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<<Si, ti stavo cercando dappertutto>> disse quella ragazza dopo essersi fatta largo fra la folla con un po di fiatone.
<<Scusami ma ci conosciamo?>> le domandai confusa.
Credo che sia una mia coetanea, alta all'incirca 1.65cm con gli occhi azzurri, i capelli lunghi rossi naturali ed un sacco di lentigini; indossa un vestito sbrilluccicoso fucsia e dei tacchi a spillo neri. La sua amica, probabilmente anche lei mia coetanea, è al contrario della prima molto più alta, credo 1.75cm, ha gli occhi marroni scuro circondati dagli occhiali da vista, i capelli biondi tinti a cascetto e al naso porta il septum mentre indossa un tubino nero con ai piedi delle adidas classiche.
<<In realtà no! Io sono Rachele mentre lei è Camilla>> disse allungandomi la mano per stringermela mentre nella mia testa stanno spuntando un sacco di punti interrogativi.
<<Oh guarda chi è tornata>>
<<Huda! che piacere rivederti>>
<<Vorrei poter dire lo stesso per voi>> le rispose la mia amica alzando gli occhi al cielo <<Che ci fate qui?>>
<<Siamo ovviamente venute a vedere i ragazzi! era da un po che non ci beccavamo e visto che la data era qui a Padova abbiamo pensato "perché non fare un salto?">>
Nel mentre che loro parlavano mi sono accorta che i ragazzi non sono più lì e così domandai ad Huda dove fossero finiti
<<Sono in camerino, dovremmo andare anche noi ora>>
<<Ma dai Huda, già ve ne andate? proprio ora che stavamo facendo amicizia con...>>
<<Victoria>>
<<Victoria! perché non ci lasci fare due chiacchere con lei?>>
<<Sarà per un altra volta Rachele, giornata sfortuna>> disse la mia amica per poi trascinarmi via dalla pista dove fino a dieci minuti prima ci stavamo divertendo tutti assieme.
<<Mi spieghi chi sono quell->>
<<Non ti riguarda!>> esclamò lei con tono stressato facendomi intendere che quello non è il momento più adatto per chiederle delle spiegazioni.

Una volta tornata in hotel mi sono silenziosamente fermata nella terrazza del secondo piano lasciando andare, come richiestomi da Erin, Huda e lui in camera. Dario aveva notato lo strano comportamento di Huda durante il ritorno in pulmino ed effettivamente in questo momento lui è l'unico che può aiutare la mia amica a schiarirsi le idee in quanto io non so minimamente nulla e per questo risulterei abbastanza inutile.
<<Che fai qua sola soletta?>> mi chiese improvvisamente una voce
<<Oh sei tu Caph! sto pensando un po>>
<<Ah si? perché tu pensi?>> disse con tono divertito facendomi scappare una smorfia
<<Posso?>> mi domandò poi indicando il posto libero sul dondolo dove mi ero seduta ricevendo come risposta un cenno positivo del mio capo.
Sono circa le 3.00 e il silenzio della notte ci avvolge dolcemente mentre dentro di me si sta scatenando una tempesta di domande e di dubbi; Marco si sta fumando una heets e dal canto suo è abbastanza tranquillo.
<<Posso farti una domanda?>>
<<Dimmi>>
<<Tu conosci per caso una certa Rachele e una Camilla?>>
A quella domanda la faccia di Caph si è fatta talmente tanto seria che mi sembrò quasi di averlo rotto.
<<Marco??>>
<<Perché me lo chiedi?>>
<<Perché semplicemente non mi rispondi?>>
<<Si le conosco>> sbuffó scocciato <<ma preferirei non ricordarmi di quelle due se non ti dispiace>>
<<Mh.. in realtà volevo solo capire chi->>
<<Victoria io ti ho gentilmente chiesto di non parlare più di loro>> mi disse interrompendomi mentre sta mettendo a posto l'iqos alzandosi <<Me ne vado a dormire>> aggiunse con tono freddo per poi rientrare in albergo.
"Ma perché nessuno me ne vuole parlare?" pensai infastidita mentre salgo su per le scale.
Quando sono finalmente entrata in camera Huda sta dormendo e così, cercando di non fare troppo rumore, mi sistemati nel mio letto e mi addormentai poco dopo.

Verso le 9.00 il rumore di un paio di notifiche mi svegliò e voltandomi notai il letto vuoto di Huda.
<<Buongiorno!>> mi disse sorridente quest'ultima uscendo dalla porta del bagno
<<A te!>> le risposi allegramente mentre sto prendendo il telefono dal comodino; "Giochiamo a fare finta di niente" pensai tristemente. Non mi piace che fra me e Huda ci siamo degli spazi vuoti ma la sera prima avevo cercato di immedesimarmi in lei giungendo così alla miglior conclusione possibile ovvero di lasciar trascorrere un po di tempo, anch'io avrei gradito la stessa cosa da parte sua, infondo non ho voglia di discutere con lei per colpa di persone che per di più non conosco nemmeno.
Decisi inoltre di non leggere i messaggi che mi erano appena arrivati nei direct di instagram perché tanto le persone che in questo momento voglio attorno sono tutte qui, fatta eccezione ovviamente per la mia famiglia; "li leggerò dopo" pensai buttando il telefono nel letto.
Dopo una attenta scelta del mio outfit tra le 4 cose in croce che mi sono portata in valigia, sono scesa con Huda per andare a fare colazione assieme a tutti gli altri.

<<Sei per caso stanco?>> chiesi ad un certo punto a Fares che nel mentre si è completamente appoggiato sul tavolo
<<Mh.. Diciamo che le ore piccole iniziano a farsi sentire!>> disse accompagnando le sue parole con un lungo sbadiglio
<<Povero piccino!>> esclamai accarezzandoli i biondi e lunghi capelli
<<Povero?? almeno tu Vicky non ti devi sorbire una persona che russa h24!>> affermò Jack squadrando il suo compagno di stanza <<Gli occhiali mica li metto a caso!>>
<<Ma come tratti male il nostro egomostro Pietro!>> esclamò Duccio accendendo così una piccola e classica discussione di gruppo dove ognuno vuole ovviamente sempre avere ragione.
<<Non trovo giusto che fai le coccole a Pietro e a me no>> mi sussurrò Faster accennando un piccolo broncio
<<Che sei geloso?>> gli chiesi io divertita
<<Io? ma quando mai>>
<<Mh sarà>>
Con la sua mano iniziò poi ad accarezzare dolcemente la mia coscia sotto al tavolo cercando così di non farsi notare da nessuno
<<Se solo non fossimo qui davanti a tutti non sai cosa ti farei>> mi bisbigliò all'orecchio facendomi così arrossire
<<Ragazzi ascoltatemi seriamente adesso>> ad interrompere quel momento di "intimità" fra me e Andre è stata la voce di Ghera <<Ora ripassiamo il programma di oggi, carichiamo le valige sui furgoni poi e si parte finalmente per Trento>> aggiunse ricevendo come risposta innumerevoli acclamazioni.

Quando stavamo quasi per uscire dalla hall dell'albergo notai fra i vari fan dei ragazzi che sono venuti a salutarli le figure delle due ragazze che la sera prima avevano letteralmente rovinato il mio post concerto
<<Duccio aspetta un attimo>> dissi fermandolo prima di uscire dalla porta
<<Che c'è?>>
<<Chi sono quelle due là?>> gli chiesi cercando di indicarle di nascosto.

È un altro ciak || FasterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora