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Ora è veramente arrivato il grande momento e devo seriamente impegnarmi per non mollare tutto e scappare.

Quando arrivo alla fine della scalinata, vedo mio padre davanti alla porta, mentre si sistema i polsini della camicia.
Il rumore prodotto dai miei tacchi lo distrae e purtroppo non succede come ho sempre visto gli altri padri reagire al primo sguardo con loro figlia, in veste da sposa.

Ho sempre visto video in cui alcuni scoppiavano in lacrime, abbracciavano le proprio figlie e sussurravano al loro orecchio parole dolci, complimenti e consigli. Purtroppo Dio non mi ha donato tutta questa fortuna. Ma va bene, proverò a farmi andare bene questa situazione.

Devo dire, poi, che ci sono persone in situazioni ben peggiori della mia. Magari alcuni non hanno nemmeno mai avuto un minimo supporto dal proprio padre.

Avevo un'amica all'asilo, prima che mio padre mi ritirasse dalla scuola, si chiamava Diana. Quando la maestra ci chiese un giorno di disegnare i nostri genitori in vesti del loro mestiere,lei disegnò sua madre 5 volte,sempre in vesti diverse. Quando la maestra le chiese spiegazioni disse che la sua mamma le faceva anche da papà, lei non aveva il papà perché esso aveva un'altra moglie e un'altra bambina. Niente da dire sul fatto che, ad oggi pensandoci mi sento "fortunata". Comunque, sul fondo economico, mio padre non mi ha mai fatto mancare nulla, né a me, né a mio fratello.

Tornando a noi, l'unica cosa che mi dice mio padre è "andiamo", per poi porgermi il braccio, che afferrò prontamente.

Il matrimonio, come previsto, è una cosa in piccolo. Con pochi invitati, fatto nel grande cortile di casa mia.

Quando arriviamo davanti alla navata, sento gli occhi di tutti addosso e decido di non pensare a nulla, spegnere tutte le mie emozioni perché non voglio crollare proprio adesso.

Non alzo nemmeno lo sguardo, troppo paurosa di incontrare il suo.

Quando mio padre stringe la mano a Christopher, per poi passargli la mia, inizia la mia lunga fase di ansia.
Christopher pronuncia i suoi voti e non ci posso credere che tocca anche a me.

"Io, Carol Mary Lacroix, accolgo te Christopher Alan White come mio sposo. Prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di amarti e onorarti per tutti i giorni della mia vita."
E sono sorpresa dalla neutralità con cui pronuncio queste pesanti parole, senza tintinnare un secondo. Sono scioccata dalla mia falsità.

"Vi dichiaro marito e moglie. Può baciare la sposa."

Avevo letteralmente cancellato questo momento dalla mia mente e ora non so veramente che fare. Tutti gli occhi sono puntati su di noi e ho paura di fare una figura di merda, non ho mai baciato nessuno dannazione! Ovviamente però, ci pensa Christopher, lasciando un dolce ma casto, bacio sulle mie labbra.
Provoca in me sensazioni bellissime, ma strane allo stesso tempo. Se è questo ciò che si prova a baciare una persona...
Mi prende per mano e ci dirigiamo verso il fotografo, ho anche il tempo di ammirarlo per bene. È bellissimo, stupendo, extra stupendo. Ha un completo che sembra costare più del mio patrimonio, nero. Gli da un area ancora più accattivante, attraente e...cosa sto dicendo?! Svegliati Carol!

Quando per l'ennesima volta il fotografo ci comanda di cambiare posa, Christopher approfitta per sussurrarmi all'orecchio in modo, come dire...sensuale.

"Sei incantevole e il tuo abito ti sta in modo impeccabile. Non vedo l'ora di togliertelo stanotte Carol. Non sto più nella pelle."

O mio dio.

𝖘𝖈𝖆𝖗𝖘 - 𝖒𝖆𝖋𝖎𝖆 𝖗𝖔𝖒𝖆𝖓𝖈𝖊Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora