Mia's POV
Il ticchettio della pioggia invade completamente la mia attenzione, distraendomi dallo studio. Rimango affascinata dalle cose più semplici, come i cambiamenti meteorologici. Ho ventidue anni e ne sono pienamente consapevole, ma la scienza mi ha sempre affascinata. Il cambiamento climatico è come l'umore del cielo.
Porto la matita vicino alle mie labbra carnose e rosee, rimanendo sbalordita da come una scia di sole cerchi di asciugare il terriccio umido di casa mia. Sono un pollice verde, amo coltivare i miei campi di fiori e vederli crescere riempie il mio cuore di gioia. Ogni sforzo è sempre ripagato.
"Amore, è pronto," dice mia madre sorridendo.
"Mh? Cosa si mangia?" chiedo semplicemente, sapendo che lei riesce sempre a leggermi nella mente.
"La pizza. Me l'avevi chiesta ieri e oggi ti ho accontentata," mi rivolge un dolcissimo sorriso.
Mia madre è l'unica che si è battuta per me, per il mio bene soprattutto. Mio padre? Una storia complicata. Non mi ha mai desiderata.
Il profumo invitante della pizza margherita invade le mie narici e respiro a pieni polmoni.
"Dai, siediti," mi invita mia madre. Mi siedo di fronte a lei e, mentre addento una fetta di pizza, penso ai miei fiori.
"Domani devo potare l'erba," dico all'improvviso.
"Mia, l'hai fatto la settimana scorsa. Non credi che tu debba riposarti?" mi domanda preoccupata.
"No, mamma, non preoccuparti," le rispondo smorzando un leggero sorriso.
"Domani andrò dalla zia a Torino. Vieni?" mi propone.
"Mh... Torino?" chiedo addentando un altro pezzo.
"Sì, so che tuo padre è lì," dice leggermente triste.
"C'è Filippo?" chiedo piuttosto irritata.
"Sì, amore," ammette.
"Rimango qui a potare l'erba," rispondo decisa.
"Non vuoi proprio incontrarlo?" mi domanda.
"No, mamma. Lui ha mai voluto vedere me?" chiedo facendo una domanda retorica.
"No," risponde secca.
"Esatto. Perché dovrei vederlo?" sospiro.
"Hai ragione, non preoccuparti," sospira mia madre, alzandosi da tavola.
Rimango seduta, riflettendo su quanto mia madre si sia sempre battuta per me, cercando di compensare l'assenza di mio padre. La sua forza e il suo amore incondizionato mi hanno sempre dato il coraggio di andare avanti, anche quando le cose sembravano difficili. Penso ai miei fiori, al loro ciclo di vita, e mi rendo conto che, proprio come loro, anche io troverò sempre un modo per crescere e fiorire, nonostante le tempeste.
La pioggia continua a cadere fuori dalla finestra, ma dentro di me sento una strana calma. Mi alzo, prendo un'altra fetta di pizza e decido che, domani, mi dedicherò con ancora più passione ai miei fiori. È il mio modo di trovare serenità, di riconnettermi con la natura e di lasciare che il passato rimanga dove deve essere: dietro di me.
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Occhi Magnetici - Dušan Vlahović.
Fanfiction⚠️IL LIBRO È TUTTO FRUTTO DELLA MIA IMMAGINAZIONE⚠️ Maria Sánchez, conosciuta da tutti come Mia, è una giovane di ventitré anni di origine italo-spagnola. Vive insieme alla madre, dopo che il padre l'ha abbandonata non appena ha scoperto della gravi...