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Marx

Finisco di compilare questo documento. Alzo lo sguardo verso l'orologio è tardi è praticamente notte e io non ho ancora cenato.

Ripongo i fogli nella propria cartellina, mi alzo dalla sedia dopo ore che ero seduto prendo quello che mi serve ed esco dall'ufficio chiudo a chiave e mi dirigo fuori dalla struttura.

Ma prima che questo accada qualcuno viene a sbattere addosso a me, Zoe l'afferrò dai fianchi per non farla cadere la osservo in un minimo secondo è scossa.

<< Stai bene? >> Le chiedo dolcemente annuisce è scappa di nuovo via.

Mi giro a guardarla andare via ha in mano dei vestiti, quando sta per svoltare e sparire dalla mia vista noto che indossa una felpa che mi è familiare.

Esco dalla struttura tiro fuori le chiavi del auto che avevo in tasca, salgo in auto e parto verso casa, parcheggio è scendo entro nel palazzo in cuoi vivo chiamo l'ascensore e entro schiaccio il pulsante con sopra disegnato un quattro, arrivo al mio piano esco fuori dal ascensore mi dirigo verso la mia porta e la apro. Entro appoggio per terra la mia valigetta, tolgo le scarpe restando scalzo in casa vado in cucina, inizio a cucinare della carne.

Starà bene? e successo qualcosa prima che l'ha incontrassi era scossa, spaventata da qualcosa o forse da qualcuno mi lascio trasportare dai mie pensieri che mi dimentico della carne sul fuoco

<< Cazzo >> Spengo il fuoco è metto la carne in un piatto per fortuna non si è bruciata, condisco l'insalata e porto tutto sul tavolino davanti al divano, mi siedo su quest'ultimo mi allungo per prendere il telecomando accendo la TV e inizio a cenare.

Non riesco a togliermi dalla testa la felpa che indossava Zoe sono sicuro di averla vista già, ma dove?

Troppo preso dai pensieri su Zoe mi accorgo che ho finito di mangiare già da un bel po'.

Porto i piatti usati nel lavello e li lavo subito prima che meni dimentichi.

Prendo il telefono e mi dirigo in camera, mi spoglio da tutti i vestiti per poi coricarmi nel letto, controllo per pochi minuti il telefono per poi crollare dal sonno.

°°°°

Zoe

<< Zoe ci sei? sei la dentro da 40 minuti >>

<< Si ora sono esco >> Urlo ho perso la cognizione del tempo mi sono chiusa in bagno per capire come nascondere i segni che ho ai polsi.

<< Maledetto >> Sussurro, fanculo a Oliver ora per colpa sua mi ritrovo così.

Abbasso le maniche della felpa che indosso, dallo specchio scorgo la cesta del bucato dove lì dentro che la felpa di Oliver vorrei così tanto bruciarla.

Esco dal bagno trovando Alisa che mi aspetta.

<< Stai bene? ci hai messo un eternità >>

<< Si tutto bene. Stavo solo pensando che devo fare al piu presto il bucato >>

<< Oh se vuoi pomeriggio andiamo insieme anch'io devo farlo >>

<< Si perfetto >>

Prima di uscire dalla stanza mi infilo in tasca il telefono e il pacchetto di sigarette, ci dirigiamo in mensa a pranzare. La pancia mi brontola stamattina ho saltato la colazione non ero ancora pronta di vedermi Oliver e spero con tutto il cuore di non vederlo neanche ora.

Arriviamo in mensa prendiamo le nostre porzioni e ci sediamo a un tavolo dove siamo solo noi due, iniziamo a mangiare sempre con i tempi di Alisa.

Mi sento osservata, mi guardo intorno per capire e mi ritrovo Oliver che mi fissa. Ritorno subito con la testa sul mio pranzo, lo ignoro per tutto il tempo.

le mie lacrime sono tueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora