Bellatrix: "Che potere che mi dai"
I giorni passavano lenti e le settimane ancora di più.Il mio maestro era lontano e io non lo vedevo da tempo. Aveva fatto ritorno al Quartier Generale settimane addietro, era rimasto per qualche giorno, poi era di nuovo scomparso. Erano stati tempi solitari e malinconici per me, non ce la facevo più, mi aveva detto che sarebbe tornato presto, invece seguitava a stare lontano da Londra e non sapevo il motivo.
Anche il trio aveva fatto ritorno in pianta stabile, tutti tranne lui.
Ad un certo punto mi risolsi di cercare Avery e chiedere se sapeva quando sarebbe tornato.
Non mi piaceva molto rivolgermi ad uno di loro per avere informazioni, era come ammettere che erano ancora di tanto più vicini a lui, rispetto a me, ma ero così triste e desolata che, comunque, mi piegai. Mi dissi che, infondo, non era una gara tra me e loro e potevo anche sopportarne la presenza, anche se a fatica.
Insomma mi sforzai.
Una mattina cercai Avery, che era quello con cui avevo più confidenza e lo fermai.
"Ho bisogno di parlarti."
Lui capì subito.
"Di lui?"
Annuii.
"Aspetta, vieni fuori, parliamo meglio nel parco."
Attesi che si liberasse da ciò che stata facendo, poi andammo lontano da orecchie indiscrete, come diceva lui.
Camminammo per un attimo in silenzio, lo osservai con attenzione.
Avery aveva uno stile tutto diverso da Lord Voldemort, ma ugualmente particolare e originale.
Più strano rispetto agli altri due del trio.
Mentre lo guardavo, scorsi un'immagine tatuata tra il collo e la nuca.
"Hai un angelo inciso qui?"
Glielo indicai.
"Hai visto? È un angelo della morte, chiunque lo vede tutto, muore. Continua fino in basso. Molto in basso. Si può vedere una volta e mai più."
Risi.
"Sei consapevole di essere totalmente idiota, sì?"
"Ridi pure, intanto l'hai notato anche tu e subito. Quindi attira le donne! Poi, se sapessi chi me l'ha fatto, non rideresti più, diventeresti tutta sguardi beati e languidi sospiri."
Sogghignai.
"Lo so chi te l'ha fatto, lo immagino bene."
Mi guardò e sorrise.
"L'ho dovuto prendere per sfinimento, ma ne è uscito un capolavoro. Vedi a cosa servono i lunghi viaggi tra noi?"
Lo guardai, espressi tutta la mia irritazione, con lui sapevo di poterlo fare.
"Sì, servono a fare i tatuaggi... o avere le visioni dei tatuaggi."
Mi osservò curioso.
"Che tono arrabbiato che hai."
Improvvisamente divenni di nuovo triste.
"Fai il serio un attimo. Tu sai dov'è? Perché non torna?"
Avery mi guardò, attese un momento poi rispose.
"No, Bella, non lo so dove sia ma, se non ritorna, è perché non ha ancora terminato di fare ciò che vuole fare."
Ci pensai.
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Il Veleno del Serpente
FanfictionIl veleno del serpente ha effetti su tutto ciò che colpisce, provoca incessantemente forte dolore e sofferenza ovunque si espanda. Quello di Lord Voldemort è un veleno potente, che colpisce tutti i puoi più fedeli seguaci. Solo in una persona, quel...