Lettera V

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Tra le pieghe dell'ombra e della luce,

s'insinua un amore, fragile sprazzo di illusione.

Un cuore che batte in solitudine,

in cerca di riflessi di un'emozione.

Era come un raggio di luna che danza,

sull'acqua silente di un lago notturno.

Ma il cuore che aspetta, come foglia nell'aria,

sente il peso dell'assenza, il suo giudizio interno.

L'amore, come l'eco di un'antica canzone,

risveglia le speranze, ma può portare illusioni.

Quando un cuore batte da solo,

l'armonia si perde nelle dissonanze.

Era come un giardino senza fiori,

dove il cuore, un giardiniere solitario, spera invano.

L'amore, un incantesimo senza risposta,

un sospiro senza eco, un volo senza piano.

Le stelle brillano nell'oscurità del cielo,

ma il cuore solitario le vede da lontano.

Un amore unilaterale, un viaggio senza meta,

come un tramonto che muore nel suo stesso arcano.

Nelle parole non dette, nei gesti non compresi,

si cela l'amaro sapore dell'illusione.

Il cuore, un viandante nella notte,

cammina solo, nella sua triste condizione.

Il cuore, come un uccello ferito,

trova la forza di volare ancora.

L'amore irreale, una lezione di vita,

che porta alla scoperta di un'altra aurora.

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