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Pov Marx

Oggi è il mio giorno libero, il che significa che non vedrò Zoe per un giorno. Posso stare senza di lei e senza pensarla, o no? Sono così ossessionata da lei; è il colpo che io sia uno psicologo: dovrei riuscire a togliermela dalla mente una volta per tutte, ma non ci riesco. Negli ultimi anni ci ho provato, ma non ha funzionato: ho solo lei in mente.

Sembro un pazzo, ma non lo sono. È solo che la voglio nella mia vita, la voglio di fianco a me quando mi sveglio. Voglio tornare a casa la sera dopo il lavoro e trovarla lì ad aspettarmi, magari anche con un piccolo marmocchio che gira per la casa.

Mi strofino le mani sul viso.

Spero che i miei piccoli desideri riguardo a lei possano avverarsi quando uscirà da quella clinica. Se vorrà continuare la nostra frequentazione, io la accoglierò a braccia aperte. Se invece vorrà chiuderla e non vedermi più, lo accetterò; non posso obbligarla a stare con me, ma questo non significa che mi arrenderò.

Mi alzo dal letto e mi dirigo in cucina, dove mi affretto a preparare un caffè lungo, molto lungo. Una volta bevuto il caffè, mi dirigo in bagno, mi lavo la faccia e i denti e mi sistemò i capelli, per poi vestirmi. Indosso una felpa grigia e dei pantaloni dello stesso colore.

La mattinata passa velocemente: faccio le faccende di casa e, una volta finite, la casa risplende. Per l'ora di pranzo, mi preparo della pasta al sugo e pranzo; dopo di che metto i piatti in lavastoviglie.

Prendo il telefono e mi siedo sul divano; è tutta la mattina che non lo uso e sorrido quando vedo un suo messaggio.

Da Zoe

Ehi, ho saputo che oggi è il tuo giorno libero. Spero di non mancarti così tanto.

Bimba e io ti manco invece?


Zoe mi risponde subito.

Tu? Mh... Forse un pochino, ma dimmi come passi il tuo giorno libero senza i pazzi?

Stamattina ho pulito tutta la casa, ho finito di pranzare un quarto d'ora fa e spero di poter stare tutto il pomeriggio stravaccato sul divano.

Che noioso che sei! Io, al tuo posto, andrei a fare shopping.

Non sono noioso, voglio solo rilassarmi per oggi. Da domani ho come prima seduta una certa ragazza che mi fa impazzire.

Ah sì? Ti fa impazzire e perché?

È di una bellezza unica, ha un fascino su di me a cui non riesco a resistere. Poi, con quegli occhioni che mi guardano mentre si morde il labbro, mi fa impazzire.


Mela immagino mentre leggi il messaggio e si  morde il labbro.

Lei è molto fortunata, allora.

In realtà, sono io il fortunato.


Continuiamo a chattare ancora per un po', poi lei mi dice che deve andare a fare una visita e che ci sentiamo dopo.

Appoggio il telefono sul tavolino di fronte a me, poi mi alzo, vado a prendere la mia valigetta e ritorno sul divano. La appoggio di fianco a me, la apro; ieri ho portato a casa alcuni fascicoli che volevo studiare di più. Ci sono alcuni ragazzi con cui devo fare un passo in più.

Passo il resto del pomeriggio lavorando sui fascicoli, mi fermo solo quando mi citofonano.
Vado a vedere chi è

<<Sono io, cazzone, aprimi.>>

le mie lacrime sono tueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora