capitolo 3

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<<i pirati di barbabianca sono qui>>

Ace si girò di colpo , e avrebbe iniziato a correre per andare a vedere , se non fosse che Smoker gli prese il braccio di colpo , fermandolo <<dove pensi di andare ragazzino ?>>

<<A combattere?>>

<<Tsk , non puoi buttarti alla ceca contro la ciurma dell'uomo più forte del mondo>>

Ah no ?

<<Posso farcela>>

<<Non puoi>> gli disse Smoker con estrema calma socchiudendo gli occhi , mentre ispirò del fumo dal suo sigaro.

Ace sospirò e lanciò un occhiata fuori dalla finestra , dove si vide in lontananza una nave enorme, con una polena a forma di balena.
La bandiera nera aveva il simbolo dei pirati di barbabianca, e si vedeva in tutta la sua maestosità.

<<Non possiamo far iniziare una guerra contro un imperatore , Ace-san>. Gli disse Tashigi , affianco a Smoker che lo guardava con uno sguardo preoccupato, quasi materno verso Ace , con entrambe le mani incrociate al petto.

<<Dovresti andare a difendere le persone del villaggio invece>> gli disse Smoker

<<Si...questo lo posso fare...però...se iniziassero ad attaccare...>>

<<C'è la caveremo o non ti fidi di noi ragazzino ? >>

Smoker ridacchiò con un ghigno

<<Non sono un ragazzino....>>

Smoker fece un passo verso Ace e gli mise le mani sulle spalle , per sistemargli la giacca <<e copri il tuo segno dell'anima , non farlo vedere a nessuno>>

Ace annuì.

Si giusto

Sapeva che le persone nascevano con un simbolo sulle spalle , un simbolo di appartenenza.
Il nonno aveva il simbolo della marina con una croce rossa affianco che gli indicava che sarebbe diventato vice ammiraglio negli anni.
Mentre i pirati di shanks avevano la loro bandiera tatuata dietro la spalla , un simbolo per i quali erano nati.
Non importa le loro scelte , tutto l'avrebbe portati verso Shanks.

E Ace ? Non sapeva il simbolo che aveva , non riusciva a vederlo perché nascosto sotto la spalla.
L'unica volta che l'aveva mostrato era a Garp , ed era sbiancato nel vederlo
Gli aveva fatto promettere che non l'avrebbe mostrato ad anima viva.
E così fu.

Non capì la preoccupazione di chi vedeva il segno.
All'inizio pensò che era un simbolo legato a suo padre , a Gold Roger , non voleva pensare che aveva inciso sulle pelle , una qualunque cosa che gli ricordava quell'uomo.

Poi non gli diede più importanza, andando avanti con gli anni

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Ace continuava a correre e scorse delle casette in lontananza con la coda dell'occhio.

Mise le mani sulle ginocchia per riprendere fiato , e alcune goccioline di sudore gli stavano scendendo dalla fronte.

Sentì un urlo , un pianto di una bambina e subito si riprese , avendo paura che fosse in pericolo o che i pirati stessero già attaccando.

La bambina era a terra , con un ginocchio sbucciato , dal quale fuoriusciva del sangue , mentre continuava a piangere e urlare il nome della sua mamma

<<Hey piccola>> Ace si accovacciò alla sua altezza , con le ginocchia a terra , e le sorrise <<ti sei fatta male ?>>

La bambina , ora con le guance rosse e paffute, alzò lo sguardo, facendo cessare le lacrime e annuì timidamente. <<S-si...>> Disse tra i singhiozzi. <<S-sono c-caduta>>

Almeno non era in pericolo.
Nessuno lo era per fortuna.

<<Vieni>> Ace allargò le braccia così che la bambina potesse avvicinarsi , e prese il suo zaino , con un kit di pronto soccorso al suo interno donatogli da Garp, e le medicò la ferita. <<Proviamo a cercare tua mamma va bene?>>

La bambina sembrò rianimarsi , allungò le braccia verso Ace , volendo essere presa in braccio.

La bambina avrà avuto si e no circa 4 anni , e Ace amava terribilmente i bambini , abituato a prendersi cura di luffy 

Ace prese la bambina in braccio, facendo attenzione a non farla cadere. <<Come ti chiami piccola ?>>

<<Daisy!!!>>

<<Io mi chiamo Ace , è un piacere Daisy>>

<<Che bel nome !!!>>

<<Grazie, anche il tuo è molto bello>> Ace le sorrise con amore e continuò a camminare

Spero che Smoker e Tashigi stiano bene pensò il ragazzo , un po' nervoso.

<<DAISY!!!>> una donna corse verso di loro e si inchinò educatamente. <<Finalmente...ecco dove ti eri cacciata...mi hai fatto preoccupare da morire sai ?>>

Ace posò la bambina a terra

<<Grazie tesoro , e scusa per i problemi che mia figlia ti ha causato>>

Ace alzò la mano <<non si preoccupi, nessun problema , amo i bambini>> posò la mano sulla testa della bambina e gli accarezzò la cute.

Si dovette accovacciare per il dolore che sentì sulla sua spalla, proprio sul suo segno dell' anima.
Il dolore era lancinante, come se fosse stato colpito da un fulmine in pieno

<<Ragazzo sta bene ??>>

<<Va tutto bene ?>>

<<Ace !>>

<<Ragazzo ?! >>

Non li sentì per il dolore troppo forte , e per il calore che sembrò entrargli nelle viscere.

Si alzò barcollando, e sentì dei rumori in lontananza , un chiacchiericcio che man mano si avvicinava.

farò miei i tuoi incubi /MarcoXAceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora