Stupenda, speciale ed importante

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"Napule è mille culure
Napule è mille paure
Napule è a voce de' criature
Che saglie chianu chianu
E tu sai ca' non si sulo"
Pino Daniele.

Micol mi guarda, adesso è del tutto sveglia, e aspetta che inizi a dire qualcosa.
<<Allora... è stato wow!! Penso che non potevo avere prima volta migliore.>>
<<Mi fa molto piacere, di solito è sempre un flop la prima volta...però vedo che tu sei tranquilla. Quindi? Ti è piaciuto?>>
<<Mi è piaciuto? Sarebbe un eufemismo dirti "sì, mi è piaciuto". Dio, è stato perfettamente perfetto.>>
<<Ti ha fatto male? Hai usato gli assorbenti?>>
<<No alla prima domanda e no alla seconda.>>
<<Ah bene bene, vabbè non sempre esce sangue...meglio così!>>
<<C'era il sottofondo musicale di Io vagabondo.>> Rido.
<<In che senso?>> È perplessa.
<<Qualcuno stava facendo karaoke...cioè ansimavo e ridevo, ti rendi conto?>>
<<Non ci posso credere.>> Inizia a ridere.
<<Lui si è incazzato.>> Rido.
<<Però quanto sei bella, hai proprio l'aria di aver passato uno dei momenti migliori della tua vita.>>
<<È proprio così... Ed è tutto merito tuo.>> Sorrido mentre continuiamo a mangiare cioccolato.
<<Ma chi doveva dirlo? La tua prima volta con mio fratello, a casa di mia madre, e dopo noi avremmo mangiato cioccolato insieme. La vita è sempre imprevedibile, ti lascia senza parole. Io comunque non ho fatto niente, quella volta vi ho dato il fiammifero e voi l'avete acceso.>> Sorride. <<Ma lui dorme?>>
<<Già, nessuno ci avrebbe scommesso. Sì, sta dormendo. Per andare a fare pipì, non hai idea, ci ho messo un po' per staccarmi da lui...eravamo avvinghiati. Poi sto così bene fra le sue braccia. Mi fa sentire protetta.>>
<<Ma lui ti protegge, anche se tu non hai bisogno di protezione. Nei tuoi confronti è molto protettivo, me ne sono accorta subito. Visto che dorme fai conto che arriva, sicuramente si accorgerà che non ci sei. Scommetti?>>
Sorrido. <<Macché, dormiva come un ghiro.>>
Ho appena finito di pronunciare queste parole e sentiamo dei passi verso la cucina...
<<Visto?>> Sussurra Micol.
Sbarro gli occhi, come diavolo faceva a saperlo?!
<<Ehi...che state facendo?>> Alessandro entra in cucina e apre il frigo.
<<Niente di che, ho sentito Margot che andava in bagno e le ho detto se voleva mangiare il cioccolato insieme a me.>>
<<A quest'ora?!>>
Mi viene da ridere ma mi trattengo.
<<Alessandro ma perché tu cosa stai facendo nel frigo? A quest'ora? C'è una legge che vieta di mangiare a notte fonda?>>
<<In effetti...>>
Guardo Micol e faccio fatica a trattenermi e lei alza gli occhi al cielo divertita.
<<Vabbè..io vado in camera, vieni?>>
Mi fissa.
<<Sì, sì, finisco qui e ti raggiungo.>>
Appena Alessandro va via inizio a ridere e dico <<ma come facevi a sapere che sarebbe venuto?>>
<<Conosco i miei polli!>> Ride. <<Ha capito che stavamo parlando di quello che è successo, comunque.>>
<<Tu dici?>>
<<Ma certo! Io e te, a notte fonda, sedute qui a mangiare cioccolato....dopo che tu hai fatto sesso!!>>
<<Giusto, non fa una piega.>> Rido.
<<Avete usato il preservativo, vero?>>
<<Sisi, tranquilla. Nessun bambino.>> Rido.
<<Vai, vai. Mister simpatia ti aspetta, non farlo aspettare...>> Ride.
<<Non sia mai, corro!>>
<<Margot?>> Sto per alzarmi ma la guardo.
<<Si?>>
<<Te ne sei pentita?>>
<<Non potrei mai.>>
<<Vado a fare pipì..>> Sorride.

Torno in camera e Alessandro è a letto, non capisco se stia dormendo o semplicemente abbia gli occhi chiusi. Chiudo la porta alle mie spalle a chiave, mi avvicino e tocco la sua gamba molto dolcemente. Salgo sul letto, lui mi dà le spalle, e lo stringo a me.
<<Mmh..>>
Gli bacio il collo e m'invade una voglia di sentirlo, di nuovo, dentro me. Lo stringo forte a me e lui sembra apprezzare perché piano piano si gira verso me e mi bacia con passione.
<<Possiamo stare così, per sempre?>>
<<Magari....sarebbe perfetto.>>
Sorrido e lo bacio dolcemente. Ci facciamo le coccole fino a quando lui, cade nel sonno profondo avvinghiato a me.
Mi sento così bene fra le sue braccia, queste braccia che per me sono casa dal primo giorno che le ho conosciute. Nonostante lui stia dormendo mi stringe a sé, come se avesse paura di non trovarmi più. Dove dovrei andare?Il mio posto è qui, accanto a lui. Gli prendo la mano e la intreccio alla mia e lui, dormendo, la stringe. Mi riempie il cuore di gioia senza saperlo.
Mi addormento col sorriso fra le labbra e il cuore che scoppia.

Siamo nati per essere fortiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora