❄️5- La scommessa

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How would you feel
If I told you I loved you?

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POV's Zachary

Giovedì 19 dicembre

Scivolo giù dal bordo, e cado sul parquet. L'impatto, attutito soltanto dalle lenzuola che si sono annodate attorno al mio corpo, mi sveglia di soprassalto.

«Cazzo!».

Con gli occhi ridotti a due fessure, striscio fuori dal bozzolo di tessuto avorio per tirarmi su. Interrogo il cellulare, e nel constatare essere quasi ora di pranzo, mi preparo in fretta. Scendo al piano di sotto, dove vengo intercettato da mia sorella Coraline.

«Non dirmi che hai passato tutta la notte a leggere?», mi accusa con entrambe le mani a reggersi i fianchi. «Se mamma ti vede con quelle occhiaie ti sbrana vivo, tra un ora abbiamo la foto di famiglia coi cavalli».

«Lascia che si incazzi e dille che a togliermi le occhiaie ci pensa Photoshop», rigetto, ancora intontito dal sonno.

Coraline sospira. Il mio fare sfrontato la irrita, ma la sua innata placidità le impedisce di insistere. «Fila in sala, tra poco serviranno il pranzo», ordina, e se ne va nella direzione opposta.

Raggiungo Pervinca e Caleb al tavolo, e mi lascio cadere sulla sedia.

«Ben svegliato», esordisce Perv, «Credevamo fossi morto».

«Nessuno è venuto a controllare se lo fossi». Affondo i denti sull'ultimo pezzo di pane che mi accaparro dal centro del tavolo.

I camerieri iniziano a servire il pranzo. Tra me e Pervinca, sbuca una mano nell'atto di reggere un piatto. Perv indica il cibo con aria disgustata.

«Pasticcio di carne? Dove siamo, alla mensa dei poveri?».

«Mangia», intimo, puntandole la forchetta contro. «C'è chi pagherebbe per assaggiarne anche un solo boccone».

Sposto lo sguardo da Pervinca per affondare la forchetta nella porzione di cibo; dopodiché, porto il pezzo alle labbra e mastico fino a farmi dolere la mandibola. Perché a pochi metri dalla mia posizione, Alhena sta parlando con Primrose. Edwin è con loro, spiritoso tanto da farle ridere.

Merda, avevo dimenticato quanto fosse bello il suo sorriso...

Devo aver smesso di mangiare, la forchetta a mezz'aria e la bocca schiusa. Caleb e Pervinca mi guardano perplessi, e io mi sforzo di non far trasparire i ricordi della mia relazione con Alhena che stanno usando il mio cervello come sacco da box.

Torno a fagocitare il pasticcio come se fossi stato a digiuno per secoli, finché la mano gelida di mio padre che mi stringe la spalla destra non mi causa un fremito.

CI SCOMMETTO UN BACIODove le storie prendono vita. Scoprilo ora