10|Sfiorarsi

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Eravamo fuori dalla base ad una velocità supersonica.
Adam spingeva forte sull'accelleratore, è più aumentava la velocità, più aumentava la mia presa su di lui.
Non riuscì nemmeno a godermi il panorama che ci circondava.
I miei occhi erano serrati, ma non capivo se avessi più paura della velocità o di quell'uomo che mi stava guidando verso la mia rovina.
Riaprii gli occhi solo quando avvertì la moto fermarsi e riuscì a percepire oltre al rombo del motore, suoni di clacson e di auto in corsa.
Avevamo viaggiato in moto per circa due ore,
ed ora ci trovavamo nel bel mezzo di Texas City nel caos di una città nella sua ora di punta.
Mi guardai attorno stordita, e non mi resi conto di essere rimasta ancora in sella alla moto mentre Adam invece, era già sceso e mi squadrava con aria divertita.
"Pensavo non ti piacessero le moto. Devo ricredermi" disse con il suo solito ghigno.
Mi sentivo troppo idiota in quel momento per rispondere.
Mi limitai semplicemente a sospirare e in un attimo si avvicinò a me .
"Lascia che ti aiuti" mi prese per la vita e mi aiutó a scendere dalla moto.
Eravamo vicinissimi, occhi contro occhi e i nostri respiri confusi.
Avvicinó le mani al mio collo e nel farlo le sue dita sfiorarono la mia pelle.
Istintivamente chiusi gli occhi al suo tocco.
Quasi a voler immaginare di più, le sue mani ovunque su di me, poi con un gesto rapido slacciò il gancio del mio casco e mi riportó alla realtà .
Non era nient'altro che il suo effetto su di me, a farmi immaginare cose che non esistevano.
Rossa in viso per la vergogna, mi affrettai a sistemarmi i capelli con una mano e pensai che in quel momento dovevo essere un completo disastro, mentre lui era semplicemente perfetto.
"Andiamo. Non abbiamo tutto il giorno."
Si limitò a dire Adam facendomi segno con il capo di seguirlo.
"Il negozio in cui voglio portarti si trova un pó lontano dal centro, è di una mia amica.
Sono sicuro che troverai qualcosa che faccia per te " disse sbrigativo proseguendo a passo svelto.
"Perché non abbiamo proseguito in moto allora?" chiesi confusa
Un sorriso malizioso comparve sul suo volto si girò verso di me e aggiunse
" Lo so che ti piace toccarmi. Prima mi stringevi come se stessi per volare via " il suo sorriso si allargò
"È così. Hai corso come un pazzo con la moto senza preoccuparti che io magari ... volessi andare più .. più piano diciamo" incrociai le braccia al petto, quel suo modo di punzecchiarmi iniziava a prudermi.
Si avvicinò di nuovo a me e istintivamente indietreggiai trovandomi spalle al muro, in trappola tra i suoi occhi e le sue braccia che mi impedivano di muovermi da lì .
"Zuccherino, io non sono il tipo che si preoccupa di qualcuno se non di se stesso ed andare piano non è nel mio modo di fare" si era avvicinato ancora di più al punto di sussurrare quelle parole al mio orecchio .
Deglutii rumorosamente.
Il mio corpo così vicino al suo stava impazzendo.
Non mi era mai capitato nulla di simile, non che io avessi alcun tipo di esperienza con gli uomini.
Fremevo, avevo voglia di baciarlo, di sentire il suo sapore a lungo .
Alzai gli occhi e mi soffermai sulle sue labbra schiuse poi cercai i suoi occhi e li trovai li, luminosi a fissare i miei.
"Forza andiamo" con due parole mi aveva riportato esattamente dove mi trovavo.
Su un marciapiede di una strada gremita di gente che passava dritta senza nemmeno accorgersi di quello che stava succedendo tra di noi.
Ma forse era proprio questo il punto.
Tra di noi non stava accadendo proprio nulla.

Camminammo per un quarto d'ora in un silenzio imbarazzante.
Io non ero riuscita a replicare a quella sua provocazione e lui aveva proseguito come se niente fosse facendomi strada senza mai voltarsi verso di me .
Finalmente arrivammo davanti un negozietto
"Kyky's dress"
In vetrina c'era un bellissimo abito lungo color cipria e già mi immaginai ad indossarlo quel sabato sera al ballo.
Adam mi fece cenno con la mano di precederlo ad entrare,la commessa mi accolse con un buongiorno di rito mentre riservó ad Adam un'accoglienza più calorosa .
In un secondo la vidi attaccata al collo di Adam come una piovra .
"Cavolo da quanto tempo non ci vediamo?" vocina da ochetta fastidiosa.
"Parecchio, in effetti ! Ti trovo in forma" disse Adam facendo girare su se stessa la commessa .
Un ochetta kebab .
Bene.
Gli avrei messo il negozio sotto sopra senza comprare nulla.
Al solo pensiero un ghigno malefico comparì sul mio viso.
"Tempo di presentazioni, non credi ragazzaccio !?" Finito il giretto da kebab il suo sguardo scorreva da me ad Adam
"Hai ragione. Lei è Camila, la figlia del comandante della mia unità"
"Camila lei è Kimberly, un amica di vecchia data " e le sorrise.
Ok .Quanto vecchia?
E se l'avesse definita "amica di vecchia data" per non dire " ex a lunga conservazione"???
D'altronde era un ochetta carina.
Alta, magra capelli corvini e occhi azzurri .
E io ero gelosa ?????
"Adam sei una frana con le presentazioni "
"Concordo" mi limitai a rispondere guardando Adam di sottecchi che stava alzando gli occhi al cielo per la disperazione
"Sono semplicemente Kimberly, molto piacere" allungó una mano verso di me
" Cam, piacere mio" ricambiai la stretta nel modo più cordiale possibile
"Ma che bella ragazza Adam,hai fatto bene a portarla nel mio negozio "
"Sono certa che troveremo il vestito che faccia risaltare ancora di più il tuo fisico "
Con una mano scostò la mia giacca per osservarmi meglio.
Una donna può farti sentire in imbarazzo più di un uomo ???

Andava avanti e indietro come una pazza parlandomi nel frattempo di tessuti e materiali, mode e ultime tendenze .
Una pila di vestiti continuava a crescere sul banchetto di fronte il mio camerino e iniziava a nascondere la vetrina da cui stavo osservando Adam fuori parlare al telefono .
"Inizia a provare questi" e mi passó alcuni abiti corti
Blu,verde smeraldo, ne aveva persino scelto uno dorato pieno zeppo di paiette .
Di certo non volevo sembrare una strobosfera .
Eliminai quei vestiti e decisi di provarne uno nero.
Semplice ma troppo aderente .
"Kimberly " urlai pensando fosse ancora in giro a cercare abiti da farmi provare
"Santo cielo! Tesoro ci sento ancora bene sai???"
"Oh si scusami, pensavo ti fossi allontanata di nuovo "
"Comunque " e con una mano gli passai i vestiti che avevo scartato
"Questi non fanno al caso mio "
Li afferrò con una mano e mi guardo con aria seria
"Sicura tesoro?"
"Io credo che esaltino quelle forme che ostini a nascondere " e mi fece l'occhiolino
"Sicurissima"
"Non è il genere di vestito che avevo pensato per il ballo di sabato ne tantomeno che indosserei con disinvoltura "
Non sono da me ,piuttosto fanno tanto da ragazza facilmente abbordabile è disponibile ma questo pensiero lo tenni per me
"Allora cosa fa per te?" il suo tono era serio
"Potrei provare l'abito in vetrina?" mi uscì quasi in un sussuro, come se non mi sentissi all'altezza di misurarlo
"Come vuoi tesoro"
"Dammi un minutino e sono da te "
Richiusi la tendina del camerino e mi guardai allo specchio concentrata ad analizzare ogni centimetro della mia pelle, ogni difetto.
Le gambe lunghe e i polpacci troppo grossi.
Le forme accentuate dei miei fianchi che mi ricordavano quanto mi piacesse peccare di gola.
"Ecco a te" la voce di kimberly allontanò i miei pensieri e mi affrettai a prendere con una mano il vestito che le avevo chiesto.
Mi allungó un paio di Chanel argentate piene di strass
"Metti queste sotto al vestito"
"Secondo me l'abbinamento è perfetto "
la sua voce era soddisfatta ed effettivamente quelle scarpe erano un'incanto.
Questa volta aveva avuto gusto nella scelta.
Indossai le scarpe che facevano risaltare il mio collo del piede rendendolo quasi sexy.
Ci sono punti del nostro corpo che spesso ignoriamo, che possono esprimere più sensualità di altri .
Per quanto mi riguardava sarei potuta andare al ballo in intimo solo con quelle scarpe ai piedi.
Me ne ero innamorata perdutamente.
Inizia ad infilarmi il vestito che aveva una profonda scollatura in pizzo vedo non vedo sul décolleté ma non riuscivo a chiudere la lampo dietro .
"Kimberly "
"Avrei bisogno di una mano con la lampo del vestito, da sola non arrivo " era una richiesta disperata,non volevo che una conosciuta mi vedesse mezza nuda ma i miei sforzi da contorsionista erano serviti a ben poco, quella maledetta lampo non ne voleva sapere di alzarsi.
Ma dove era finita Kim??
"Kimberly ci sei???" Alzai un po la voce nel tentativo di farmi sentire
Finalmente la tendina del camerino si aprì e stavo per tirare un sospiro di sollievo ma quando alzai gli occhi e incrociai quelli di Adam che erano liquidi e intensi, il respiro mi morì in gola .
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salve ragazze :)
Che succederà adesso tra Adam e Cam???
Curiose ????
Voi cosa vorreste che accadesse ???
Lasciate i vostri commenti e fatemi sapere se la storia vi piace.
Un bacio,
Mary

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