"Versando mille lacrime
Ed il senso di vuoto che ora sento
Mi fa riempire pagine
Mi resta di te solo qualche canzone
Resti mia anche quando resti per le tue
Guardaci che siamo due persone sole
Ed eravamo una persona sola in due
Che poi tu mi accusi nei discorsi accesi
Ormai l'ho capito non posso capirti
Ma vedi noi illusi non ne usciamo illesi
Ho tanto da darti ma niente da dirti."
Alfa.Penso di non sapere più nemmeno come mi chiamo.
Lui mi guarda come se gli avessi scagliato contro una verità inaspettata. Non posso farne a meno, mi sento terribilmente in colpa ma credo fosse la cosa giusta da fare.
Non sarebbe stato corretto portare avanti qualcosa che, forse, si era già incrinato per chissà quale motivo.
Non ho dubbi sui suoi sentimenti, so che mi ama ancora come il primo giorno e so che gli sto causando un dolore davvero troppo troppo grande ma, anche senza volerlo, lui l'ha causato a me.
Mi aspettavo una reazione diversa è troppo... è troppo calmo.
Questa calma apparente mi fa capire quanto dentro sia completamente andato in pezzi.
<<Non pensare che io abbia un altro, non esiste proprio.>>
Sorride appena. <<Lo so, non l'avrei mai pensato, tranquilla.>>
<<Magari il tempo ci farà capire se questa sia la scelta giusta, oppure no.>>
<<Certo, il tempo ci darà tutte le risposte di cui abbiamo bisogno. Solo una cosa, non sentirti in colpa per nessuna ragione.>>
Piango. <<Che io mi senta in colpa è inevitabile. Sono la causa del tuo dolore, quindi.>>
<<Non devi. Passerà.>>
<<Credo ci siano delle differenze tra noi che forse sono troppo grandi da "smussare".>>
<<Tipo?>>
<<Tipo...in generale, parlo. Forse sono parti del carattere, non saprei...ma mi sono resa conto che, per te, i tuoi ideali valgono più di qualsiasi altra cosa. Non dico che non mi ami, dico semplicemente che tu sei così e stop. Questo non significa che tu sia cattivo o non mi ami.>>
<<Io non mi voglio sposare, lo sai e te l'ho detto dal primo giorno.>>
Rido. Nonostante tutte le mie lacrime, rido. Non è possibile che mentre lo sto lasciando lui pensi a quel dannato matrimonio.
<<Non sto parlando di questo. A me sarebbe piaciuto sposarmi, lo sai. Ma, per amore tuo, avevo deciso che non mi interessava.>>
Come direbbe Micol, solo Dio sa quanto lei sia sempre stata contraria a questa cosa. Non ha mai "accettato" questa mia decisione di mettere "da parte" un mio desiderio per amore.
Nonostante si tratti del fratello. Mi ha sempre detto che non devo, assolutamente, eliminare i miei desideri per nessuno.
Alza le spalle, non risponde. Lo vedo, il suo sguardo è perso nel vuoto. Credo che stia tenendo a bada tutte le emozioni per non farmi capire come sta realmente.
<<Micol non ne sa assolutamente nulla. Era giusto che prima ne parlassi con te. Adesso mi tocca affrontare i tuoi genitori, forse sarà la parte più dura.>>
Micol lo sapeva, ovviamente. Ma non avrei fatto mai in modo che venisse messa in mezzo.
<<Capiranno. Tutti ti amano nella mia famiglia, nessuno cambierà idea su di te. Nessuno penserà male di te, anzi daranno la colpa al sottoscritto.>>
<<Il mio rapporto con loro è indipendente da te, li ho conosciuti prima e non c'entri proprio tu ma capisco, anche se mi fa male, se non volessero più vedermi. Stessa cosa Micol.>>
<<Non esiste. Il vostro rapporto non dovrà assolutamente cambiare. Una cosa siam...eravamo noi, un'altra cosa siete voi e il vostro rapporto.>>
<<Venire a marzo significherebbe finire a letto, lo sai. E penso che questo non serva a nessuno dei due.>>
<<Però abbiamo modo di parlare da vicino. Non trovi?>>
<<E a che serve? A settembre eravamo vicini e tu continuavi a farti i cazzi tuoi.>>
<<È la distanza il problema.>>
<<No. Perché quando siamo vicini la distanza non c'è. Se fosse solo la distanza, il problema, perché a settembre hai fatto in quel modo? Anche ripetere quella parola stupida che odio.>>
<<Non lo dico più.>>
<<Non mi interessa che non lo dici adesso. Mi interessava a settembre, quando nonostante sapessi quanto fastidio mi dava...tu continuavi a farlo.>>
Non voglio ferirlo più di quanto non stia già facendo ma devo assolutamente dirgli queste cose perché va a finire che non ci capiamo.
<<Vedi? Adesso mi stai ascoltando dandomi tutta la tua attenzione, ultimamente non è stato così. Perché?>>
<<Avevo capito qualcosa non andasse. Ne avremmo parlato a marzo.>>
<<No. Troppo comodo. Hai visto la mia freddezza, il mio distacco e non hai detto nulla.>>
<<Ripeto, ne avremmo parlato a marzo.>>
<<No, cazzo, no. Noi questo abbiamo e tu dovevi parlarmene subito. In qualsiasi relazione, alla base, ci vuole il dialogo.>>
<<Ci siamo detti tutto,no?>>
<<Sì. Quello che dovevo dirti te l'ho detto. Sinceramente, mi sono stancata dei tuoi atteggiamenti. Okay, la distanza è un grosso problema ma questi tuoi atteggiamenti ci sono a prescindere da quella.>>
Poco dopo, chiudiamo la videochiamata e non sento più niente.
Letteralmente niente.
Solo il caos.
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Siamo nati per essere forti
ChickLit> > Ho smesso di credere alle promesse, ho smesso di credere a quella frase che ho tatuato sul cuore, ho smesso di sentirmi normale...se mai mi fossi sentita normale. Quegli occhi verdi che mi hanno fatto innamorare sono gli stessi che mi hanno dis...