1 🌹 Nuovo Anno 🌹 (17)

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Hermione Granger si sedette nel vagone del treno, il cuore palpitante di emozione e tensione mentre l'aria vibrava di aspettative per l'inizio di un nuovo anno scolastico ad Hogwarts. I raggi del sole mattutino danzavano attraverso le finestre, dipingendo giochi di luce sulle sedie di cuoio, ma dentro di lei c'era una tempesta di sentimenti contrastanti.

Le voci dei suoi compagni di classe rimbombavano nel vagone, caricato di tensione e di mistero. Le parole si mescolavano al sussurro del vento, portando notizie di eroismo e sacrificio. Si diceva che Hermione, con la sua determinazione incrollabile, avesse tenuto la mano al Professor Snape durante lo scontro fatale con Voldemort. L'idea che lei, una studentessa, avesse avuto un ruolo così cruciale nella sconfitta del Signore Oscuro, mandava brividi lungo la schiena di tutti coloro che l'avevano conosciuta.

Ma il passato non era tutto ciò che pesava sui suoi pensieri. C'era anche il futuro incerto, con Snape ora preside di Hogwarts. La tensione nell'aria era palpabile, alimentata dai recenti avvenimenti che avevano scosso il mondo magico e avevano lasciato cicatrici profonde nelle vite di tutti.

Mentre Hermione rifletteva sui recenti eventi, la porta del vagone si aprì e entrarono Ron Weasley e Ginevra Weasley, i suoi amici di lunga data. La loro presenza portò un'ondata di calore e di conforto, ma anche nuove domande e dubbi.

"Hey, Hermione!" esclamò Ron, con un sorriso ampio e contagioso, mentre si sedeva accanto a lei. "Hai sentito le ultime voci? Sembra che tu abbia davvero impressionato tutti con il tuo coraggio durante lo scontro con Voldemort!"

Hermione annuì, sentendo il calore dell'amicizia che li legava stringersi intorno a lei. "Sì, è stato... intenso," rispose, cercando di mascherare la sua ansia di fronte ai suoi amici.

Ginny si unì alla conversazione, gli occhi brillanti di ammirazione. "Hai dimostrato una forza straordinaria, Hermione. Non tutti avrebbero avuto il coraggio di fare quello che hai fatto tu."

Hermione sorrise debolmente, sentendosi grata per il sostegno dei suoi amici. Ma dentro di lei, sapeva che l'anno che stava per cominciare sarebbe stato pieno di sfide e di prove ancora più grandi di quelle affrontate finora. Eppure, con il coraggio e la determinazione che l'avevano sempre contraddistinta, sapeva di poter affrontare qualsiasi cosa l'attendesse ad Hogwarts.

Mentre Hermione rifletteva sui recenti eventi, il suo sguardo si posò su una ragazza nell'angolo del vagone, seduta da sola e con le spalle curve. Le lacrime rigavano il suo viso pallido mentre cercava di trattenere i singhiozzi.

Hermione si alzò di scatto, preoccupata per la ragazza che evidentemente stava soffrendo. Senza esitazione, si avvicinò e si sedette accanto a lei.

"Cosa c'è?" chiese dolcemente Hermione, posando una mano sulla spalla della ragazza. "Posso aiutarti?"

Romilda sollevò lo sguardo, occhi gonfi di lacrime, e annuì appena. "È solo che... mi sento così sola," sussurrò. "Ho perso qualcuno di importante per me durante lo scontro con Voldemort, e adesso non so come affrontare tutto questo."

Hermione comprese subito il dolore della ragazza, avendo conosciuto lei stessa la perdita e la tristezza. Con dolcezza, le prese la mano e le sorrise.

"Non sei sola," disse con fermezza. "Siamo qui per te. Gli amici, la famiglia, tutto Hogwarts. Insieme possiamo superare qualsiasi cosa. Non devi affrontare questo dolore da sola."

La ragazza si sentì un po' sollevata dalle parole di Hermione e si lasciò andare a un pianto più tranquillo. Le altre persone nel vagone, vedendo la scena, si avvicinarono anch'esse per offrire il loro sostegno e conforto.

Dopo un po', Romilda si sentì abbastanza tranquilla da poter raccontare la sua storia. Parlò di Draco Malfoy, del loro legame e della sua perdita durante lo scontro con Voldemort. Hermione ascoltò con attenzione, cercando di offrire parole di conforto e di sostegno.Quando Romilda ebbe finito di parlare, il vagone era avvolto nel silenzio. Ogni persona presente, anche quelle che non avevano partecipato alla conversazione, era profondamente toccata dalla storia della ragazza.Infine, Hermione si alzò in piedi con determinazione. "Non preoccuparti, Romilda," disse con voce ferma. "Non importa chi siamo stati nel passato o quali siano le nostre storie. Qui, ad Hogwarts, siamo una famiglia. E insieme, possiamo superare qualsiasi cosa."
Mentre Romilda raccontava la sua storia, una figura arrivò nel corridoio del vagone. Era Pansy Parkinson, con un'espressione di scherno sul volto mentre si avvicinava al gruppo.

"Oh guarda chi c'è," disse con un sorriso falso. "Romilda Vane, la povera ragazza abbandonata da Draco Malfoy. Che peccato, davvero."

Romilda rabbrividì al suono della voce di Pansy, il suo viso impallidendo di rabbia e dolore. Ma prima che potesse rispondere, Pansy rivolse il suo sguardo verso Hermione.

"E poi c'è lei," continuò Pansy, con un tono sprezzante. "La nostra piccola Granger. Chi avrebbe mai pensato che avrebbe avuto un debole per il nostro nuovo preside, Severus Snape? Tenere la mano del preside durante la battaglia... davvero patetico, Granger."

Hermione sentì il calore dell'umiliazione salire al viso, ma cercò di mantenere la calma di fronte alle provocazioni di Pansy. "Non so di cosa stai parlando, Pansy," rispose con voce ferma. "E anche se fosse vero, non è affar tuo."

Pansy rise, un suono acuto e tagliente che echeggiava nel vagone. "Oh, certo che non è affar mio. Ma è divertente vedere come la ragazza più intelligente di Hogwarts si lasci coinvolgere da un amore impossibile. Che ridicolo."

Le parole di Pansy ferirono profondamente Hermione, ma sapeva di non poter permettere che la sua arroganza la abbattesse. Si alzò in piedi con fierezza, incontrando lo sguardo di Pansy con determinazione.

"Non mi interessa ciò che pensi, Pansy," disse con voce sicura. "Ma ti avverto: non permetterò che tu o chiunque altro mettiate in dubbio la mia integrità o il mio coraggio. Siamo qui per sostenere gli uni gli altri, non per giudicarci a vicenda."

Con uno sguardo di sfida, Pansy si allontanò, lasciando dietro di sé un'atmosfera carica di tensione. Ma Hermione sapeva che, nonostante le difficoltà e le critiche, avrebbe continuato a difendere ciò in cui credeva e a sostenere coloro che avevano bisogno di lei.

Grazie.... Hermione disse Romilda

SeverGranger L'angolodellapassioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora