Parte 16 L'arrivo delle insegnanti 1

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Punto di vista di Rukus

Devo dire che pranzare in un branco di lupi mi ricorda la convivialità e la condivisione che c'è anche a Turit con gli altri confratelli, anche se con grandi differenze.

Con i mutaforma c'è molta più confusione, e l'atmosfera è satura di odori di corpi che hanno lottato, riso, discusso, si avvertono sentimenti sanguigni ai quali mi devo ancora abituare, e francamente non so se ci riuscirò mai.

Ho preso i voti da religioso quando ero ancora un ragazzino, a diciotto anni, spinto dal desiderio di conoscere quello che c'era oltre la carnalità che questo branco sembra conoscere così bene, e mi sono specializzato nella ricerca del perché viviamo, che significato ha la nostra vita, come possiamo nutrire l'anima immortale e non solo il corpo che è mortale.

Ho poi proseguito gli studi per diventare ambasciatore scegliendo le arti della negoziazione, approfondendo le culture soprannaturali per stabilire con loro un ponte grazie al quale portare loro la visione di Zaroi, nostro Padre supremo.

Posso dire che questa al Branco della Luna del Sud è la prima grande missione che ho da quando sono ambasciatore: fino ad un anno fa, con la guerra in corso, non è stato possibile mettere appieno a frutto le mie qualità di negoziatore, che invece a fine conflitto sono state preziose; sinceramente ancora c'è molto da fare visto che gli effetti della guerra permangono tuttora e necessitano di essere stabilizzati in modo da creare comunità serene.

Sono arrivato a riflettere su tutto questo pensando al caso di Lenahari: al Centro è stata una guerriera micidiale e devota alla causa, ubbidiente alle leggi del Nucleo e rispettosa delle sue usanze.

Non mi sarei aspettato che la sua natura animale venisse fuori in modo così preponderante in così breve tempo: sette anni a Turit sono stati cancellati in pochi giorni di vicinanza con i lupi mutaforma suoi simili?

È davvero forte, per loro, il richiamo della carne e del sangue di appartenenza, delle leggi e delle consuetudini del branco, tanto da cancellare in pochi giorni l'educazione che abbiamo dato a Lenahari in sette anni?

C'è allora speranza per i mutaforma, gli elfi, i vampiri, le streghe, di percorrere la giusta via di Zaroi, o sono e saranno sempre incatenati alle loro tradizioni e leggi che regolano le loro vite fin nel loro stesso essere?

Come potranno evolvere a piani spirituali più elevati se sono incatenati ai piani fisici più bassi?

Sto riflettendo su questo, nella mia capanna che è composta da un salottino, una camera e un bagno, è piccola ma accogliente, tutta in legno scuro, con pochi mobili essenziali - un tavolo e delle sedie, la cucina per farmi da mangiare, un letto, un piccolo mobile libreria e una scrivania - sicuramente più ampia della mia stanza a Turit, mentre siedo in preghiera al tavolo davanti a una immagine di Zaroi.

Bussano alla mia porta:

"Rukus sono Tammae... Vengo per accompagnarti alla sala di accoglienza esterna".

È quello che aspettavo: questa mattina mi era stato comunicato da Kornoori che ci sarebbe stata una riunione con i rappresentanti delle comunità di streghe e di elfi per stabilire l'educazione di Aneaje e Zistra da adesso in poi, e dopo il pasto mi ero messo a pregare con il fine di essere pronto a dialogare con tutti loro.

Metto via l'immagine sacra e mi alzo dalla sedia, andando ad aprire la porta:

"Eccomi, buon pomeriggio Tammae".

Ci incamminiamo per un sentiero nel bosco, allontanandoci dalla casa del branco, all'ombra degli alberi, l'odore di erba e di polline profuma l'aria:

"Potrei chiedere perché è stata scelta questa sala esterna e non ci siamo riuniti nella sala riunioni come le altre volte?" chiedo.

Il mito del Lupo Blu - 1° libro: l'incarnazione del mitoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora