Chiudo la telefonata con Nicolas e appoggio la testa sul tronco della quercia. Prendo una bella boccata d'aria e cerco di calmarmi. Mi manca il mio fratellone, non so più cosa fare senza di lui. Era tutto per me, il mio punto di riferimento, e ora non c'è più. Non so cosa fare, non so come muovermi.
<<Dai, Zoe, ce la puoi fare>> bisbiglio, cercando di darmi la forza di andare avanti.
Mi alzo dal prato e, dirigendomi verso la porta per rientrare nella struttura, percorro i corridoi senza sapere dove andare. Mi ritrovo a camminare lungo un corridoio che mi sembra familiare e arrivo davanti a una porta sulla cui targhetta c'è scritto Marx Collins. Bussando alla porta, sento:
<< Avanti >>.
Guardo a destra e a sinistra, poi apro la porta e entro, chiudendola dietro di me.
<< Ciao >>. Lo vedo alzare la testa dalle scartoffie e osservarmi; sul suo volto c'è un unico punto di domanda.
<< Non abbiamo un appuntamento oggi, signorina Zoe. >>
<< Sì, lo so, non so perché sono qui. Sono passata di qui... e non so, ho bussato e sono entrata. >> Mi osservo le mani con imbarazzo.
<< Tranquilla, non ho niente da fare per ora. Il prossimo paziente deve arrivare fra un paio d'ore. Se vuoi, accomodati, non c'è nessun problema. >> Gli sorrido e vado a sedermi sulla sedia davanti alla sua scrivania.
<< Come stai? Ti trovi bene qui? >>
<< Per la seconda domanda, non è male stare qui; invece, per la prima domanda, non so come risponderti. >>
<< Ti manca molto? >>
<< Sì, mio fratello è tutto per me e la mia famiglia, e ora mi rimane solo Nicholas. >> Lo vedo che incurva le sopracciglia.
<< Nicolas è il mio migliore amico; è lui che mi ha convinta a venire qui. Ora ho solo lui. >> Lo vedo irrigidirsi, ma non ne capisco il motivo.
<< Sono convinto che farai amicizia qui dentro; non sarai più sola. >>
Alzo lo sguardo dal mio grembo e lo trovo già che mi fissa e mi sorride.
<< Allora, non so se ti ricordi la nostra chiacchierata di ieri, ma ti avevo promesso dei M&M. >> Come faccio a scordarmi della conversazione di l'altro giorno? Ho le sue parole impresse nella mia mente. Non ho il tempo di rispondere che tira fuori da un cassetto della scrivania un pacchetto di M&M e me lo porge.
I miei occhi si spalancano. << Oddio, grazie! >> Afferro il pacchetto, lo apro subito e prendo una manciata di quelle piccole palline colorate, me le infilo in bocca.
<< Dio! >> Gemo, mi erano mancati.
Mi rendo conto che Marx mi sta ancora fissando e porgo il pacchetto verso di lui. << Vuoi? >>
<< No, tranquilla, piacciono più a te che a me. >> Peggio per te, ricomincio a buffarmi di M&M's.
<< Sai, oggi ho incontrato Mirta per i corridoi e mi ha detto che non hai ancora partecipato a nessuna attività nella sala comune. Ieri c'è stata la serata film, e anch'io ho partecipato alcune volte; è divertente, dovresti fare un salto! >>
<< Forse potrei farci un salto un altro giorno >>. Penso che ora sia impossibile, visto che ogni sera ho appuntamento con Oliver.
Vedo che sta per dire qualcosa, ma viene interrotto da qualcuno che bussa alla porta.
<< Avanti! >>
Dal tono di voce di Marx si può intuire che non voleva essere disturbato.
La porta si apre piano piano e sbuca una ragazza che è davvero così piccola.
<< Salve, dottor Collins >>. Quando si accorge che ci sono anch'io, le sue guance si colorano di rosso.
<< Scusatemi, non volevo disturbarti, sono in anticipo. >>
<< No, tranquilla, io ho finito, ora vado. >> Mi alzo dalla sedia e guardo Marx che sbuffa.
<< Arrivederci, Collins >>. Mi dirigo verso la porta sentendo << A domani, signorina Mooro. >>
Chiudo la porta di spalle e mi appoggio al muro, sospirando.
«Dio!» mi guardo in torno per rassicurarmi che nessuno mi abbia vista. Mi sento come una ladra; non sarei dovuta andare da lui.
Ritorno in stanza promettendomi che non andrò più da Marx, se non per gli appuntamenti che abbiamo, lui, il mio psicologo, e io, che sono una sua paziente.
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le mie lacrime sono tue
ChickLitQuanto in basso può cadere una persona dopo aver perso il proprio fratello, che era l'unica famiglia che aveva? Zoe è cresciuta con il fratello e ha pochi ricordi dei suoi genitori. Suo padre è morto quando lei aveva solo tre anni e un anno dopo la...