Sono sempre stato diverso, sin da piccolo. Già alle elementari quando i miei compagni pensavano a giocare io ero avanti anni luce, pensando a cose più "importanti".
Chiedevo spesso a mia madre "perché l'orologio va avanti piuttosto che indietro?" e, oggettivamente, è una domanda che un bambino di 5 o 6 anni non si pone. Già da piccino conoscevo tutte le bandiere del mondo, studiavo tutto il libro quando i miei compagni erano ancora alle prime pagine...sono sempre stato diverso, in un certo senso. Speciale, direbbe qualcuno.
Non mi sono mai sentito del tutto parte integrante della società perché lontano anni luce dalle mie idee ma ho sempre cercato di fare del mio meglio per vivere serenamente. Ovviamente le mie esperienze le ho sempre fatte: dalle amicizie, all'amore e non solo...
I miei amici sono come la mia famiglia, quando torno in Italia trovo sempre un momento per rivederli. Certo, qualcuno in particolare lo vedo spesso perché oltre che amici siamo anche parenti e abbiamo vissuto insieme tantissime esperienze.
Da giovane, non che ora sia vecchio, ho sognato la storia seria e ho sognato di avere anche dei figli. Ad oggi, le cose sono cambiate. Le mie esperienze hanno fatto sì che decidessi di diventare freddo, distaccato e soprattutto allergico all'amore. Le storie che ho vissuto sono finite, evidentemente non era destino ma hanno scaturito in me un meccanismo di difesa. Non sogno più la storia seria e non sogno più di avere dei figli. Da un anno, vivo in America e devo dire che, nonostante la solitudine, mi trovo bene. Anche qui, ho avuto le mie esperienze ma l'amore non fa per me. Non esiste, semplice.Un anno dopo, dicembre 2018.
Entro nella cucina di mia sorella e sento qualcuno che parla, una ragazza, la guardo di sottecchi e capisco che è nervosa, molto nervosa. Non la degno di uno sguardo, nemmeno la saluto. In fondo, non la conosco neppure.
So che è la migliore amica di mia sorella, credo abbia origini brasiliane?! E so anche che, con i miei, ha un bel rapporto. Sinceramente a me non interessa minimamente tutto ciò.
So che mi sta guardando perché sento il suo sguardo addosso e non saprei perché si stia interessando a me...visto che io non mi sto interessando a lei.
Nel frattempo i miei entrano in cucina e la salutano con trasporto.
Comunque dopo un pezzo, vado a sedermi accanto a lei e chiedo a mia sorella se fosse brasiliana. Non chiedo a lei perché...in realtà non c'è nessun perché.
Credo sappiate come sia andata dopo, quindi non sarò qui a ripetere la stessa tiritera.
Ad ogni modo, dopo quel dicembre Margot è entrata nella mia vita e ha deciso di restarci.
Non capivo, non riuscivo a trovare il senso di tutto ciò... perché quella ragazza, si ostinava così tanto ad avermi accanto?!
L'ho trattata male, spesso, ho cercato tutti i modi possibili per farla allontanare da me. Più cercavo di allontanarla, più lei restava. Non lo facevo con cattiveria a trattarla male, non potevo darle ciò che voleva. Non era in me che doveva cercare l'amore perché io non ero capace di amare.
Non le scrivevo per giorni perché non ci pensavo più di tanto e, soprattutto, ero convinto che per farmi scongelare ci volessero tempo e nazioni diverse.
Certo, con lei avevo vissuto qualcosa di bello...ma ovviamente era finita lì. Non avrei mai pensato che lei potesse innamorarsi di me, di uno come me. Non avevo fatto nulla per farla innamorare, non le avevo dato nessuna speranza eppure lei...lei era rimasta nonostante tutto.
Tempo prima le avevo detto di averla baciata per circostanza e, in effetti, era così. Anche se, a distanza di tempo, mi ero reso conto di averla ferita parecchio con quell'uscita. Era stato un bel bacio, lei era molto dolce, ma pensavo che fosse finita lì. Nonostante tutto, anche il mio caratteraccio, lei non ha mollato. Mi scriveva lei, per la maggior parte delle volte, e mi chiedevo sempre cosa potesse volere da me. Cosa vedesse in me. Ero oscuro, di ghiaccio e per niente simpatico.
La sua "compagnia" era sicuramente piacevole ma non ero bravo con le parole, non lo sono mai stato. Anche senza volerlo, la ferivo spesso...ma lei continuava a darmi certezze. Mi ha dato certezze sin dal primo giorno. È entrata nella mia vita in punta di piedi e ha fatto un casino assurdo pur di restare.
Mi stavo innamorando ma non volevo assolutamente farglielo capire, non volevo accettarlo nemmeno a me stesso. Io non potevo più amare, non ne ero capace...avevo chiuso il mio cuore dopo quelle storie finite male. Mi avevano sempre usato, avevano sempre preferito gli altri a me.
Margot era diversa, non era come le altre, una volta gliel'avevo anche detto. Solo che lei aveva travisato le mie parole e avevamo quasi discusso.
Ogni paragone con le altre sarebbe comunque a tuo favore.
Ero e sono difficile da capire, non permetto a nessuno di scavarmi a fondo e fulmino con lo sguardo chiunque incroci i miei occhi. Anche se non tendo mai a guardare chiunque negli occhi.
Ma lei...lei sembrava capirmi, sembrava sapere come prendermi. Sicuramente era tosta, tanto tosta. Non avevo parlato di lei con nessuno, non avrei saputo da dove iniziare. Lei si era innamorata di me in un batter d'occhio ma io, io quando mi ero innamorato? Non saprei dirlo con certezza ma so di essere innamorato di lei e so che non posso perderla per nessuna ragione. Mi stava dicendo che se ne sarebbe andata via, era stanca...ma io non potevo permetterlo. Non potevo perderla adesso che sapevo di essere innamorato, non me lo sarei mai perdonato.
Comunque io qualcosa per te la sento.
Le avevo scritto questo, di getto. Sicuramente lei era rimasta a fissare lo schermo con quel sorriso stampato sulle labbra.
Forse ero stato un po' vigliacco a dirglielo solo adesso ma non volevo perderla, quella ragazza mi aveva ridato speranza, mi aveva fatto capire che ero ancora in grado di amare. Quindi, se solo fosse rimasta, l'avrei amata con tutto me stesso.
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Siamo nati per essere forti
ChickLit> > Ho smesso di credere alle promesse, ho smesso di credere a quella frase che ho tatuato sul cuore, ho smesso di sentirmi normale...se mai mi fossi sentita normale. Quegli occhi verdi che mi hanno fatto innamorare sono gli stessi che mi hanno dis...