Lettera XVI

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Tra le stelle d'argento nel cielo serale,

un addio silenzioso, come un canto d'usignolo.

Il mio cuore, nel crepuscolo si scioglie,

lasciando andare l'amore, come un uccello libero.

Anemone, dolce promessa di primavera,

le nostre strade si dividono, ma il cuore persiste.

Nelle pieghe del tempo, un addio sussurra,

come foglie d'autunno portate via dalla brezza.

L'amore che ho portato, come un fiume che scorre,

si allontana, ma nel suo percorso, sempre presente.

Addio, come un fiore che sfiorisce al tramonto,

un bacio d'addio nell'ombra della notte.

Che tu possa trovare una nuova alba, Anemone,

dove il sole risplende con intensità senza fine.

Nel mio cuore, serbo il ricordo di giorni felici,

come un libro chiuso, custodito in un angolo segreto.

Il vento del destino porta via le parole,

lasciando dietro di sé il sapore di un addio.

Ma nell'infinito cielo della nostra memoria,

le stelle brillano con la luce del nostro breve viaggio.

Addio, Anemone, come una foglia che lascia l'albero,

un capitolo che si chiude, ma il racconto persiste.

Il mio cuore, come una barca alla deriva,

saluta con gratitudine, nell'ombra dell'addio.

Che il cammino che percorri sia costellato di stelle,

che la vita ti riservi dolci sorprese.

Addio, Anemone, nel vento dell'eternità,

un'armonia silenziosa, un canto nell'oscurità.

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