❄️18- La confessione

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One taught me love
One taught me patience
And one taught me pain

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Lunedì 23 dicembre

Ho rivisto un padre fare violenza sulla figlia minore, il mio ex scopare una ragazza che mi sta sullo stomaco senza un ragionevole motivo e una neo-sposa baciare il miglior amico di suo marito. In questo preciso ordine. In loop. Per tutta la notte.

Quando il sole si è sostituito alla luna, il mio viso era scavato dall'insonnia e sotto gli occhi avevo delle borse così gonfie da poter contenere tutti i tubetti di colore che mi sono portata dietro per l'evento. Mi sono ricostruita la faccia con la calma di un bradipo pur consapevole del mio appuntamento al piano di sotto coi ragazzi.

Ora la tenuta scalpita per l'acquisto dei regali di Natale, e io non vedo l'ora di allontanarmi da questo posto e pensare soltanto al dono per Elijah.

Caleb mi apre lo sportello della sua auto prima di posizionarsi al volante al fianco di Zachary, il quale diviene padrone della musica. Il suono rock di una canzone natalizia riempie l'abitacolo. Io, Primrose ed Edwin occupiamo i sedili posteriori.

Fin dai primi istanti del viaggio, discutiamo animatamente su cosa regalare ai nostri destinatari segreti. La conversazione diventa un brainstorming collettivo, con suggerimenti e considerazioni che si mescolano alla voce di Mariah Carey che accompagna il cambiamento di scenario esterno: da campi aperti e paesaggi rurali a vetrine illuminate e strade piene di persone.

Zac tiene il ritmo del brano picchiettando le dita sul cruscotto, e Prim sfoglia un catalogo di idee regalo dal suo smartphone. Emergono idee interessanti, ma nessuna adatta a Elijah. Cosa si regala a un uomo di cinquantaquattro anni?

L'atmosfera natalizia si intensifica quando parcheggiamo nei pressi del moderno centro commerciale di Swindon. L'auto di Gabrielle, nella quale ci sono anche Pervinca, Coraline e Jennah, si ferma accanto a quella di Caleb, e scendiamo dalle vetture in concomitanza.

La missione ci guida attraverso le varie boutique adornate con luci e decorazioni, avanzando a tratti insieme e a tratti in solitaria. Ogni prodotto esposto pare quello buono, ma poi vedo altri maglioni, altri berretti e altri oggetti più belli.

Mia madre diceva che "La scelta di un regalo è un modo di dire all'altro: ecco, ho pensato a te".

Ecco, Elijah, ho pensato a te. Al solo pensiero libero una fragorosa risata di fronte alla vetrina del marchio Under Armour. Ecco, Elijah, ho pensato a te. Ma nemmeno ribadirlo davanti alla boutique di abbigliamento per bambini aiuta a mantenere il decoro che mi ero prefissata di mantenere.

«Di questo passo tornerò a mani vuote».

Supero una gioielleria.

«In alto mare, Milady?», Edwin mi afferra la mano da dietro per farmi fare una piroetta. Sotto il braccio, tiene un pacco incartato di rosso impreziosito da un pomposo fiocco dorato.

CI SCOMMETTO UN BACIODove le storie prendono vita. Scoprilo ora