«Gabrielle, si accomodi pure sulla poltrona, mentre aiuto Coraline con l'abito», consiglia Lyanna prima di svanire nella zona dei camerini con la sposa a braccetto.
Torno a disegnare. Il salone è pieno di un silenzio rispettoso. Ogni tanto alzo lo sguardo sulla donna, ma lei pare non essersi accorta della mia presenza; tiene lo sguardo fisso su alcune riviste messe a disposizione dei clienti per ingannare il tempo. Non le sfoglia, ne scruta soltanto le copertine.
«Ta dà!», esclama mia cugina.
Sospendo il disegno per ammirare Coraline. Nel suo taglio Regency, l'abito avorio scende fluente su tutto il corpo della rossa, e la scollatura a barchetta fa risaltare spalle e collo.
«È stupendo», esordisce Coraline, guardando il suo riflesso allo specchio.
Gabrielle reagisce con un sorriso contenuto.
Lyanna sistema meglio la sottile cintura sulla vita alta dell'abito. «Fortuna è filato tutto liscio». A questa affermazione, il volto della sposa muta in una maschera di cupa frustrazione. «Ho forse detto qualcosa di male?».
«No, tranquilla. Ieri sera ho solo appreso la spiacevole notizia che l'artista incaricato del Live Event Painting è stato coinvolto in un incidente automobilistico e non potrà partecipare. Il tempo di trovare un sostituto degno non c'è, dovrò ripiegare in illustratori di caricature».
Lyanna si porta una mano al petto. «Che peccato». Poi, come se qualcuno le avesse pizzicato il sedere, scatta sul posto e alza il dito indice. «Permettetemi un secondo». Si allontana da loro, e prende la mia direzione. «Sai cos'è il Live Event Painting?», mi chiede, portando il busto oltre il bancone per avvicinare il suo viso al mio.
«Sì, è un servizio in cui l'artista dipinge la scena circostante mentre gli eventi si svolgono».
Una folgore trapassa le sue iridi nocciola, ma la sua espressione rimane seria. «Ti andrebbe di far felice una sposa?».
***
BENVENUTI (se è la prima volta che leggete qualcosa di mio) o BENTORNATI (per chi ha già sclerato male insieme a me negli altri romanzi) 😜 In questo primo capitolo abbiamo fatto un po' di conoscenza con la protagonista: Alhena. Che ve ne pare? Siamo solo all'inizio, quindi vi lascio metabolizzare la richiesta di Lyanna. Vi aspetto mercoledì prossimo per un nuovo capitolo (Ah! mi mancava troppo dirlo)😉
Spoiler: i capitoli non seguiranno una lunghezza specifica, alcuni potrebbero essere corti, come questo, e altri medio-lunghi.