-Lasciami stare!- esclamo, rivolgendo a Lorenzo uno sguardo infuocato mentre mi dimeno, cercando di liberarmi dalla sua presa. La sua mano stringe il mio braccio con forza, e il suo volto è contorto in un'espressione che mescola desiderio e possessività.
- Assolutamente no, tu sei mia - dice lui, avvicinandosi ulteriormente con un fare minaccioso, come se volesse incatenarmi a una realtà da cui non posso scappare.
Proprio in quel momento, la porta di casa si apre e Dušan fa il suo ingresso, come un eroe che arriva in soccorso in una situazione disperata. La sua presenza è come un raggio di sole che squarcia le tenebre del mio incubo.
- Basta, Lorenzo! - urla Dušan, e la sua voce ha un potere che mi riporta alla realtà.
Mi alzo di scatto, rendendomi conto che si tratta solo di un incubo, ma la sensazione di angoscia continua a tormentarmi come un'ombra persistente. Decido quindi di alzarmi e andare a bere un sorso d'acqua, sperando che il gesto semplice possa scacciare via il terrore che mi attanaglia.
Mentre cammino per le stanze, i miei pensieri si affollano, e quando sento una mano sulla mia spalla, sobbalzo per la paura, il cuore che batte all'impazzata.
- Dušan? Che ci fai qui? - domando, allibita e incredula.
- Volevo stare assolutamente con te - ammette l'attaccante serbo, abbracciandomi con una dolcezza che mi sorprende. Ma in quel momento, i sensi di colpa mi assalgono come un'ondata, sommergendomi.
Il fulcro di questi sensi di colpa è proprio Lorenzo. Quel ragazzo, che ho sempre considerato un amico sincero, mi ha pugnalato alle spalle, prendendosi gioco di me senza esitazione. La confusione e il tradimento si mescolano nel mio cuore, creando un tumulto di emozioni.
- Mia? Tutto bene? - mi chiede Dušan, notando la mia espressione preoccupata, mentre la luce della cucina filtra dolcemente, illuminando il nostro momento.
- Dušan, in realtà ci sono delle cose che dovresti sapere - dico, una lacrima scivola lungo il mio volto, lasciando una scia di tristezza.
- Dimmi - risponde lui, sedendosi sul divano che si trova nel salone, con uno sguardo serio e attento.
- Lorenzo ha provato a... - purtroppo non riesco a continuare, le parole si bloccano in gola mentre le lacrime iniziano a scorrere ininterrottamente. Il dolore di quella situazione mi opprime.
- Non ti preoccupare, Mia, ho capito. Non colpevolizzarti - cerca di consolarmi l'attaccante serbo, la sua voce è un abbraccio caldo che mi avvolge.
- Te lo giuro, io non volevo - ammetto tra le lacrime, la mia voce tremante tradisce la mia vulnerabilità. La fragilità che sento è palpabile.
- Non è colpa tua, te l'ho detto. Ora starai al sicuro - mi rassicura Dušan, stringendomi tra le sue braccia possenti. In quel momento, mi sento protetta, come se avessi trovato un rifugio sicuro in mezzo alla tempesta.
- Andiamo a dormire? - sussurro, mentre prendo la valigia di Dušan e la porto nella mia camera, cercando di distogliere la mente dai pensieri angoscianti.
- Sì, Mia - risponde lui, sorridendo raggiante, e il suo sorriso è come una luce che illumina il buio.
- Come hai fatto ad entrare? - chiedo all'improvviso, sistemandomi nel letto e facendo spazio anche per lui.
- Hai le chiavi sotto al tappetino - ridacchia, infilando anche lui nel letto vicino a me. La sua risata è contagiosa e riesce a strappare un sorriso dal profondo del mio cuore.
- Buonanotte, Dušan - dico, sorridendo mentre gli schiocco un bacio sulle labbra, un gesto semplice ma carico di significato.
- Mia, io ti amo - sussurra, accarezzandomi dolcemente i capelli, come se volesse trasmettermi tutto il calore e la protezione di cui ho bisogno in quel momento. Le sue parole sono una melodia che si diffonde nell'aria, e sento il mio cuore battere più forte.
- Anch'io, Dušan - rispondo con un sorriso, ma la mia voce è appena un sussurro, carica di emozioni contrastanti. Prima di addormentarmi, mi accoccolo più vicino a lui, sentendo il suo respiro calmo e regolare, che mi rassicura mentre il mondo esterno svanisce.
Mi lascio cullare dal conforto della sua presenza, e mentre chiudo gli occhi, il pensiero di Lorenzo si allontana, lentamente sostituito dalla dolcezza di Dušan. Sogno di un futuro diverso, libero da angosce e tradimenti, dove la luce di Dušan possa sempre illuminare le mie giornate.
La notte scivola via, e i rumori della casa si affievoliscono, lasciando spazio a un silenzio avvolgente. Sogni tranquilli si alternano a visioni di ciò che è accaduto, e ogni tanto mi risveglio, trovando il suo sguardo su di me. Dušan è rimasto sveglio, come un custode silenzioso dei miei sogni, pronto a proteggermi da qualsiasi ombra.
Quando la prima luce dell'alba inizia a filtrare dalla finestra, mi sveglio finalmente riposata. Dušan è ancora lì, addormentato, con un'espressione serena sul volto. Mi ritrovo a contemplarlo, il cuore che si riempie di affetto. Sono davvero tanto fortunata.
STAI LEGGENDO
Occhi Magnetici - Dušan Vlahović.
Fanfic⚠️IL LIBRO È TUTTO FRUTTO DELLA MIA IMMAGINAZIONE⚠️ Maria Sánchez, conosciuta da tutti come Mia, è una giovane di ventitré anni di origine italo-spagnola. Vive insieme alla madre, dopo che il padre l'ha abbandonata non appena ha scoperto della gravi...