14

411 12 6
                                    

Siamo appena arrivati nel ristorante in cui si svolgerà il ricevimento, una cosa con un po' più di persone, ma sempre discreta.

Sono al tavolo con Christopher e ci stanno servendo le portate. Tutto a base di pesce, tipico di mia madre.
La cameriera che ci sta servendo, se così si può chiamare, perché sarebbe più brava a fare un altro mestiere, non so se ci siamo capiti...è una troia.
La camicia fin troppo scollata, da cui di intravede il reggiseno in pizzo nero che tiene su un seno molto abbondante, poi la gonna in pelle, striminzita che non copre un emerita minchia. Vogliamo parlare dei suoi tacchi? Vertiginosi e a dir poco nauseanti.
Il fatto che mi da ancor più fastidio è che ci sta provando spudoratamente con quello che dovrebbe essere mio marito, sbattendogli letteralmente le tette in faccia quando ne ha la possibilità. Non si tira nemmeno indietro lui, puttaniere com'è. Non che mi dia fastidio perché so già cosa aspettarmi da questo matrimonio, tanti tradimenti e poco rispetto ma, hey, è il giorno del tuo matrimonio, contieniti.
Christopher e questa sottospecie di feccia umana continuano a lanciarsi occhiatine e occhiolini e ora la mia pazienza è arrivata veramente al limite.

"Sai potresti passare da me uno di questi giorni,ci divertiamo io e te, hai capito no?" Ammicca verso di lui, lasciandogli un bigliettino che lui afferra prontamente, rivolgendole un sorriso malizioso.

Probabilmente il mio nervosismo è salito alle stelle perché non collego nemmeno i miei gesti al mio cervello quando la mia mano sbatte malamente sul tavolo. Tutta l'attenzione è rivolta sulla mia figura e la cameriera e Christopher mi stanno guardando come se davanti avessero una pazza isterica.

"Accetto tutto. E dico tutto. Che tu mi tradisca, che tu mi metta le mani addosso o che sparisca per giorni interi, come hai già fatto ma, questo, questo no. Non lo accetto. Almeno oggi e te lo sto chiedendo per favore, prova a rispettarmi.
Per quanto riguarda te, puttana che non sei altro, non ti voglio più vedere, né oggi né mai, perché ti rovino la vita e non sto scherzando. Sei proprio disperata per provarci con un uomo sposato, il giorno del suo matrimonio. Vattene,ora."

Non urlo, faccio solo in modo che loro mi sentano, mentre l'attenzione degli ospiti si è già distolta da noi.
La troia scappa a gambe levate dopo avermi rivolto uno sguardo infastidito, lei poi? ma stiamo scherzando?
Christopher invece mi guarda solo divertito.

"Sei gelosa stellina?" mi dice con un sorrisetto sghembo.

"Io di te? stai scherzando spero. Non sarò mai gelosa di te Christopher, mettitelo bene in testa. Non mi importa di te e mai lo farò."  dico questa piccola bugia facendo scomparire quella faccia da schiaffi dal suo volto.

"Bene, posso fare quello che voglio quindi?"
"Certo."
"Bene."
"Benissimo."

Non ci credo nemmeno io a quello che dico, ma chiudiamo lì la conversazione. Ci alziamo per fare il solito giro tra gli invitati, che si sono già sparsi in giro per il ristorante.
Christopher si allontana verso alcuni uomini mentre io intercetto mia madre con Marta, sedute al bancone.

"Tatta! Mi sei mancata!" la stringo in un abbraccio.

"Pure tu bambina mia. Non ci credo che stai per sposarti. Come ti senti?" questa domanda mi fa tornare immediatamente il malumore.

"Come dovrei sentirmi? Mi sto per sposare con uomo che a malapena conosco, che è uno stronzo patentato e che mi ha già messo le mani. Non so cosa mi farà appena mi troverò in casa sua."  Marta si limita a stringermi più forte a lei.

"Hai ragione piccola mia, ma resisti. Ora mi sa proprio che devi andare, il dovere chiama." mi dice staccandomi lei ed indicandomi Christopher che mi sta facendo segno di avvicinarmi a lui. Le stringo un ultima volta la mano e mi dirigo verso di lui.

Che la fase moglie trofeo abbia inizio.

Christopher mi stringe una mano nel fianco mentre mi presenta alla coppia davanti a noi.

"Stella, Adam lei è Carol, mia moglie. Carol loro sono Adam e sua moglie Stella, è un mio amico di vecchia data."

"Piacere di conoscervi." rivolgo un sorriso abbastanza tirato, non mi piace troppo questa situazione. L'uomo avrà una cinquantina di anni mentre la ragazza a tratti sembra più grande di me di solo qualche anno e non sembra molto felice di stare qui. Pur essendo accompagnato da lei, questo Adam continua a lanciare occhiate alla mia scollatura. Spregevole.
Christopher sembra notarlo, infatti, rafforza la presa al mio fianco, quasi procurandomi dolore.
Ma ce la fa?

"Noi continuiamo il giro allora. Ci vedremo sicuramente in questi giorni per parlare."
_____________
Dopo due ore di chiacchiere interminabili e balli infinite, la gente sta finalmente tornando a casa.

Non so se dire finalmente o meno perché la mia voglia di andarmene da qui e passare la notte con Christopher è pari a 0, ansi 10 su 100, non è cosi male.

Sono seduta, sfinita, in uno sgabello a caso, mentre guardo mia madre congedare gli ospiti.

"Sei stanca?" alzo lo sguardo riconoscendo la voce di Christopher.
"Solo un po'." Non ricevo risposta mentre lui se ne va sospirando. Mah, vallo a capire questo.

Un po' di tempo dopo Christopher mi sveglia dal mio pisolino, ho preso a sonnecchiare sulla mia mano senza rendermene conto, che sbadata.
Mi massaggio il polso mentre mi guardo intorno spaesata.
"Ma dove sono tutti?"
"Sono andati tutti via, siamo rimasti solo noi."
Annuisco impercettibilmente. Non sono riuscita a salutare nessuno ma fa nulla. Mi sarei solo commossa ancora di più.
"Andiamo?"
"Va bene." mi sono appena svegliata del tutto, ho appena realizzato che sto per perdere la verginità con Christopher Alan White.

Il viaggio in macchina non è durato tanto, circa venti minuti in autostrada. Quando arriviamo la dimora che ci troviamo davanti è a dir poco stupenda, per non parlare del giardino, immenso.

"Ti farei fare un giro della casa, ma è troppo tardi. Te lo farò fare nei giorni a venire. Andiamo, ti mostro la stanza."

È una stanza molto spaziosa, sui colori del nero e dell'oro. Il letto è veramente spazioso e vorrei sprofondarci dentro. C'è anche il bagno adiacente ed ha quasi le stesse dimensioni della stanza, fatto interamente in marmo e con una vasca gigante.

"Puoi cambiarti qui se vuoi, io mi cambio di là."
Annuisco mentre prendo il cambio che mi ha preparato mia madre per la notte.

Un completino intimo interamente in pizzo bianco e una vestaglia da notte, sempre in pizzo bianco in stile vedo-non vedo.

Quando apro la porta Christopher si sta chiudendo l'orologio, ora ha una camicia rossa e dei pantaloni eleganti. Non pensavo che i maschi prima di consumare la prima notte di nozze si dovessero cambiare. Wow, scopro sempre cose più nuove.

Il suo sguardo si posa sul mio corpo e lo ispeziona per bene facendomi sentire leggermente a disagio e facendomi arrossire. Poi però distoglie lo sguardo e torna a sistemarsi.
Non so come funzionino queste cose, ma penso che quando finirà di prepararsi farà tutto lui.

Finalmente finisce di spruzzarsi il profumo e si da un ultima occhiata allo specchio.
"Io ora vado. Domani mattina al tuo risveglio scendi a fare colazione, Lucrezia ti dirà cosa fare."
Cosa?
"In c-che senso devi andare?" la mia voce inizia già ad incrinarsi.
"Ho delle cose da sbrigare. Buonanotte."
Solo quando sento la porta al piano di sotto sbattere realizzo veramente quello che è appena successo. Non ci posso credere, non ci voglio credere. Mi ha appena abbandonata la nostra prima notte di nozze.

L'unica cosa a cui posso pensare quando mi infilo sotto le coperte è perché a me?, l'unico pensiero, mentre il mio corpo viene scosso dai singhiozzi.

spazio autrice:
Ciao ragazzi! Come promesso nuovo capitolo. Lo ho scritto leggermente più lungo degli altri (anche se non come li scrivevo di solito) e, come sempre, lo ho scritto di sera, quindi scusate eventuali errori di stanchezza!
Ovviamente fatemi sapere se vi è piaciuto il capitolo e lasciate una stellina.
Ci vediamo Sabato❤️🍀

𝖘𝖈𝖆𝖗𝖘 - 𝖒𝖆𝖋𝖎𝖆 𝖗𝖔𝖒𝖆𝖓𝖈𝖊Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora