Dalle cronache delle Terre Centrali
Resoconto annuale del re Volca
Io, re Volca, Sovrano delle Terre Centrali, Comandante delle truppe reali, Primo Comandante degli eserciti delle tre terre, Re di tutti gli uomini liberi
scrivo di mio pugno questo resoconto annuale, come abitudine presso i re delle Terre Centrali.
Se esiste qualche contrasto con le cronache giornaliere scritte dai miei segretari, questo resoconto sarà da ritenere veritiero.
Scrivo col cuore pieno di angoscia e la mente avvolta da cupe preoccupazioni.
L'anno era iniziato colmo di grandi speranze, non solo per le tre terre degli uomini, ma per tutti i popoli liberi di Ergaf.
L'umano Turaghelis, insigne studioso, nato nelle Terre del Sud ma la cui fama era nota su tutta Ergaf, aveva dato notizia di aver scoperto i portali.
Quale immensa scoperta! Improvvisamente, i popoli di Ergaf avevano scoperto che questo non è l'unico mondo esistente! Ne esiste un altro, selvaggio e impervio, colmo di strani animali e senza esseri senzienti. I portali erano restati nascosti ai nostri occhi finora, piccoli spazi trasparenti e invisibili a occhio nudo. Ora che sapevamo della loro esistenza, molti avevano iniziato a cercarli, scoprendoli in ogni angolo di Ergaf.
Abbiamo chiamato quel nuovo mondo Terra e ci aspettavamo grandi cose dalla sua esplorazione.
Il destino, però, ci riservava altro.
I quattro morbi ci aspettavano all'angolo.
Il primo caso fu un marinaio delle Terre del Sud, tornato da un lungo viaggio per mare con una forte febbre. In pochi giorni, macchie simili a ombre scure iniziarono a ricoprirlo mentre la sua vista si offuscava. Quando le chiazze gli riempirono il corpo, non era già più in grado da giorni di bere o mangiare e, in breve, spirò.
Fu il primo caso del morbo delle ombre.
Il secondo caso di cui ho sentito fu un elfo, impegnato nella guerra al confine con le terre degli uomini. Anch'egli vittima di forti febbri, in pochi giorni iniziò ad avere sempre più difficoltà a respirare, con spasmi violenti che gli attraversavano il corpo nel tentativo di provare a trovare aria, finché non morì.
Fu il primo caso del morbo dell'aria.
Il terzo caso fu un nano, un mercante di ritorno dai suoi lunghi commerci con una febbre altissima. Iniziò a sentirsi pervadere prima i polmoni, e poi altre parti del corpo, da un bruciore, come se tizzoni ardenti gli fossero gettati in corpo a forza. In breve, anche lui spirò.
Fu il primo caso del morbo del fuoco.
Infine, il quarto caso di cui ho avuto notizia fu un drago, ambasciatore del Concilio. Anch'egli vittima di forti febbri, in breve tutto il suo immenso corpo fu pervaso da scosse terribili, tali da fargli perdere il controllo dei suoi arti e del suo fuoco. Non riusciva neppure più a bere o mangiare, tanto erano violenti i suoi tremori da impedirgli di ingurgitare alcunché e da spezzargli le ossa se lo legavano per tenerlo fermo. Anche lui, in breve, morì.
Fu il primo caso del morbo delle scosse.
Quando udii questi racconti, fui colto da sorpresa e dolore. Ma oggi, nel momento in cui scrivo, questi casi mi sembrano ordinari, essendosi moltiplicati a dismisura e diffusi non solo nelle terre degli uomini, degli elfi, dei nani e dei draghi, ma anche in quelle dei centauri, dei grifoni e degli ariali. Si parla anche di casi nelle terre dei rocciosi, nelle terre dei troll e tra gli gnomi e gli esseridi. Non posso però dirlo con certezza, essendo vietato a chiunque penetrare nelle terre dei rocciosi, risultando impossibile scambiare informazioni coi troll per la loro immensa stupidità e dato che solo un pazzo tenterebbe di andare a parlare con gli gnomi e gli esseridi.
Di certo, so solo che questi morbi si diffondono a ondate, decimando villaggi e città. Poi, per settimane, scompaiono. Dopo un breve periodo di pace, riappaiono in altri villaggi e città.
Solo i bambini ne sembrano immuni, poiché non risultano contagiati di età inferiore ai quattordici anni.
Ma la cosa peggiore è che non c'è cura, non c'è speranza alcuna che un contagiato possa guarire.
Ho chiamato i più insigni studiosi, interrogato i più grandi maghi. Abbiamo addirittura interrotto la guerra con gli elfi, arrivando persino a scambiarci dispacci e informazioni per trovare una cura.
Nulla, nulla...
Ogni giorno mi arrivano decine di notizie da tutto il regno, e io non posso fare altro che ascoltare i miei segretari leggerli, incapace di fare qualsiasi cosa.
Non posso fare niente per il mio popolo, posso solo guardarli morire...
Ecco, una lacrima ha macchiato il rotolo su cui scrivo. Devo fermarmi, interrompere questo resoconto, o anche questa notte non riuscirò a dormire.
Con la mia firma, pongo fine al resoconto annuale.
Re Volca
Sovrano delle terre Centrali

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Lo Stregone delle Ombre - Il viaggio
Fantasy* ogni lunedì * In un mondo devastato da quattro terribili malattie che sembrano senza cura, riuscire a condurre una vita normale è difficile. Eppure ci si prova, giocando con gli amici, condividendo la vita col proprio padre adottivo, trascorrendo...