Carissima Anemone,
le parole si diffondono come foglie al vento, eppure, nell'abbraccio silente di questo foglio, cerco di catturare l'essenza di un addio che si dipana come un lungo inverno. Scrivo con il cuore colmo di emozioni, con la penna intrisa di lacrime invisibili, nel tentativo di tessere il filo di un addio doloroso, ma necessario. Il tuo nome risuona come una melodia persistente nei recessi della mia anima, un'arpa senza corde che suona nel silenzio della tua assenza. Anemone, dolce Anemone, il tuo ricordo si dipana come un pellegrinaggio nei meandri della mia mente, un viaggio senza meta, un cammino senza fine. Ti ho amato con l'intensità di mille tempeste. Il tuo sorriso, una luce radiante nel crepuscolo della mia esistenza, ha sciolto le nebbie dell'incertezza, illuminando il cammino della mia anima errante. Il tuo amore è stato il sole nel buio della notte, un faro che ha guidato la mia nave smarrita. Tuttavia, nel richiamo del destino, ho compreso che il nostro cammino si è diviso, come rami di un albero che cercano il cielo in direzioni diverse. Ho visto il riflesso della tua figura danzare tra le stelle, ma il tuo sguardo non si è mai posato sul mio, come se fossimo stelle di costellazioni distanti, destinate a non incontrarsi mai. La tua assenza è un dolore che si insinua come un veleno sottopelle, una ferita aperta nel mio cuore. So che anche se fossi viva, la tua amicizia mi sarebbe stata negata, come un fiore che si ritira di fronte al gelo dell'indifferenza. Capisco che i destini si sono incrociati solo per un istante, come stelle fugaci che attraversano il cielo senza lasciare una traccia indelebile. Anemone, nel turbamento delle emozioni, ti dico addio con la consapevolezza che il nostro amore, come un capitolo di un libro finito, ha lasciato un'impronta indelebile nella trama della mia esistenza. Il tuo nome, un eco nell'infinito, sarà una poesia sussurrata dal vento, un ricordo custodito tra le pieghe della mia anima. Nell'oscurità della tua assenza, ho imparato che l'amore può essere una tempesta che travolge tutto, ma anche una brezza leggera che sfiora appena la superficie dell'anima. Ti lascio andare con la speranza che tu possa trovare la tua strada, come una foglia portata dal vento verso un destino ignoto. Addio, Anemone, il mio cuore porta il peso di questo addio, ma nella melodia eterna della vita, spero che tu possa trovare la tua armonia, la tua pace.
Nel crepuscolo della nostra storia, Anemone, nutro la speranza di rivederti, magari in un'era in cui le distanze tra le anime si accorciano e il tempo si svela come un alleato anziché un nemico. Desidero, con il cuore colmo di desideri, che il destino intrecci nuovamente i nostri cammini, forgiando una trama diversa, più intima e comprensiva. Tuttavia, con l'umiltà di chi accetta il verdetto del destino, prometto di non disturbare più il tuo silenzio. La tua pace d'animo è il tesoro che ho sempre desiderato per te, anche se significa che il mio cammino dev'essere solitario. So che il mio amore, come un vento gentile, ha sfiorato la tua vita senza disturbare la tua serenità e questo è quanto desidero per te: pace, serenità, e il dolce fluire degli attimi senza preoccupazioni. Il mio cuore rimarrà aperto alle memorie che abbiamo condiviso, come un giardino in cui i fiori della nostra storia continueranno a sbocciare, anche se lontani. Ogni risata, ogni sguardo, ogni momento con te è stato un dono prezioso che custodirò gelosamente nel santuario dei miei ricordi.Concludo questa lettera con la consapevolezza che il futuro può riservare sorprese imprevedibili, e non escludo l'idea che le strade dei nostri cuori possano incrociarsi di nuovo. Nel frattempo, ti lascio navigare nei mari della tua esistenza, libera come l'onda che danza sotto la luce argentea della luna.
Addio, Anemone, con il rispetto di chi comprende che l'amore, anche se silenzioso, è un legame eterno che nessuna distanza può spezzare. Che tu possa trovare la felicità che meriti, e che la vita ti riservi solo dolci sorprese.
Con infinito affetto e un addio che trasuda di speranza,
Borea
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Petali di Passione
ŞiirNarra il mito che Anemone era una ninfa della corte di Chloris, la dea dei fiori. Un giorno Zefiro e Borea s'invaghirono di lei. Chloris, indispettita, la punì mutandola in un fiore. L'anemone, la cui corolla, ancora oggi, è condannata a schiudersi...