"La bambina ha occhi blu come il mare, le gote arrossate e due ciuffi castani le coprono la morbida testolina. Quando è nata non ha pianto neanche, sembrava essere già pronta alla vita. È nata nel giorno d'estate più caldo, il tre agosto, ed io la stringo fra le braccia solo oggi."
Erano queste le parole che Margherita scriveva, dieci giorni dopo la nascita di Lucrezia. Accarezzò le parole con l'indice, come a voler vivere quel momento ed essere presente alla sua stessa venuta al mondo.
Il primo dei due quaderni si era concluso con il racconto del primo incontro con Artemisia, le innumerevoli volte in cui la maga si era rifiutata di aiutarla ed il giorno di metà dicembre in cui alla fine cedette e le preparò la pozione che avrebbe cambiato ogni cosa.
"...Un liquido dal colore dei petali di rosa, fresco a contatto con la lingua, caldo come il fuoco diversi minuti dopo averlo ingerito. Ho sentito le viscere bruciare dall'interno, le mie braccia strette al ventre per tentare di fermare quella creatura che non era stata concepita e che già dentro di me si dimenava. Per due giorni e due notti una forte febbre mi ha impedito di bere, mangiare e perfino respirare. Ho nascosto tutto ad Erode, è preoccupato per me, pensa io stia morendo, ma di certo non è di me che si preoccupava. Dopo essere guarita, ho sentito il cuore riprendere a battere e il desiderio ardere il mio corpo. Devo trovare Lorenzo, ho bisogno di vederlo." Dopo, di nuovo, a margine del foglio come un appunto preso di fretta, Lucrezia vide di nuovo quelle parole: "Chiese Gemelle, Piazza del Popolo, da porta Flaminia, lato Montesanto."
Cosa c'era, lì, che poteva essere legato a Margherita?
Poche pagine dopo, in un giorno di metà gennaio, Margherita scriveva della sua felicità. Lo aveva trovato: "Lorenzo non mi vide arrivare, non si aspettava riuscissi ad aprire le porte. Forse il mio dolore ha squarciato anche una dimensione magica, ma di piangere non ne potevo più. Stavolta, non mi ha voltato le spalle mentre mi abbandonava, come quel giorno di novembre in cui ci separammo la prima volta. Mi ha accolta in casa, mi ha protetta dagli occhi indiscreti, affamati e diffidenti dei demoni. Gli ho raccontato cosa ho fatto; ha pianto, teme per me, crede che io possa morire, ma io non me ne andrò via da questo mondo, non senza di lui, non senza aver rimediato all'errore che ho fatto. Allora gli ho chiesto di unirsi a me, di seguire il suo cuore, di non aver paura di ciò che il nostro amore scatenerà. Quando gli ho ceduto il mio corpo, non ho sentito più dolore. La mia anima si è fatta leggera, la vedevo mentre lui la accarezzava fra le sue mani delicate. Sapevo di essere nel posto giusto, di essere riunita al pezzo di cuore che mi hanno strappato. Lorenzo è quello che mi manca per essere felice, è l'amore di cui Artemisia parlava, quello che, alla fine, mi ha dato il figlio che volevo. Cesare, dentro di me, si prende già la vita che gli abbiamo donato, quella vita che nessuno poteva donargli se non lui. Nasconderò, per l'ultima volta, il mio grande segreto ad Erode finché non sarà più possibile mentire. Ci nasconderemo lì, dove nostro figlio è stato concepito, poi ci nasconderemo fra le Alpi, al confine con l'Austria, dove le Guardie Nere non ci troveranno."
La gravidanza di Margherita fu turbolenta e dolorosa. Dai racconti dei suoi scritti, temeva di non riuscire a portarla a termine. Sentiva il bambino crescere e squarciarle il ventre come se non desiderasse altro che uscire, aveva una forza sovraumana e le toglieva così tanto appetito da non sapere più di cosa avesse bisogno per nutrirsi, se non una forte bramosia di sangue che spesso colmava con carne cruda. Avere un mezzodemone dentro al proprio corpo non era un'esperienza che Lucrezia immaginava piacevole. Margherita scriveva di avere la sensazione di essere divorata da dentro. Tra la nascita di Cesare i suoi primi anni di vita, poi, c'era un vuoto.
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I Sussurri delle Botteghe Oscure, vol. 1 "La Strega della Rabbia"
FantasyA Roma, in Via Delle Botteghe Oscure, ogni venerdì ha luogo il mercato magico. Per la Città Eterna si aggirano i reali, le creature dal sangue blu, una comunità magica che anima il mercato più antico del mondo, accessibile soltanto ai demoni e agli...