Where did you spleep last night

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Lord Voldemort: "Era colpa sua"


Tornai al castello a tarda notte, finalmente quel trentuno dicembre era passato e non era nemmeno passato male, per stavolta.

Sorrisi, era passato bene, a dire la verità.

Mi aspettavo di essere solo in tutto l'abitato, invece aprii la porta della saletta più grande e ci trovai il camino acceso, il resto buio.

Mi guardai intorno alla luce fioca e vidi Avery che sonnecchiava.

Avevo solo voglia di stare per conto mio, per cui la cosa non mi entusiasmò.

Accesi le candele e gli detti una pacca sulla testa mentre passavo dietro al divano.

"Che fai qui? Non hai le tue stanze per dormire?"

Mi guardò confuso, lo avevo svegliato malamente, impiegò un po' per mettermi a fuoco, poi mi rispose.

"No, è che volevo aspettarvi, Signore. Sono stato solo tutta la sera."

Lo guardai, non mi veniva in mente modo migliore di passare una sera, mentre lui era sconsolato.

"E cerchi proprio la mia compagnia? Dove sono gli altri del trio?"

Finii di accendere le candele e animai il fuoco, dopo tutte quelle ore fuori, il freddo si faceva sentire.

"Abbiamo litigato ieri e se ne sono usciti per conto loro, quegli stronzi."

Lo guardai. Mi tolsi il mantello e lo gettai su una sedia.

"Allora, che vuoi da me?"

Ci pensò su un momento.

"Vorrei bere con voi."

Sospirai, non ne avevo alcuna voglia.

Avrei voluto andarmene a letto, ero contento, piacevolmente stanco, e avrei sicuramente dormito senza incubi.

Riuscire a passare qualche notte senza quegli orribili sogni era una priorità per me.

"Peccato che io non ne abbia voglia, Avery."

Mi guardò ancora, sembrava particolarmente depresso.

"Vi prego, vi rubo solo poco tempo."

Mi sedetti vicino a lui e mi tolsi la maglia, gettai anche quella sopra il mantello, mi misi comodo.

Poi lo guardai e gli parlai.

"Che cosa reggi ancora? Sei cotto ormai."

Lui scosse la testa.

"Ma no, reggo, reggo."

Feci una smorfia, non ero particolarmente convinto.

"Ve bene, vedi di non vomitare qui, però, altrimenti Dolohov, sai che predica ci fa."

Lui rise.

"Bevo quello che volete. Tanto ci siete voi che lo ammazzate, se solo vi fa un'altra predica."

Lo osservai un momento, non c'era nessuna malizia nella sua frase, ma quella battuta fu abbastanza rivelatrice.

Io non dissi nulla.

Sapevo bene che il trio soffriva terribilmente per i miei sbalzi d'umore e soprattutto per i miei scatti d'ira, Avery forse più degli altri. Non lo davano a vedere, ma era così e quel momento ne era la prova lampante.

Lo sapevo benissimo, eppure non riuscivo a farmene importare nulla, se anche ci riflettevo su, non sentivo niente, nessun pentimento, nessun dispiacere, niente.

Il Veleno del SerpenteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora