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La mattina successiva, mi sveglio nuovamente tra le braccia di Christopher. Questa volta, però, non mi sento presa alla sprovvista. I suoi respiri regolari e il calore del suo corpo accanto al mio mi offrono un senso di sicurezza che non avrei mai immaginato di poter provare in una situazione così complessa. Lentamente, mi stacco da lui e mi alzo dal letto, cercando di non svegliarlo. Mi avvio verso la cucina, decisa a preparare la colazione.

Mentre preparo il caffè, i pensieri tornano a Giacomo. Chissà se Christopher è riuscito a contattarlo ieri? L'idea di rivedere mio fratello mi riempie di un misto di ansia e gioia. Ho bisogno di sapere come sta e, soprattutto, se è autorizzato a vedermi.

Quando il caffè è pronto, mi siedo al tavolo, sorseggiando la bevanda calda e cercando di calmare la mente. Decido di prendere l'iniziativa e mando un messaggio a Christopher: "Buongiorno. Hai avuto notizie di Giacomo?"

Non passa molto tempo prima che lui risponda: "Buongiorno, Carol. Sì, ho parlato con il collegio. Posso organizzare un incontro per domani pomeriggio. Andrebbe bene per te?"

Il mio cuore batte forte mentre leggo il messaggio. Domani. Finalmente rivedrò Giacomo. Rispondo subito: "Sì, andrebbe benissimo. Grazie."

Poco dopo, sento i passi di Christopher avvicinarsi. Compare sulla soglia della cucina, con un sorriso gentile. "Ho pensato di portarti in un posto speciale oggi. Un piccolo break prima dell'incontro con Giacomo."

Lo guardo curiosa. "Dove?"

"È una sorpresa," risponde con un sorriso misterioso. "Preparati, partiamo tra un'ora."

L'idea di una sorpresa mi distrae dai miei pensieri angoscianti e, per la prima volta da giorni, mi sento un po' eccitata. Mi preparo velocemente e, un'ora dopo, ci ritroviamo in macchina, diretti verso l'ignoto.

Il viaggio è tranquillo, con poche parole scambiate, ma c'è un senso di complicità tra noi che non avevo mai provato prima. Dopo circa un'ora di guida, arriviamo a una piccola baita in montagna. La vista è mozzafiato e l'aria fresca è un balsamo per la mia anima tormentata.

Christopher mi guida all'interno, dove troviamo una sala accogliente con un camino acceso. "Ho pensato che un po' di tempo lontano dalla città potrebbe farti bene," dice, guardandomi con un'espressione attenta.

Sento le lacrime minacciare di scendere, ma le trattengo. "Grazie, Christopher. Questo posto è meraviglioso."

Passiamo la giornata esplorando i dintorni, parlando di tutto e di niente. La tensione tra noi sembra allentarsi e, per un po', mi sento quasi normale. La sera, seduti accanto al camino, parliamo di Giacomo e delle nostre speranze per il futuro.

"Carol," dice Christopher, guardandomi negli occhi. "Voglio che tu sappia che sono davvero impegnato a far funzionare le cose tra noi. Non sarà facile, ma sono disposto a fare tutto il possibile."

Annuisco, sentendo un calore diffondersi nel mio cuore. "Anch'io voglio provarci, Christopher. Per quanto complicato possa essere, sento che vale la pena tentare."

La notte trascorre serenamente, e il mattino successivo ci svegliamo con un senso di determinazione rinnovata. Oggi vedrò Giacomo e non mi sono mai sentita così elettricizzata nel fare una cosa.

Ora siamo fuori il collegio e, mentre aspetto che Giacomo esca, Christopher mi tiene la mano, offrendomi un sostegno silenzioso ma potente.

Quando finalmente vedo mio fratello, il tempo sembra fermarsi. Ci abbracciamo stretti, e in quel momento tutte le preoccupazioni sembrano svanire. Christopher ci osserva da lontano, rispettando il nostro momento di riunione.

Non so cosa riserverà il futuro, ma oggi ho ritrovato una parte di me che per breve lasso di tempo era andata perduta. E, per quanto il cammino sia ancora incerto, sento di non essere più sola.
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Il pomeriggio scorre velocemente mentre Giacomo e io ci immergiamo nelle nostre storie. Lui è il mio piccolo eroe, la persona più importante della mia vita, e il suo sorriso riesce sempre a infondermi una forza incredibile.

"Mamma mia, Carol, non puoi immaginare quanto sia strana la prof di chimica," racconta Giacomo ridendo. "È severa, ma ha un senso dell'umorismo che fa ridere tutta la classe. L'altro giorno ha detto che se continuiamo a sbagliare gli esperimenti, finirà per diventare una fabbrica di fuochi d'artificio!"

Mi unisco alla sua risata, felice di vedere che nonostante tutto, riesce a trovare il lato positivo delle cose. "Sono contenta che tu abbia trovato qualcosa di divertente al collegio, Giacomo. E come va con i compagni di classe?"

"Abbastanza bene," risponde, stringendosi nelle spalle. "Alcuni sono un po' difficili da capire, ma ho fatto amicizia con un paio di ragazzi che sono simpatici. Mi manca casa, però."

Il suo sguardo si fa serio per un momento, e io sento una fitta al cuore. Vorrei poter fare di più per lui, ma per ora devo accontentarmi di questi momenti rubati.

Il tempo vola e presto ci troviamo di fronte alla dura realtà della separazione. Giacomo deve tornare al collegio e io devo affrontare nuovamente il mondo senza di lui accanto. Lo stringo forte, cercando di trattenere le lacrime, ma è inutile. Anche lui è in lacrime, e questo rende tutto ancora più difficile.

"Ti prometto che faremo di tutto per rivederci presto," sussurro, la voce rotta dall'emozione. "E nel frattempo, possiamo sentirci per telefono ogni giorno."

"Mi mancherai, Carol," dice Giacomo, il viso bagnato di lacrime. "Spero che tu stia bene."

"Sarò forte per te," rispondo, cercando di sorridere. "E tu fa lo stesso per me, okay?"

Mentre vedo il suv nero confondersi lentamente nel traffico, Christopher si avvicina, poggiando una mano confortante sulla mia spalla. "Non preoccuparti, Carol. Faremo in modo che possiate sentirvi regolarmente. Prometto che farò tutto il possibile per aiutarti a mantenere questo contatto."

Gli rivolgo un sorriso grato. "Grazie, Christopher. Non so cosa avrei fatto senza di te,oggi."

Pure durante il viaggio verso casa sento una strana mescolanza di dolore e speranza. Le lacrime continuano a scorrere, ma in fondo al cuore so che Giacomo ed io siamo legati da un amore che nemmeno la distanza può spezzare.

𝖘𝖈𝖆𝖗𝖘 - 𝖒𝖆𝖋𝖎𝖆 𝖗𝖔𝖒𝖆𝖓𝖈𝖊Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora