Saliamo sul pullman che ci porterà a destinazione. I posti sono a due; io mi metto con Alisa e davanti a noi si siedono Maia e David.
<< Stai bene? >> mi chiede Alisa a bassa voce.
<< Sì, sì, tutto bene, tranquilla >> la tranquillizzo.
È meglio che non sappia di Oliver; penserebbe solo che sono una debole. Ingurgito a vuoto, cercando di scacciare dalla testa i brutti pensieri prima che arrivi lei.
Passa mezz'oretta e finalmente arriviamo. Scendiamo tutti dal pullman, dove ci aspetta la nostra guida per oggi.
<< Benvenuti ragazzi, io sono Claudia e per oggi sarò la vostra guida. Rimboccatevi le mani e seguitemi, che iniziamo. >>
<< Allora ragazzi, comportatevi bene con Claudia. Ci vediamo più tardi, >> ci avvisa Robinson, per poi allontanarsi con gli altri infermieri. Guardo subito come Mirta si avvicina a Marx e iniziano a parlare mentre scompaiono dalla mia vista.
Prendo un grande sospiro e cerco di rilassarmi: sono solo colleghi mi ripeto mentalmente.
<< Forza, andiamo! >> urla Claudia.
Ci affrettiamo a seguirla e iniziamo a percorrere un sentiero di alberi, mentre Claudia ci racconta che tipo di alberi sono. Una volta finito il sentiero, ci troviamo davanti a una vastoseta di fiori; ce ne sono davvero tanti e, soprattutto, sono bellissimi.
<< Wow >>
<< Sì, Maia, è wow >> esclamo.
David si abbassa e raccoglie un tulipano rosa per poi darlo a Maia, che arrossisce subito.
<< Grazie >> le dice, per poi posarle un piccolo bacio sulla guancia.
Io e Alisa ci guardiamo, poi guardiamo loro due. << Che cariniii! >> esclamiamo insieme, io e Alisa, e questo non fa altro che imbarazzare i due piccioncini.
<< Su, ragazzi, venite! >> ci richiama Claudia.
Visto che eravamo un po' più indietro rispetto agli altri, ci affrettiamo a raggiungere il gruppo e continuiamo con il giro.
<< Ok, ragazzi, il piccolo tour è finito. Ora vi porto dal signor Robinson, dove potrete fare pranzo e magari esplorare al meglio il parco. >>
Raggiungiamo Robinson, che ci aspetta con tutti gli altri. Il mio sguardo va subito su Marx, che noto stia ancora parlando con Mirta. Mi ripeto mentalmente di non innervosirmi, ma non funziona granché. Claudia ci saluta per poi andarsene.
«Bene, ragazzi, spero che vi sia piaciuto il tour. Dopo pranzo potrete fare un giro da soli. Ora tirate fuori i teli e metteteveli per terra; faremo una sorta di picnic» e anche Robinson stende per terra un telo che si è portato.
Mi metto a terra vicino ai miei amici. Mirta e Susan passano da ognuno di noi lasciandoci un panino con prosciutto e formaggio, un pacchetto di patatine classiche e una ciotolina che contiene della macedonia.
<< Mmm, che fame >> afferma Maia, per poi dare un morso al suo panino.
Mangiamo, tra una chiacchiera e l'altra. Una volta finito, c'è chi va a fare un giro, chi si mette a giocare a carte o a pallone. Io rimango sdraiata con gli occhi chiusi a godermi il calore del sole, chiacchierando con Alisa.
<<Secondo te, cosa c'è tra David e Maia?>>
<<Non lo so, ma è palese che si piacciono a vicenda.>>
<<Sì, hai ragione. Si metteranno insieme, lo sento.>>
<<Anch'io>> affermo, aprendo gli occhi e guardando David e Maia che giocano a pallone.
La nostra conversazione viene interrotta da un ragazzo che si avvicina.<< Ciao Alisa, ti va di venire a fare una passeggiata? >>
Alisa guarda prima il ragazzo e poi me. << Vai pure tranquilla. >>
Mi sorride, lasciandomi un bacio sulla guancia e salutandomi, prima di andare via con quel ragazzo.
Decido che non sarebbe male fare una passeggiata; mi alzo da terra e mi incammino, non so verso dove.
Finisco in un campo di sole rose e fantastico: ci sono tantissime rose di diversi colori.
Sento avvicinarsi qualcuno, poi mi stringe la vita con delle braccia che riconosco subito.
<<Sono bellissime, vero?>> mi chiede.
Annuisco, <<Sì, sono meravigliose.>>
Mi fa girare e non mi dà nemmeno il tempo di dire o fare qualcosa che subito mi bacia. Interrompo il bacio allontanandomi di un passo.
<<Oh, allora hai finito di parlare con il mirtillo>>, dico, per poi girarmi dandogli le spalle.
Marx ride. <<Mirtillo? Volevi dire Mirta.>>
<< Sempre la stessa cosa. >>
Ride ancora: << Sei gelosa, bimba? >><< Io no, assolutamente sì. >> Lui mi afferra, facendomi girare di nuovo verso di lui.
<< Bimba, non devi essere gelosa di Mirta e di nessun altro; per me ci sei solo tu. >>
Alzo lo sguardo, intrappolandolo nei suoi occhi nocciola.
<< A lei piaci. >>
<< Molto probabilmente sì, ma lei non mi piace; a me piaci solo tu. >> Mi mordicchio le labbra.
<< Se le parlo non significa che la voglio; è solo una mia collega ma se ti dà fastidio ti prometto che cerco di non parlagli>>
Gli sorrido
<< Sì, scusa, hai ragione, è solo che mi dà fastidio come ti guarda. >>
<< Tu lasciala guardare, tanto io guardo solo te, >> dice, per poi baciarmi di nuovo.
Restiamo ancora per qualche minuto a baciarci e ci stacchiamo quando sentiamo delle voci avvicinarsi. Faccio qualche passo indietro giusto in tempo, mentre arriva Clark.
<< Che fate? >>
<<Niente di che, stavamo ammirando i fiori >> gli risponde Marx, lanciandomi un'occhiata che mi fa salire un caldo addosso.
<<Si, sono proprio belli; comunque Robinson ci vuole tutti quanti.>> Clark si volta verso di me e mi fa un cenno.
<<Arriviamo subito>> gli risponde Marx. Io annuisco e Clark se ne va.
Solo quando sono sicura che siamo da soli parlo.
<<Ci stava per beccare.>>
<< Già, per fortuna non è successo.>>
Marx si avvicina a me, mi lascia un ultimo bacio a stampo e poi mi posa una mano sulla schiena.
<< Andiamo >>, annuisco e ci avviamo per tornare dagli altri.
<< Ragazzi, per oggi è finita la nostra gita. Vi prometto che appena il tempo lo permetterà, ne faremo delle altre. Ora tutti sul pullman, si rientra! >>
Io e Marx siamo costretti ad allontanarci: lui con i suoi colleghi e io con i miei amici. Saliamo sul pullman e partiamo per tornare in clinica.
Ig @ro.osallind & tik tok Rosalind.000
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le mie lacrime sono tue
ChickLitQuanto in basso può cadere una persona dopo aver perso il proprio fratello, che era l'unica famiglia che aveva? Zoe è cresciuta con il fratello e ha pochi ricordi dei suoi genitori. Suo padre è morto quando lei aveva solo tre anni e un anno dopo la...