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<< Stai ferma >>

<< Mi fai male >>

<< Zitta ho quasi finito >>

<< L'hai già detto cinque volte >>

<< Si ma questa volta ho finito davvero >> Alisa mi passa la specchio dove posso finalmente vedermi con due trecce alla francese.

<< Ti piacciono? >>

<< Sono fantastiche grazie >> Alisa mi sorride per poi alzarsi dal letto e andare a sistemare il gel che ha usato.

Poso lo specchio sulla scrivania mi giro verso Alisa.

<< Io vado a sgranchire le gambe ci vediamo dopo in mensa >>

<< Ok a dopo >> mi manda un bacio volante, chiudo la porta alle mie spalle e inizio a camminare senza metà.

giro un paio di volte nei corridoi mi viene in mente che da qualche parte in questa ala ci dovrebbe essere l'aula riservata alla pittura.

Apro un paio di porte prima di trovare la giusta porta una volta trovata entro inizio a cercare il ritratto che mi stava facendo oliver ma con scarsi risultati mi lascio cadere sul lettino si sara portato il ritratto con se.

<< Che ci fai tu qui? >> sobbalzo alzo lo sguardo trovandomi davanti Marx.

<< Cazzo mi hai spaventata >>

<< Scusa non era mia intenzione, posso sedermi con te? >> annuisco.

Si siede con me sul lettino rimaniamo in silenzio per qualche minuto.

<< Senti per ieri t- >> lo fermo prima che dica altro

<< Ho capito da sola non c'è bisogno che melo dici >>

<< No tu non ha->>

<< Si invece ho capito ti sei pentito infondo cosa volevo mai aspettarmi sono solo una tua paziente facciamo che non sia capitato niente >>

<< Se mi lasciassi finire di parlare per una volta sapresti che non meso sono pentito per niente >>

Alzo lo sguardo su di lui << Cazzo Zoe io ti desidero più di qualunque cosa al mondo, io ti voglio tutta per me e molto probabilmente ieri avremmo continuato se non ci avvrestero disturbato >>

<< Allora perché mi hai cacciato via >>

<< Perché come hai detto tu sei una mia paziente >> annuisco abbassando lo sguardo sulle mie mani mi sento ridicola.

<< Se ci scoprono mi licenziano e sarei lontano da te e questo non posso farlo accadere...Bimba io ti voglio così tanto che mi fai male, dobbiamo solo restare in segreto qui dentro, vuoi essere il mio piccolo segreto? >>

<< Si >> si allunga verso di me per baciarmi

<< Bimba non puoi capire quando io ti voglia >> mi sussurra lasciandomi dolci baci

<< Anch'io ti voglio Marx >> allungo le mani sulla sua camicia sbottonando la gliela tolgo lanciandola per terra, inizia a togliermi i vestiti lasciandomi in intimo davanti a lui.

<< Con queste trecce sei ancora più sexy >> mi lascio scappare una risatina

<< Se continui a ridere così vengo nei pantaloni >> mi mordo il labbro, allungo le mie mani dietro la schiena per slacciarmi il reggiseno per poi buttarlo per terra insieme ai altri vestiti.

Marx mi inizia a baciare il collo per scendere ai seni mi bacia prima uno e poi l'altro con baci lenti scende fino ad arrivare alle mutandine mi lascia un bacio poco sotto l'obellico per poi alzare lo sguardo su di me, mo sta chiedendo il permesso annuisco velocemente.

Mi abbassa le mutandine lentamente per poi lanciare anche quelle per terra mi apre le gambe posizionandosi con la faccia il più vicino alla mia figa mi lascia dolci baci sull interno coscia per poi arrivare al punto di venere gemo.

<< Hai chiuso la porta a chiave? >> domando prima di lasciarmi cadere nel abisso della lussuria

<< Si >> riprende a leccarmi, butto la testa indietro dal piacere.

<< Sei appena diventata il mio dolce preferito >> rido

Continua a leccarmi mi infila un dito dentro, gemo ne infila un altro iniziando a muoverli.

<< Marx >>

<< Si piccola di il mio nome >>

<< Marx...st->> sento arrivare un onda di piacere gemo sempre di più.

<< Si bambina viene sulla mia lingua >>

E vengo, vengo sulla sua faccia mi lascio cadere la testa sul lettino osservando il soffitto, mi toglie le dita le fa scorrere su e giù per poi portarsele alla bocca.

<< Sei buonissima >> mi lascio scappare un sorriso, si sdraia sopra di me e mi bacia.

Restiamo per un po' abbracciati.

<< Mh..per quanto non voglia lasciarti e quasi ora di pranzo >>

<< Per forza? >>

Marx ride << Si dobbiamo andare in mensa tu con i tuoi amici e io con i miei colleghi >>

<< Da Mirta >> sussurro

<< Sei gelosa? >> scuoto la testa velocemente mordendo mi il labbro.

<< No per niente >>

<< Ah sì? >> Annuisco.

<< Allora mi sa che mi sederò vicino a lei >> lo guardo male.

<< No assolutamente no lontano da quella succhia sangue >> Scoppia a ridere.

Si alza dal lettino prendendo i vestiti da per terra mi passa i miei per poi infilarsi la camicia.

<< Grazie >> Mi rimetto il reggiseno e la maglietta e...

<< Dove sono le mie mutandine? >>

<< Qui >> dice per poi infilarsele nella tasca dei pantaloni.

Gli riservo un occhiataccia per poi infilarmi i pantaloncini senza niente sotto.

Ci alziamo dal lettino mi prende per mano fino alla porta.

<< Vai prima te non dobbiamo dare nel occhio >> Annuisco, ci baciamo l'ultima volta mo apre la porta ed esco subito dirigendo mi in mensa.

Arrivo andandomi a sedermi con i miei amici.

<< Stai bene? >> mi domanda Alisa.

<< Si perché? >>

<< Stai sorridendo >> mi risponde Maia

<< Si sei inquietante >> conclude David

Mi gratto il naso cercando di nascondere il sorriso che non riesco a togliermi.

Il mio sguardo viene catturato da Marx che entra andando al tavolo con tutto i personale, lo osservo che si siede il più lontano da Mirta mi scappa una risatina che cerco di nasconderla con un colpo di tosse.

<< No non sta per niente bene >> sento le ragazze rispondere che David ha ragione.

Non riesco a staccargli gli occhi di dosso, finalmente Marx incrocia il mio sguardo restiamo per tutta l'ora del pranzo a scambiarci sguardi.







Amicii scusate per l'assenza.
se trovate dei errori segnalatemeli così che li correga.🫶🏻

le mie lacrime sono tueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora