Sono scioccata. Non so perché ma quelle parole mi provocarono un brivido
<<Ne sei sicura?>>
<<Ma davvero fai? non ti sei manco accorta di come ti guarda?>>
<<No?>> dissi contradiccendo la mia verità; lo avevo capito eccome o almeno credo ma non volevo crederci, non ora che le cose con Andrea stanno finalmente andando bene
<<Dai Vicky... non dirmi che ti piace!>>
esclamò Huda attirando l'attenzione del tavolo vicino
<<Shhh, ma che diavolo!>> le sussurai infastidita per poi aggiungere
<<Ammetto che Caph è un ragazzo carino, ok? ma no, non mi piace>>
<<E Faster?>> mi chiese tiramdomi un pugnetto <<Lui ti piace?>>
<<Non lo so, c'è per ora è il ragazzo con cui mi sto trovando meglio>>
<<Ma?>>
<<Ma non riesco a capire se sia innamorato di me>>
<<Ho capito, sei un po paranoica, il che ci sta, ma comunque l'unico consiglio che mi sento di darti è di lasciar correre il tempo, il destino penserà a metterti e a mettergli le idee apposto>> disse lei stringendomi la mano con uno dei suoi classici e stupendi sorrisi.
<<Quanto sono fortunata ad avere un'amica come te!>> dissi guardandola e soffermandomi a pensare al fatto che lei c'è sempre stata, sin dal primo giorno senza mai provare rimorso, anche quando tutto sembrava essere contro alla nostra amicizia.
<<No, sono io ad essere fortunata, sei una ragazza d'oro Victoria, non so cosa farei senza la tua risata e la tua luce..>> disse abbracciandomi <<infatti non mi stupisco se piaci a così tanti ragazzi!>> aggiunse mentre le nostre risate risuonarono nel locale all'unisono.La mattina dopo, con un po di malavoglia, mi sono alzata dal letto poiché mi devo preparare in vista della data di questa sera, Milano, e dire che non ho la più pallida idea di cosa mettermi è dire poco anche perché metà del mio vestiario è da lavare. Diciamo che mi sto ancora cercando di abituare al mio nuovo stile di vita, ovvero solitario, e la lavatrice, come la lavastoviglie e lo stirare non mi stanno ancora molto simpatici.
La partenza per fortuna è prevista per le 14.00 quindi ho ancora tutto il tempo per rimediare alla mia svista siccome sono le 11.30 e così, dopo un bel caffè e uno yogurt al cocco, mi trasformai nella domestica di casa mia.Prima di uscire dall'appartamento feci un ultimo fit check; mi sono messa una felpa della nike beige con il simbolo medio-grande centrale nero, delle leggings marroni a zampa d'elefante e come scarpe i miei classici anfibi; per quanto riguarda la zona volto mi sono messa una fascetta, sempre beige, per tirare indietro i capelli, e degli occhiali da vista molto basic. Non c'è stato il bisogno di preparare una valigia poiché domani torniamo qua ad Empoli, tanto la successiva data è dopodomani a Firenze, quindi in casa e così mi limitai a preparare uno zaino con cambio, pigiama, trucchi e poco altro.
Il suono di un clacson mi invitò ad uscire dall'appartamento e il frastuono creato dalla musica mi fa capire chi possa mai essere arrivato
<<Per caso hai l'obbiettivo di farmi odiare da tutto il vicinato?>> gli chiesi ridendo mentre salivo in macchina
<<Ma noo, tu non lo sai ma tutto il tuo vicinato aspetta solo questo momento della giornata>> disse facendo un tiro alla heets che si stava fumando
<<Ti da fastidio se fumo?>>
<<No no, vai tranquillo>>
<<Ciao Vicky!>> esclamarono Jack e Pié
<<Ciao ragazzii, siete carichi per sta sera?>>
<<Noi si, Caph un po meno>>
<<Come mai?>> domandai guardando verso lo specchietto per cercare di incrociare il suo sguardo
<<Mah, mi sono svegliato un po girato male sta mattina, però da quando sei salita tu va già meglio dai, sta sera prometto che sarò carico!>> affermò facendomi l'occhiolino dallo specchietto
<<Grazie per prenderci sempre in considerazione eh>> disse Pietro con tono geloso
<<Ma voi ragazzi siete sempre sottintesi, anche perché senza di voi dov'è che sarei a quest'ora?>>
<<Ah ecco, sarà meglio che ci riconosci come tuoi divini artefici!>> esclamò Jack provocando un tumulto di risate
<<Non esagerare adesso ahaha>>Una volta raggiunto il bunker, uscii di corsa dalla macchina per andare a salutare Huda e Ginni che, in quel momento, stavano parlando con altre due ragazze le quali sembravano conoscere tutto ciò, ovvero il bunker, le persone, l'organizzazione del tour ecc, da molto tempo, "Chissà chi sono" pensai mentre le scrutavo con lo sguardo.
<<Hey Vicky, finalmente sei arrivata!>> esclamò Huda vedendomi
<<Ciao ragazze!>> dissi rivolgendomi al gruppetto
<<Piacere io sono Alessia una dj della provincia e non solo!>> affermò con tono spiritoso
<<Io sono Asia, piacere di conoscerti, le ragazze mi hanno parlato molto di te!>>
<<Io sono Victoria, il piacere è mio e spero che vi abbiano parlato di me in modo positivo hahah>>
<<Perché esiste qualcosa di negativo?>> chiese ironicamente Ginni.
Mentre sto studiando il volto delle due nuove ragazze, domandandomi sul come fossero diventate amiche dei ragazzi, notai qualcosa di familiare
<<Allora Vicky hai conosciuto le nostre sorelle eh!>> disse Ghera avvicinandosi a noi assieme a Fares
<<Le vostre sorelle?>> chiesi io stupita
<<Yes, Asia è la mia sorellina mentre Alessia è la sister di Gherardo>> mi spiegò Pietro indicando le ragazze
<<Dai ragazzi è ora di partire!>> urlò Dario aprendo lo sportello del furgone ponendo così fine a quel momento di conoscenza.Finalmente siamo partiti. Ad attenderci ci sono all'incirca tre orette e mezz'ora di viaggio successivamente al quale tra le 18.00 e le 19.00 ci saranno le prove. In mezzo a tutto quel fare, al conoscere le ragazze, al sistemare i "bagagli" ecc. non mi ero minimamente resa conto che Faster non mi aveva salutato e, anche se ora siamo nello stesso pulmino, lui continua a non cagarmi di striscio facendo così nascere dei dubbi dentro di me, "ma perché fa così?" "ho sbagliato qualcosa?" "si sarà già stufato?" pensai facendomi pian piano assalire dall'ansia.
<<Sta sera grande data>> esclamò Piccolo rompendo il solito silenzio iniziale e con esso anche i miei pensieri
<<Ah si?>> chiesi io curiosa
<<Yes, abbiamo invitato tanti, ma proprio tanti ospiti>>
<<Spoilerino?>> domandai mentre la curiosità mi mangiava dentro.
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È un altro ciak || Faster
RomanceVictoria è una ragazza di 21 anni che si sta trasferendo a metà degli studi universitari di giurisprudenza da Bologna a Empoli per alcuni motivi personali. La mattina del trasloco ad accompagnarla c'è suo fratello Maximillian e con lui tratta il del...