27| una nuova realtá

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"Non voglio girarci troppo intorno Cam, ho qualcosa di importante da dirti, qualcosa che potrebbe renderci le cose difficili" il suo sguardo mi sembra preoccupato.
Mi mordo il labbro nervosa "dimmi tutto quello che devo sapere Adam" lo sento tirare un lungo sospiro,
"Tempo fa ho fatto domanda per una missione in Syria e questa mattina mi hanno convocato per informarmi che partirò ".

Mi si mozza il fiato in gola, e io che credevo che l'ostacolo più duro sarebbe stata la lontananza da qui a Cleveland, invece in mezzo ci sono chissà quanti milioni di chilometri di distanza.
"So di aver lanciato una bomba, ma di qualcosa ti prego" mi afferra per le spalle costringendomi a guardarlo negli occhi
"Credo che la bomba sia appena esplosa nella mia testa" ammetto
"Lo so è successo tutto nel momento sbagliato, ma purtroppo è un impegno dal quale non posso tirarmi indietro, cerca di capirmi Cam"
"Si lo so benissimo, mio padre ha sempre avuto questo genere di impegni " dico storcendo la bocca. Sembra essere risentito dalle mie parole, lo guardo e nei suoi occhi scorgo solo tristezza, la stessa che mi pervade .

"Quando devi partire?" domando nervosa
"Questo fine settimana"
Ed ecco che il mondo mi crolla addosso,la terra si sgretola sotto i miei piedi e tutta la felicità di questi due giorni si è magicamente disciolta.
Questo fine settimana significa che ci rimangono scarsi cinque giorni per stare insieme, poi chissà quando ci rivedremo.

"Facevo bene ad aver paura del domani" gli sorrido amaramente
"Cam perché dici questo, è il mio lavoro.. non ti sto scaricando" noto che passa agitato la mano tra i capelli neri come la pece
" è qui che ti sbagli Adam, proprio adesso che abbiamo trovato il coraggio di viverci, tu vai via, lontano chilometri da me e chissà quando potremo rivederci, questo è proprio la definizione esatta di scaricare" scandisco bene l'ultima parola
"ma va bene così, è tutto ok.
Sono abituata a questa stramaledetta vita militare, mio padre ha abbandonato me e mia madre per quello che tu difendi come il tuo lavoro e adesso sta succedendo la stessa identica cosa con te. Inizio a pensare che sia scritto nel mio destino "

"Basta. Non dire altre cazzate. Io non ti sto abbandonando.
La stramaledetta vita militare, come la chiami tu, fa parte del mio mondo da molto prima che entrassi a farne parte, e smettila di fare i tuoi ragionamenti illogici, non c'è nessun destino " .
Mi sento così ferita dalle sue parole
"Sai che ti dico Adam?"
il mio tono fermo cattura la sua attenzione
"Hai perfettamente ragione non c'è nessun destino, tra me e te "
prendo a camminare per il sentiero nel bosco, cercando di ricordare esattamente i passaggi per arrivare alla moto.
Fatico un pó, la calma che a lui da tanto sollievo ai suoi pensieri, a me sta mandando in tilt il cervello, ha detto di amarmi solo due giorni fa eppure adesso non ha smontato la mia tesi, e credo di sapere il perché, nemmeno lui crede in un futuro insieme.

Sento i suoi passi seguirmi e quando finalmente scorgo la moto mi sento sollevata, ho voglia di tornare a casa mia, buttarmi sotto il piumone e piangere tutte queste lacrime represse.
Come diavolo ho fatto ad aprire il mio cuore a lui così in fretta?
È una domanda che mi tormenta durante tutto il tragitto verso casa.

Siamo arrivati, e se da un lato vorrei correre dritta in casa a crogiolarmi nel mio dolore, dall'altro vorrei tenere salda la presa sulla sua vita da adesso a per sempre.
Questa volta faccio comandare la mia testa, mi riscuoto velocemente dalle mie emozioni scendo e mi levi il casco, poggiandolo sul sellino della moto.
In tutto questo Adam mi guarda da sotto la visiera senza dire una parola e questo affonda di più il dito nella mia ferita aperta e sanguinante.
Diavolo, vorrei che dicesse anche solo una parola per darmi conforto e invece mi guarda impassibile. Dirigo un'ultima volta il mio
sguardo nei suoi occhi, che riflettono solo distanza e freddezza.
Non pensavo che il ghiaccio potesse essere di colore verde.

"Buona fortuna per la tua missione Adam"
"Non è un addio Camila" sento la sua voce incrinarsi poi con un balzo deciso scende dalla sua moto per raggiungermi
"Non voglio lasciarti andare"

"Devi farlo non c'è destino per noi Adam, le nostre strade hanno un punto di arrivo diverso" quanto mi costa dire queste parole, sto
cercando di convincere me stessa

"Le nostre strade ci hanno fatto incontrare già due volte,questo significa qualcosa" dice calmo ma sento l'inclinazione della sua voce
"Questo significa che ci apparteniamo, oltre il tempo e le distanze " . Lascio le braccia cadermi lungo i fianchi, come se fossi senza forze

"Ehi, adesso guardami Cam" con un gesto leggero della sua mano porta il mio sguardo nei suoi occhi
"Oltre il tempo e le distanze ti aspetterò" sento il mio cuore fermarsi per poi riprendere la sua folle corsa
"Dimmi che lo farai anche tu " .

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