8. 𝐔𝐧𝐞𝐱𝐩𝐫𝐞𝐬𝐬𝐞𝐝 𝐟𝐞𝐞𝐥𝐢𝐧𝐠𝐬

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𝙲𝚊𝚙𝚒𝚝𝚘𝚕𝚘 𝟾
A stenti il cuore le usciva dal petto, il suo respiro era del tutto irregolare e i suoi occhi spalancati fissavano il vuoto.
Alcune lacrime le bagnavano le guance, purtroppo quel ricordo era tutto vero e proprio in quel momento, sentì qualcuno bussare ripetutamente contro la sua porta.
Spostò l'attenzione su di essa, nonostante fosse ancora sotto shock, e si alzò.
Prima di aprirla, si diede una veloce sistemata ai capelli e si asciugò il viso.
Deglutì la poca saliva rimasta per poi abbassare la maniglia, aprì leggermente la porta e si mise in mezzo alla fessura creata per vedere di chi si trattasse...Newt.
Fece un leggero sospiro e la aprì del tutto.

<<Cazzo Bella stai bene??>> chiese subito il ragazzo, entrando velocemente, con un tono preoccupato.
<<Ti ho sentito urlare e sono corso immediatamente qua>> aggiunse mentre le prese il viso con entrambe le mani, per poi accarezzarle delicatamente le guance ancora umide.
<<Hai pianto??>> domandò, nuovamente, senza lasciarle il tempo di rispondere.

<<Si Newt...Sto bene>> replicò Bella con la voce spezzata, mentre portò le sue mani sopra a quelle del ragazzo, senza rispondere alla seconda domanda.

<<Non sei venuta né a cena né all'adunanza>> disse Newt turbato.

<<Beh mi sembra chiaro...>> rispose Bella schiarendosi la voce per poi riprendere il filo del discorso, dando prima, una veloce occhiata al letto << Mi ero addormentata>>.
Newt le fece un mezzo sorriso e le lasciò un bacio dolce sulla fronte, non voleva pressarla più di tanto.

<<Vuoi che me ne vada??>> chiese quest'ultimo

<<No, come minimo mi riaddormenterei e farei altri incubi orribili>> rispose Bella accennando una piccola risata sarcastica.

<<Da quanto?>> chiese Newt perplesso.

<<Cosa?>> rispose la mora non capendo a cosa si riferisse.

<<Da quanto fai questi incubi??>> il ragazzo riformulò meglio la domanda.

<<Boh...Credo da qualche mese>> rispose Bella non convinta, non perché stesse mentendo ma perché ormai perse la cognizione del tempo e di conseguenza non sapeva con precisione quando questi "sogni"-o incubi- presero il sopravvento.
Udendo la sua risposta Newt si staccò da essa, abbassò lo sguardo, si mise entrambe le mani sui fianchi e iniziò a girovagare per la sua stanza dandole sempre le spalle.

<<Perché non me ne hai mai parlato?>> domandò Newt, senza guardarla, con tono serio.

<<Perché non è importante...>> rispose Bella confusa dal suo atteggiamento.

<<Non è importante??>> disse il secondo in comando girandosi di colpò verso di lei, aveva gli occhi spalancati...Come se fosse stupito dalla sua risposta.
<<Sono mesi che non ti relazioni più con qualcuno! Sono mesi che ti isoli continuamente! E sono mesi...Che ti sei allontanata da me! Per tutto questo tempo mi sono chiesto se stavi bene o se il tuo distacco fosse stato a causa mia...>> aggiunse tutto ad un fiato accorciando la distanza con lei.
Bella si limitò a guardarlo, anzi, neanche quello poiché abbassò lo sguardo, poco dopo, sul pavimento.
Non sapeva cosa dire o fare, si stava mangiando l'interno della guancia...Si sentiva "spogliata" da quella confessione, perché per tutto questo tempo pensava di essere passata inosservata, ma a quanto pare si sbagliava di grosso, non avrebbe mai creduto che Newt, avesse notato tutti questi comportamenti attuati da lei.
Non riusciva più a sopportare il suo insistente sguardo, quindi, si diresse verso il letto e si sedette su di esso...Passandosi una mano tra i capelli.
Newt si mise accanto a Bella, senza smettere di guardarla...Voleva solamente delle risposte

IMMUNE - 𝖙𝖍𝖊 𝖒𝖆𝖟𝖊 𝖗𝖚𝖓𝖓𝖊𝖗Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora