𝟭𝟮

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Stranamente questi giorni sono passati molto velocemente, facendo così arrivare il giorno dell'amichevole contro il Nekoma.
Sta volta anche i ragazzi del terzo anno sono molto ansiosi, il capitano cerca di calmare un po' tutti ma non gli riesce molto bene.
Ho notato anche come un ragazzo del Nekoma abbia puntato Shimizu, come sempre.
Tutti cascano ai suoi piedi, beh, come biasimarli.
Il tempo di consegnare tutte le canotte e i ragazzi si misero subito in campo a scaldarsi.

Nell'altra squadra ci sono persone molto, ma molto particolari.
Anche lì ci sono ragazzi alti, uno è quasi come Tsukishima, infatti lo sta osservando da prima.

***

Devo dire che la partita sia stata davvero molto combattuta, i nostri devono ancora imparare delle cose basilari della pallavolo.
Il Nekoma, invece, ha una difesa davvero solida.

-Avete giocato bene nonostante tutto.- Dissi a Tsukishima.

-Si.- Rispose semplicemente.

I ragazzi cominciarono a salire sull'autobus, noi manager ci siamo accertate che fossero tutti per poi salire anche noi.
Yachi si è messa vicino a Shimizu, così io andai alla ricerca di un posto libero.

-Puoi metterti qui se vuoi.- Disse il biondo.

-Grazie.- Risposi per poi sedermi.
Non era dal lato del finestrino, ma me lo farò andare bene comunque.

Mi misi le cuffie e poggiai la testa sul sedile, cercando di dormire.

Tsukishima pov

Mi misi anche io le cuffie, poggiando la testa sul finestrino, avevo addosso una stanchezza enorme per questi giorni di allenamento intensivo, non so gli altri come fanno ad essere così attivi.

Dopo un po' senti qualcosa toccarmi la spalla, così girai leggermente la testa.
Matsui si era addormentata.

Era strano, a lei non piace il contatto fisico, ed il fatto che si sia appoggiata a me fa strano.
Decisi non svegliarla, mi mossi il meno possibile e mi misi a dormire pure io.

Mi svegliai dopo non so quanto, però non eravamo ancora arrivati, così decisi di guardare un po' il telefono.
Mi sentivo osservato, così alzai lo sguardo, incontrando quello di Yamaguchi, che mi guadava in modo strano.

-Che c'è Yamaguchi?- Dissi non alzando troppo la voce.

-Oh che carino, parla pure a bassa voce per non svegliarla.- Disse lui ridendo leggermente.

-Taci Yamaguchi.- Risposi io.

Sentii Matsui muoversi per poi alzare la testa.

-Mh, tra quando arriviamo?- Chiese mentre si stropicciava l'occhio.

Feci un'occhiataccia a Yamaguchi, che si girò subito dopo.

-Non lo so, non manca moltissimo però.-

-Scusami essermi appoggiata.- Disse mentre si toglieva le cuffie.

-Tranquilla.- Risposi prima di riprendere a guardare il telefono, cosa che fece pure lei.

***

-Allora Tsukki...- Disse Yamaguchi mentre stavamo tornando a casa.

-Che vuoi Yamaguchi?- Dissi ancora infastidito da quello successo in autobus.

-Allora con Matsui? Non l'hai spostata quando si è appoggiata e ti sei arrabbiato quando l'abbiamo svegliata... mica ti sei preso una cotta?- Disse mentre mi picchiettava con il gomito.

-Mio dio Yamaguchi. Siamo solo amici, ci siamo conosciti di più grazie ad Emi.- Risposi spazientito da quel discorso.

-La bambina che ti è salita in braccio l'altra volta? Mio dio che carina.- Disse con un luccichio agli occhi.

-Giá, molto.-

-Va bene Tsukki, io sono arrivato.- Disse mentre prendeva la via per casa sua.

-Ok.- Mi misi le cuffie alle orecchie e continuai per la mia strada.

Non sono come lui Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora