capitolo 8

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Ace stava passeggiando nel mercato dell'isola del quartiere generale della marina in cui abitava, con tipo quattro buste della spesa , con dentro ogni tipo di verdura o frutta.
Era un momento di pace che lui amava finché non suonò quel maledetto allarme che annunciava che i pirati si stavano avvicinarsi

E non si trattava di una ciurma qualunque

I pirati di Barbabianca.

Ed Ace era giunto alla conclusione che lo stessero perseguitando.
Già stava attraversando un periodo non molto bello , e l'arrivo di quei pirati non stava aiutando.
Aveva dei lividi ancora visibili e andò a credere che sarebbe diventato lo zimbello della situazione se si fosse presentato

Mentre vide le persone correre per tutto il villaggio , decise di nascondersi.

Ci avrebbe pensato qualcun'altro questa volta

Magari non fanno neanche caso a me.

Si stava nascondendo dietro un palazzo , con una mano sul muro , con l'occhio vigile che osservava per vedere come si sarebbe svolta la situazione.
Poi sentí una mano sulla spalla

<<HEY CIAO->> salutò il tizio , e per istinto Ace gli tirò uno schiaffo con la busta che aveva a portata di mano , piena di mele

<<CHE DOLOREE ! Solitamente colpisci chiunque chiami il tuo nome ? Ahia...che male...!>>gemette e si massaggió la guancia ora rossa per la botta , con fare drammatico, e quasi pianse

Esagerato...

<<O mio dio...mi dispia->> si fermò quando riuscì a vedere bene quella persona con i capelli strani. E lo riconobbe subito

Era quel cretino che faceva tutto quel casino nell'isola di Lusitana pensò

Un Comandante di Barbabianca ...

Volle girarsi , non gli andava proprio di combattere ed era il suo giorno libero maledizione.

Perché tutte a me

Il comandante continuò a toccarsi il naso , sperando di non esserselo rotto , ma Ace sapeva di non averlo colpito troppo forte.

Indietreggiò piano piano ma si fermò di colpo quando sentì una voce alle sue spalle <<Ace giusto ?>> E si girò.

Vide lo stesso comandante che aveva incontrato quel giorno e che gli aveva sparato per giunta davanti a lui , che gli stava sorridendo, come se fossero amici poi , e ciò stava urtando il giovane vice ammiraglio.

<<I sono Izou ,il comandante della 16 divisione di Barbabianca>> si presentò <<è quello là dietro , è Thach>>

Ace stava cercando una via di fuga con gli occhi.
Perché si stavano presentando? Era una sorta di rituale prima di ucciderlo ?

Ace cominciò a pensare che qualcuno dall'alto c'è l'aveva con lui per tutto quello che gli stava succedendo.

<<Thach basta lamentarti , te l'avevo detto che sorprenderlo all'improvviso non era una buona idea>> Izou diede la sua intenzione al suo amico ed Ace fece un passo indietro, vedendo il comandante distratto

<<Mi ha colpito...con una busta della spesa...>>

<<Te lo sei meritato amico>>

<<Ehm Izou ?>>

<<Si ?>>

<<Se n'è andato>> Izou si girò e in effetti il ragazzo non c'era più , come se si fosse volaterizzato nell'aria. <<Maledizione>>

farò miei i tuoi incubi /MarcoXAceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora