Cala la notte, un'oscurità densa e soffocante si stende sopra di me come una coperta gelida. L'aria, prima fresca, sembra farsi più pesante, quasi intangibile, come se volesse intrappolarmi nei suoi invisibili tentacoli. Nonostante il caldo opprimente, mi stringo le gambe al petto, cercando un conforto che però non arriva. Le mie ginocchia toccano il viso, e sento le lacrime scivolare lente, quasi con rassegnazione, bagnando i pantaloni già umidi. Il silenzio della notte è interrotto solo dal suono del mio respiro, spezzato dai singhiozzi che, sebbene cerchi di trattenere, sfuggono come lame invisibili, lacerando l'aria quieta e immobile.
Non riesco a smettere di pensare a lui, a Dušan. La curiosità di capire perché stiano cercando di incastrarlo, perché lo mettano costantemente in pericolo, mi divora dall'interno. Ogni volta che ci penso, sento come se qualcosa di velenoso si diffondesse lentamente nel mio corpo, paralizzandomi. Non è solo la preoccupazione a tormentarmi, è il non sapere, il vuoto che si crea ogni volta che mi chiedo cosa possa succedergli, se sia al sicuro, se stia soffrendo. Mi consuma, mi uccide lentamente, come una ferita che non si chiude mai.
Vorrei poter fare qualcosa. Vorrei correre da lui, trovarlo, abbracciarlo, dirgli che non è solo in tutto questo. Vorrei essere al suo fianco, come abbiamo sempre fatto l'uno per l'altro. Ma no, lui è stato chiaro, mi ha chiesto di stare lontana, di tenermi al sicuro. Mi ha detto, con quel suo tono fermo e rassicurante, che avrebbe risolto tutto da solo, che non dovevo preoccuparmi. Eppure, le sue parole, per quanto calmanti, non riescono a spegnere il fuoco che brucia dentro di me. Non mi fido del fatto che tutto possa risolversi così facilmente. So che Dušan è forte, che è sempre stato capace di cavarsela da solo, ma questa volta è diverso. C'è qualcosa nell'aria, una tensione che mi tiene all'erta, che mi fa capire che non posso ignorare la gravità della situazione.
Non posso fare nulla, e questo senso di impotenza mi strazia. Mi sento come se fossi intrappolata in un vortice tempestoso, un mulinello di emozioni e pensieri che non riesco a controllare. Il mondo intorno a me sembra andare avanti come se nulla fosse, mentre io resto qui, immobile, bloccata in questa spirale di ansia e incertezza. Ogni tentativo di uscire da questa trappola mentale sembra inutile, e più mi sforzo, più affondo. Il rumore di un sospiro pesante esce dalle mie labbra, e mi accorgo di quanto mi senta stanca. Non solo fisicamente, ma anche emotivamente, una stanchezza che va oltre il semplice bisogno di dormire.
Mentre giocherello nervosamente con le dita, mi rendo conto di quanto i miei pensieri siano confusi. Ogni piccolo gesto diventa meccanico, quasi come se il mio corpo agisse per abitudine, mentre la mia mente è persa altrove, lontano, focalizzata su Dušan. La sua immagine mi appare sempre più distante, come un'ombra che si allontana lentamente, inghiottita dall'oscurità della notte. Non riesco a liberarmi di questa sensazione, come se qualcosa mi stesse sfuggendo di mano, e la frustrazione cresce dentro di me, montando come un'onda che sta per infrangersi con forza sulla riva.
Sento di essere sul punto di perdere il controllo, sto per impazzire. L'impotenza mi divora, come un animale affamato che non mi dà tregua. Mi sembra di essere spettatrice della mia stessa vita, incapace di agire, incapace di fare qualsiasi cosa per cambiare ciò che sta accadendo. In preda all'angoscia, afferro il cellulare, le dita tremanti, e apro Instagram, sperando che ci sia qualche notizia, qualche segnale che possa darmi un minimo di sollievo.
E poi eccola lì, la notizia che cercavo. Finalmente trovo ciò che sta circolando su Dušan Vlahović. Mi sembra di fermare il respiro per un attimo, mentre leggo lentamente le parole che scorrono sullo schermo.
" L'attaccante serbo della Juventus, Dušan Vlahović, è accusato di doping. Si dice che, per mantenere la sua forma fisica, faccia uso di sostanze illecite per essere al cento per cento nelle partite. Il numero nove della Juventus rischia ventiquattro mesi di squalifica. Questa notizia ha creato una spaccatura nella rosa juventina, poiché la squadra non ha un'altra punta di ruolo. A presto per nuovi aggiornamenti. "
Le parole mi trafiggono come pugnali. È come se un gelo improvviso mi attraversasse il corpo, paralizzandomi. Non posso credere a quello che leggo, è ovviamente una menzogna. Dušan non farebbe mai una cosa del genere. Non è possibile. Ma il senso di rabbia e di ingiustizia mi travolge, e sento le mani stringersi a pugno senza neanche rendermene conto.
So chi c'è dietro questa vile insinuazione. Lorenzo. È stato lui, ne sono certa. Ha orchestrato tutto questo, ha oltrepassato ogni limite possibile con la sua meschinità. Non posso tollerare un'azione così ignobile, così deliberatamente crudele. Lui pagherà per questo.
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Occhi Magnetici - Dušan Vlahović.
Fanfiction⚠️IL LIBRO È TUTTO FRUTTO DELLA MIA IMMAGINAZIONE⚠️ Maria Sánchez, conosciuta da tutti come Mia, è una giovane di ventitré anni di origine italo-spagnola. Vive insieme alla madre, dopo che il padre l'ha abbandonata non appena ha scoperto della gravi...