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Quando torno a casa, la sera è già calata e la luce soffusa dei lampioni illumina i vialetti. La mia mente è ancora immersa nei consigli di Marta e Roberto, e mi sento un po' più leggera. Speravo che il ritorno a casa non portasse altre complicazioni, ma la realtà si rivela ben diversa.

Appena entro in casa, trovo Christopher in soggiorno, seduto con un'espressione tesa e irrequieta. Quando mi vede, il suo volto si illumina di rabbia, ma riesce a mantenere un'apparente calma.

"Dove sei stata?" chiede con voce controllata, ma il suo tono tradisce un'irritazione crescente. "Ti ho cercata tutto il giorno e non hai avuto la decenza di avvertirmi."

Sento un nodo in gola e mi sforzo di mantenere la mia calma, nonostante la tensione palpabile. "Ho deciso di uscire per prendere un po' d'aria e riflettere. Non ti ho avvertito perché avevo bisogno di stare da sola."

Christopher si alza dal divano, la sua calma apparente sembra una facciata che nasconde la frustrazione. "Capisco che tu possa avere bisogno di spazio, ma il minimo che potresti fare è farmi sapere dove sei. Non posso restare senza notizie di te, non sapendo che là fuori c'è gente che vorrebbe solo la tua testa."

Mi sento sopraffatta dalla situazione e dalla sua richiesta di scuse. "Non è solo una questione di avvertirti. Ho bisogno di tempo per affrontare le cose e per capire cosa fare."

Lui respira profondamente e cerca di comporsi, come se stesse cercando di controllare la sua rabbia. "Lo so. E ho sbagliato a comportarmi come ho fatto. Ma voglio farti sapere che mi dispiace davvero per come ti ho trattata. Non era giusto."

Il tono di Christopher cambia leggermente, assumendo un'intonazione più sincera e vulnerabile. "Non voglio che le cose tra noi rimangano così. Sono disposto a fare tutto il possibile per rimediare ai miei errori e dimostrarti che posso cambiare."

Lo guardo con scetticismo ma anche con una certa curiosità. "Cosa intendi fare?"

Lui si avvicina lentamente, cercando di mantenere un'espressione seria. "Voglio dimostrarti che sono disposto a lavorare su me stesso e a migliorare la nostra situazione. Questo matrimonio è un accordo, ma ho pensato che non significa che dobbiamo vivere come estranei o in conflitto. Voglio fare il possibile per guadagnarmi il tuo perdono e far sì che tu possa sentirti rispettata."

Il suo impegno sembra sincero, ma la ferita emotiva che mi ha inflitto è ancora fresca. Non so se posso fidarmi completamente delle sue parole, ma il fatto che sembri disposto a lavorare sulla nostra relazione mi offre una piccola speranza.

"Mi serve tempo per pensare," rispondo con calma. "Le parole sono importanti, ma devo vedere delle azioni concrete. Sono disposta a darti una possibilità, ma devi dimostrarmi che stai cambiando veramente."

Christopher annuisce, visibilmente sollevato. "Farò tutto il possibile per dimostrarti che posso cambiare. Voglio che tu sappia che sono pronto a fare quello che serve."

Con queste parole, si allontana, lasciandomi con una miscela di speranza e scetticismo. Il percorso verso una risoluzione potrebbe essere lungo e difficile, ma almeno ora c'è una possibilità di dialogo e di miglioramento. La mia mente è ancora turbata, ma sento che, con il tempo, potrei trovare una via d'uscita o, almeno, un modo per affrontare questa difficile situazione con una certa dignità.

Circa un'ora dopo, ci ritroviamo a preparare una cena insieme. La tensione tra di noi sembra essersi attenuata, almeno per il momento, e la cucina si riempie di un'atmosfera più rilassata.

Prepariamo un pasto semplice: spaghetti al pomodoro e una fresca insalata. Mentre cuciniamo, iniziamo, stranamente, a chiacchierare, e la conversazione si sposta su argomenti meno pesanti. Parliamo di libri che ci piacciono, dei film che abbiamo visto recentemente e dei nostri cibi preferiti. Scopriamo che abbiamo alcune cose in comune, come una passione per i thriller psicologici e per i film d'azione degli anni '80.

"Mi ha sempre affascinato il modo in cui i libri possono trasportarti in mondi completamente diversi," dico, mentre mescolo la salsa. "Recentemente ho letto un romanzo di suspense che mi ha tenuta incollata alle pagine."

Christopher sorride e annuisce. "Anch'io adoro quel genere. Ho appena finito di leggere un libro che parla di un investigatore privato."

Le conversazioni scorrono più facilmente, e i momenti di tensione sembrano dissolversi. Ridiamo e scherziamo su piccoli dettagli, e anche se il malessere non è completamente sparito, c'è una certa leggerezza che riempie la stanza.

Durante la cena, continuiamo a condividere ricordi e preferenze culinarie. Scopriamo che entrambi amiamo il gelato al cioccolato e che abbiamo una debolezza per le lasagne fatte in casa, anche se lui preferisce aggiungere un tocco di spezie che io trovo un po' eccessivo.

Il clima sembra essersi disteso, e per un attimo possiamo godere di una compagnia più serena. Ma la sensazione di pace dura poco.

Dopo cena, mentre ci sediamo sul divano con un caffè, Christopher riceve una chiamata sul suo telefono. Risponde con un tono professionale e dopo qualche minuto si gira verso di me, con un'espressione che tradisce una certa preoccupazione.

"Mi dispiace, Carol, ma devo andare al club per controllare alcuni affari urgenti," dice, alzandosi dal divano. "Non dovrei essere via a lungo."

Il suo annuncio spezza l'atmosfera rilassata che avevamo creato durante la cena, facendomi tornare alla cruda realtà. Mi sento nuovamente delusa, poiché ogni volta che sembra esserci un piccolo progresso, qualcosa lo fa sfumare.

"Va bene," rispondo con un tono che cerco di mantenere neutro, ma che tradisce un senso di abbandono. "Buona fortuna con gli affari."

Christopher si avvia verso la porta, lasciandomi sola. Osservo mentre esce, un po' amareggiata dalla sua partenza improvvisa. Dopo che se ne va, mi ritrovo a sistemare la cucina in silenzio, riflettendo sull'ironia della situazione.

Io triste, dopo che lui ore prima mi avesse messo le mani addosso.

La cena aveva rappresentato un piccolo passo verso una connessione più umana tra noi, ma sembra che ogni volta che ci avviciniamo, c'è qualcosa che ci separa di nuovo. Decido di andare a dormire, cercando di lasciare le preoccupazioni e le frustrazioni fuori dalla mia mente.

Mi metto a letto, con un senso di stanchezza e una certa tristezza. La giornata ha avuto i suoi alti e bassi, e anche se c'è stata una breve connessione, il viaggio verso una risoluzione sembra ancora lungo e incerto. Chiudo gli occhi, sperando che il sonno possa offrire un po' di sollievo e di chiarezza per il giorno successivo.

Spazio autrice:
Anche oggi capitolo in più!
Mi scuso già se ci sono errori ma vado di fretta e non ho tempo per ricontrollare!

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𝖘𝖈𝖆𝖗𝖘 - 𝖒𝖆𝖋𝖎𝖆 𝖗𝖔𝖒𝖆𝖓𝖈𝖊Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora