Il locale notturno è circondato da luci soffuse che creano un'atmosfera intima e accogliente. Le luci morbide giocano con le ombre, rendendo l'ambiente piacevolmente rilassante. Nonostante l'atmosfera invitante, mi sento molto a disagio a causa della mia riservatezza, e questo non passa inosservato agli altri.
-Riservata come Cambiaso?- chiede Federico mentre gira la cannuccia nel suo drink, guardandomi con un sorriso.
-Molto,- ammetto arrossendo, sentendo il calore salire alle guance.
-Siete proprio fratelli,- constata Dušan, sorseggiando la sua bevanda con calma.
-Solo per la riservatezza?- chiedo, inarcando un sopracciglio, curiosa di sapere a cosa si riferisca esattamente.
-No, anche negli atteggiamenti,- risponde l'attaccante serbo con un sorriso enigmatico.
-Che vorresti dire?- rispondiamo io e Andrea all'unisono. Ci giriamo di scatto, ci guardiamo perplessi, realizzando di aver parlato contemporaneamente.
-Proprio per questo,- ridacchia Dušan, visibilmente divertito dalla nostra reazione sincronizzata.
Non ha tutti i torti Dušan, abbiamo un carattere simile. Magari abbiamo ereditato entrambi da Filippo. Lui è la fotocopia di nostro padre, mentre io sono più simile a mia madre. Negli occhi di Dušan percepisco un'aura strana, che trasmette un senso di pace.
-Che bei orecchini che hai!- esclama ad un tratto Lucia, notando i miei pendenti d'argento, ereditati da mia nonna.
-Davvero ti piacciono? Erano di mia nonna,- sorrido leggermente, toccando con affetto i pendenti.
-Nonna Marialuisa?- chiede Andrea, notando anche lui gli orecchini.
-Sì,- ammetto con un leggero sorriso.
-È mia nonna...- rimane sconvolto Andrea.
-Lo so,- sospiro.
-L'ho conosciuta a tre anni, quando papà ancora ci pagava l'affitto di una casa e vivevo da sola con mamma,- ammetto continuando, sentendo gli occhi inumidirsi al ricordo.
-Non volevo...- risponde Andrea, visibilmente dispiaciuto.
-Non c'entri nulla, Andrea,- sospiro, cercando di rassicurarlo.
Gli occhi castani di Dušan si posano leggeri su di me, esprimendo una comprensione profonda. È come se riuscisse a percepire tutta la complessità della mia situazione solo guardandomi.
Estraggo dalla borsetta la mia amata sigaretta elettronica, afferro la heets e la infilo nell'apposito foro. Porto alla bocca la sigaretta elettronica con gesto sicuro, sentendo il suo peso leggero tra le dita. Inalo lentamente, lasciando che il vapore aromatico e delicato si diffonda dolcemente nella mia bocca. Dopo un momento di piacevole assorbimento, espiro con tranquillità il vapore che si è creato, sentendo una sensazione di leggerezza e soddisfazione diffondersi delicatamente dentro di me.
-Fumi?- rimane spiazzato Andrea.
-Ogni tanto,- rispondo semplicemente, cercando di minimizzare.
-Basta ti prego,- mi supplica Andrea, con una nota di preoccupazione nella voce.
-Ho quasi finito,- sospiro, cercando di tranquillizzarlo.
Dopo aver finito di fumare, getto la heets nel portacenere, sentendo un leggero senso di sollievo. L'atmosfera intorno a noi continua ad essere vivace e accogliente, e mi ritrovo a riflettere su quanto sia cambiata la mia vita e quanto ancora potrebbe cambiare.
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Occhi Magnetici - Dušan Vlahović.
Fanfic⚠️IL LIBRO È TUTTO FRUTTO DELLA MIA IMMAGINAZIONE⚠️ Maria Sánchez, conosciuta da tutti come Mia, è una giovane di ventitré anni di origine italo-spagnola. Vive insieme alla madre, dopo che il padre l'ha abbandonata non appena ha scoperto della gravi...