Le parole di Artemisia avevano stordito Lucrezia, si sovrapponevano, danzavano e correvano nella sua testa, ronzavano nelle sue orecchie, mentre cercava di metterle insieme e fare ordine.
‹‹Cesare ha mai saputo tutto questo?›› chiese. ‹‹Cosa sa lui della sua famiglia?››
Artemisia scosse il capo: ‹‹Non lo so, potrebbe aver scoperto tutto dopo essere andato via, aveva poco più di due anni quando Lorenzo è stato ucciso da Erode. So poco della vita di Margherita insieme a lui, lei non ne parlava mai. Credeva che facendo il suo nome potesse esporlo al pericolo...ero la sua amica più fidata, ma comunque la moglie di Ettore Vicario.››
‹‹Come biasimarla...››
Artemisia si irrigidì, non le piacque essere punta così, quasi a tradimento: ‹‹Che vuoi dire?››
‹‹Tu ti fidi di Ettore? Io credo proprio di no.››
Artemisia osservava le sue stesse mani sulle ginocchia e non riuscì subito a ribattere.
‹‹No.›› ammise. ‹‹L'ho amato, ma non gli avrei affidato un segreto così grande, c'era la vita di altri in gioco e anche la nostra.››
‹‹L'hai amato? Adesso non lo ami più?››
‹‹Quando Margherita voleva disperatamente un figlio da Ettore per imparare ad amarlo ho creduto di capire perfettamente cosa intendesse e temevo che anch'io avessi voluto dei figli per lo stesso motivo, ma nessuno mi ha imposto di sposare Ettore. Adriano e te siete il frutto del mio amore per lui, ma la morte di Adriano ha rotto qualcosa nel nostro rapporto, finché la sua follia non lo ha completamente allontanato da me.››
Lucrezia provava compassione per Artemisia, aveva sempre pensato a sé stessa, a quello che aveva passato per superare il lutto e l'abbandono, l'impotenza di sua madre la innervosiva e l'aveva creduta debole e inetta; invece era soltanto stanca, sola. Pensò che forse avrebbe dovuto starle vicino, ma non si può rinascere dove si muore e Lucrezia doveva rinascere altrove.
‹‹Devi accettare il fatto che lui abbia potuto averti tradita...›› le disse Lucrezia. ‹‹Che adirato per aver portato un mezzodemone fra i reali abbia perfino scomodato le Guardie Nere per vederlo sparire.››
‹‹Ettore non sapeva nulla, i diari di Margherita erano nascosti qui ed Erode non poteva entrare...››
‹‹Ma i Guerra pagano bene.›› la anticipò Lucrezia, interrompendola. ‹‹C'era una taglia sulla testa di Cesare?››
Artemisia confermò: ‹‹Una grossa taglia.››
‹‹Erode non ha mai conosciuto Cesare, dunque chiunque avrebbe potuto riportare ai Guerra di aver avuto sospetti su qualcuno che potesse vagamente ricordare il figlio di Lorenzo Rovere.››
‹‹I Vicario sono ricchi e, di certo, Ettore non aveva bisogno dei soldi delle Guardie Nere...››
‹‹Ma i reali non volevano Cesare e lui doveva farsi rispettare, dirlo ai demoni li avrebbe attirati troppo vicini alla comunità, dalle Guardie Nere avrebbe ricavato rispetto e ulteriori ricchezze.››
Artemisia dovette ammettere che il ragionamento di Lucrezia era lucido, non era guidato dai suoi sentimenti negativi e dal suo astio verso il padre. In fondo, Ettore era diventato un uomo facilmente corruttibile, che mal tollerava il potere della moglie, incapace di contenerlo. Se non poteva, almeno direttamente, contrastare Artemisia, allora poteva senza dubbio trovare un modo per piegarla.
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I Sussurri delle Botteghe Oscure, vol. 1 "La Strega della Rabbia"
FantasyA Roma, in Via Delle Botteghe Oscure, ogni venerdì ha luogo il mercato magico. Per la Città Eterna si aggirano i reali, le creature dal sangue blu, una comunità magica che anima il mercato più antico del mondo, accessibile soltanto ai demoni e agli...