scommesse

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"Se solo sapessero fino a che punto io stesso comprendo tutto l'abomino della mia condizione attuale, allora, certo, non avrebbero lo sfacciataggine di venire a insegnarmi qualcosa"
Fëdor Dostoevskij

"Se solo sapessero fino a che punto io stesso comprendo tutto l'abomino della mia condizione attuale, allora, certo, non avrebbero lo sfacciataggine di venire a insegnarmi qualcosa"Fëdor Dostoevskij

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patto
/pàt·to/

Convenzione o accordo fra due o più persone o parti, avente vario oggetto o contenuto

"buonasera, posso aiutarti?" domandò Dazai appena entrato in negozio

"Vorrei solo comprare queste" rispose il corvino, porgendo la confezione sul bancone

Dazai le prese e guardò il retro "sono 20 euro"

Fyodor frugò tra le tasche e ne tirò fuori una banconota. Dopo aver preso la busta e porso i soldi al commesso uscì dal negozio senza dire una parola

"Arrivederci" esclamò, interrottò dal brusco chiudersi della porta.

"Da quando ci sono così tanti ragazzi in giro" disse Chuuya infastidito

"Come mai ti secca così tanto che ci siano altre persone in giro?" lo stuzzicò l'altro

"Perché questo era il mio posto, MIO. Se arrivano altre persone non potrò più stare in pace"

"Non lo vedo come un tipo socievole, non penso verrà spesso"

Chuuya fece spallucce

"Bhe non che mi interessi così tanto" ribattè

Dazai lo osservò, incapace di trattenere la risata.

"Lasciamo perdere. Anzi vieni con me"

Si trovarono davanti alla sala giochi.

"Mi sono allenato per 2 anni, non farai neanche in tempo a capire che succede che-"

Dazai era già entrato.

Si posizionarono l'uno davanti all'altro.

"facciamo una scommessa" propose il moro di punto in bianco

"chi perde la partita diventa il cane dell'altro finché non muore"

"finché non muore il padrone o il cane?"

"non so" Dazai rifletté un momento "il padrone"

"NON È POSSIBILE" gridò Chuuya, gettando violentemente il piede sul cabinato.

"Ho vinto ben due volte, fai proprio schifo" si vantò Dazai con sguardo superbo "sarai il mio cane per due vite. Peccato però, volevo provare un modo per suicidarmi stasera. Rimanderò"

Dazai chiuse il negozio mezz'ora prima, al tramonto, e si preparò per andare da Chuuya. Prima di arrivare s'imbatte in un negozietto di vestiti e decise di comprare uno zaino e qualche abito nuovo.

"Eccomiii" su annunciò il moro appena entrato

"Oh sei arrivato"

Chuuya si voltò trovandosi davanti il moro che gli porgeva una pacco.

"Per me?"

"Già"

Chuuya lo prese, alzando il sopracciglio

"Mi esplode in faccia?"

"Non faccio promesse"

Lo aprì.

"CHE CAZZO DOVREI FARCI CON QUESTO?"

"indossarlo"

"Non pensare che-"

"Devi ubbidirmi"

Chuuya lo guardò, con gli occhi colmi di disprezzo.

La scatola conteneva un collare.

Il giorno successivo Chuuya arrivò al negozio più tardi ed era talmente diverso che Dazai impiegò qualche secondo per riconoscerlo.

"Che ti sei messo"

"Vestiti adatti"

"Adatti a che?"

"Al collare"

Il rosso aveva cambiato completamente il suo abbigliamento. Indossava un capello e un completo elegante nero in tessuto pregiato.

"E ho ben 5 completi simili in casa"

"Ok io ti disconosco"


"Ecco, ho fatto, vieni" mormorò Fyodor

"Arrivo" rispose Nikolai con enfasi

Il corvino si sedette, impugnò l'arco e lo poggiò trasversalmente sulle corde. Diede inizio ad una melodia malinconica, muovendo le mani con agilità esperta, un suono nostalgico, capace di svuotare, se pur per un misero istante, la mente e l'anima. Nikolai lo ascoltò stupefatto, rapito, madido della melodia esordiente che conservava ancora tutta l'ammirazione donatagli da mani tanto abili che si sarebbe persa tra i minuti. L'armonia sovrastava qualsiasi rumore, non perché stordente, ma perché faceva propria l'attenzione di chi l'ascoltava impedendogli di sentire altri suoni. Suscitava un'atmosfera di quiete in contrasto con i sentimenti che innescava nella persona. Non vi erano parole per descriverla poiché l'effetto su ognuno mutava influito dai ricordi e dall'animo.

"Splendida" le parole erano intrappolate nella tempesta sfocata della mente e non tentò nemmeno di dire qualcosa, l'espressione sul suo volto dava voce ai suoi pensieri.

A.A.
Mi viene da piangere.

Anche questo è corto di capitolo ma sono carica di compiti e devo recuperare latino.

Giuro il prossimo lo faccio più lungo scusatemi

Il fatto è che sto impazzendo per fare sia la skk sia la fyolai quindi scusatemi se non è il massimo.

Bene, la settimana prossima esce un capitolo sulla fyolai e quella dopo probabilmente unisco il tutto.

Intanto, baci 💋🎸

esibizione //skk - fyolaiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora