7 🌹Resistenza contro L'oscurità 🌹 (16)

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Con un gesto brutale, strinse Hermione e la tirò verso di sé, la mano destra si avvicinò nella guancia di lei, le unghie affilate affondarono nella sua carne. Un'ondata di dolore attraversò il corpo di Hermione mentre il suo sangue macchiava il terreno sotto di loro. II suo viso contorto dalla sofferenza, ma i suoi occhi brillavano ancora di determinazione e coraggio. Harry Potter si lanciò avanti con gli occhi infuocati di ira. "E tu, vile, hai il coraggio di affrontarmi?" gridò, la voce impregnata di sfida e disprezzo. Dumbledore, con la saggezza di chi ha visto troppe battaglie, intervenne con un tono calmo ma pregnante di significato: "Oh, Harry... la tua forza risiede nella tua resistenza, non nella tua furia. Non permettere che l'oscurità di Voldemort offuschi la tua luce interiore." Hermione Granger, con determinazione nel cuore, decise di non soccombere all'oscurità che la circondava. Sentendo la presa di Voldemort allentarsi leggermente, un'idea improvvisa balenò nella sua mente. Con un'energia che non sapeva di possedere, sollevò il piede e con tutta la forza possibile lo piantò nel piede di Voldemort, cercando disperatamente di liberarsi dalla sua presa. Voldemort diminuì la presa, concedendo a Hermione quel breve istante di libertà di cui aveva bisogno. Vedendo l'opportunità di fuga, Hermione si voltò e corse senza guardare indietro, dirigendosi verso l'unica persona che sapeva potesse aiutarla: Severus Snape. Ma Severus sembrava ignorarla e Voldemort rise, approfittando della distrazione di Silente che fissava Hermione, riprese la bacchetta. Dumbledore: "Hai vinto, Tom. Hermione, data la tua padronanza della magia oscura, ti chiederei di uccidermi con un 'Avada Kedavra'. Come vedi, Severus Snape non è affiliato all'Ordine della Fenice, Hermione, non può uccidermi. Ma se vuoi che Voldemort sia sconfitto, ho bisogno che sia tu a farlo. Per favore, Hermione." Hermione si sentì come se il mondo si fosse fermato intorno a lei. Guardò Dumbledore con occhi pieni di incredulità e terrore misto a determinazione. Respirò profondamente, cercando di trovare la forza interiore necessaria per compiere quello che le veniva chiesto. Con passo incerto, si avvicinò lentamente a Dumbledore, la mano che stringeva la bacchetta tremava leggermente. "Signore....." sussurrò Hermione, lottando contro le lacrime che minacciavano di traboccare. "Non so se posso... se posso farlo." Dumbledore le posò una mano sulla spalla, guardandola con gentilezza e fiducia. "Hermione, so che sei coraggiosa e che hai il cuore puro non molto più puro .Devi farlo per il bene di tutti noi." Con un nodo nella gola, Hermione alzò la bacchetta e la puntò verso Dumbledore. Le parole tremarono sulle sue labbra mentre pronunciava incantesimo Avada Kedavra, finché finalmente, con un'ultima parola, il flusso verde di luce balenò dalla sua bacchetta, il signore Oscuro rise. Il silenzio fu rotto dal suono del corpo di Dumbledore che cadeva a terra e della risata del signore Oscuro. Hermione si lasciò cadere in ginocchio accanto al suo amato preside, le lacrime scorrevano liberamente sul suo viso mentre la gravità della sua azione iniziava a farsi sentire. Ma sapeva che non c'era tempo per il rimpianto. Doveva affrontare Voldemort e porre fine alla sua tirannia una volta per tutte. Severus si avvicinò al signore Oscuro. Con un'espressione determinata sul volto, Harry si avvicinò a Severus Snape con passo deciso, gli occhi fissi nel vuoto mentre la sua mente era concentrata unicamente sulla protezione di Hermione Granger. La tensione nell'aria era palpabile, quasi tangibile, mentre i Mangiamorte circostanti osservavano con occhi avidi la scena che si stava svolgendo di fronte a loro, i loro ghigni malvagi si diffondevano nell'aria come un sinistro coro di approvazione per l'orrore imminente. Severus, con una calma apparente, sollevò la bacchetta con una maestria acquisita in anni di pratica magica. Il suo sguardo penetrante scrutava il volto di Harry, come se cercasse di leggere ogni singolo pensiero che attraversava la sua mente. Senza una parola, con un movimento fluido e preciso della mano, disarmò Harry con un gesto che sembrava quasi coreografato, facendo volare la bacchetta del giovane mago lontano da lui, relegandolo così alla sua impotenza di fronte alla minaccia imminente che li circondava. Nonostante il suo stato di disarmo, Harry non perse la sua determinazione. Le sue mani strette a pugno tremavano leggermente, ma la sua determinazione rimaneva incrollabile. Con lo sguardo fisso su Hermione, la sua unica preoccupazione era quella di assicurarsi che fosse al sicuro da Voldemort e dai suoi seguaci malvagi. Nel frattempo, Severus si mosse con una rapidità sorprendente, sparì afferrando Hermione con decisione e determinazione. Il suo gesto, sebbene apparentemente inaspettato, trasudava un senso di urgenza e premura. Non c'era tempo da perdere. Con un solo sguardo a Harry, Severus comunicò un'intesa silenziosa, una promessa di protezione. Senza perdere altro tempo, Severus guidò Hermione via dal pericolo imminente, conducendola in un luogo sicuro. Mentre Severus conduceva Hermione via dal pericolo imminente, la tensione della battaglia cominciava finalmente a dissolversi, lasciando spazio a un momento di tranquillità relativa. Lontano dagli sguardi scrutatori dei seguaci di Voldemort, Severus si prese un momento per fermarsi e afferrare la mano di Hermione con forza e smaterializzarsi

sparendo improvvisamente per confortarla dopo l'atroce situazione appena vissuta, non era più traumatizzata, il suo battito cardiaco si era placato ma stava battendo un po' più quando lui disse:"Sei coraggiosa, Hermione," Severus con voce morbida, gli occhi fissi nei suoi. "Non permettere mai che il male ti spezzi. Sei più forte di quanto credi, toccandole il viso un po' rovinato dai graffi, quelle unghie che le avevano ferite per colpa di tu sai chi, gli occhi neri profondi di lui stavano entrando nell'anima di lei
Hermione lo guardò con gratitudine mista a un lieve sorriso tremante dall'imbarazzo. Sentire il sostegno di Severus in quel momento difficile le diede un senso di sicurezza e conforto che aveva disperatamente bisogno."Grazie" disse lei amorevolmente,Voldemort vedendo Severus assente annullò la battaglia, non c'era divertimento, Harry era a terra ma vivo

SeverGranger L'angolodellapassioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora