Capitolo 12.1

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-Temo di aver dimenticato a che punto era la nostra conversazione, Madonna.
Ester distolse lo sguardo, puntandolo verso la prima candela che il proprio sguardo riuscì a catturare, poi, dopo essersi schiarita la voce, disse: - Vi stavo chiedendo del ragazzo in compagnia di mio padre. Perché dite che era molto particolare? -Di nuovo il volto del ragazzo si riempì di strana preoccupazione. -Il fatto che vi rabbuiate così ogni volta che pensate a questa persona mi fa temere in una paura che dovrei provare anch'io, Messer Pietro.

-No, no, vostro padre sta magnificamente, se è quello che intendevate. Il ragazzo, Sebastiano, pareva estremamente confuso e disorientato, Messer Castelli mi ha riferito che, quando lo ha trovato a poca distanza da casa vostra, quasi privo di sensi e sporco di fango, a proposito, era vestito in maniera davvero strana, mai vista una cosa del genere, pareva completamente fuori di sé. -Pietro sospirò, controllando a che punto fosse la piccola paziente. Beveva con qualche difficoltà ma almeno aveva smesso di piangere. -Non ho potuto fare molto per lui, se non medicargli i graffi causati dalla caduta e affievolirgli il dolore la dove sicuramente verranno dei notevoli lividi. Per il resto, ho tentato di fargli delle domande ma, oltre al nome, non ho avuto altre risposte. Adesso saranno sicuramente alla Lanterna, ho consigliato al ragazzo di farsi qualche ora di sonno, preferibilmente una giornata intera senza sforzi...spero che ritorni in sé.

Un fischio nelle orecchie. Quello fu il suono che iniziò a sentire sopra ogni cosa quando fu nominato Sebastiano. Non poteva essere quel Sebastiano. Era impossibile, con assoluta certezza. Non poteva essere. Assolutamente no! Se ne era davvero così sicura, perché la nausea della notte passata, divenuta ormai un lontano ricordo, si ripresentò con il doppio della potenza, portando con sé violenti capogiri e la sensazione che qualcuno le stesse prendendo a martellate la testa?
Evidentemente la propria condizione si esternò, perché Messer Pietro si avvicinò, oltrepassando il limite mentalmente tracciato da Ester e le avvolse le spalle con le grandi, seppur magre, dita, dai polpastrelli induriti a forza di usare i suoi strumenti da Guaritore.

-Siete spaventosamente pallida, Donna Ester, volete sedervi? La signora vi sta avvicinando lo sgabello.
Nel proprio appannato campo visivo si mostro la donna in questione, visibilmente preoccupata.

-No, non posso...devo -si sedette -devo andare da mio padre.

-Ma non vi reggete! Cosa vi sentite? State perdendo i sensi nel posto giusto, Madonna, ma necessito dei vostri sintomi per aiutarvi a dovere!

No, quella proprio non ci voleva. Non poteva svenire quando era in casa propria? I presupposti già c'erano tutti ma a quanto pare mancava un dubbio piccolo quanto un granello di sabbia, perché era ancora fermamente convinta che Sebastiano non fosse quel Sebastiano, per darle il colpo di grazia e rendere, nel profondo, Messer Pietro un uomo felice.
Doveva trovare una scusa per dileguarsi il prima possibile.

-Ho le mestruazioni, Messere. – La madre della bambina rilassò la propria espressione, tornando a dedicarsi alla figlia che cercava di tenere in equilibrio il bicchiere sulla testa.

-Oh...oh! -Iniziò Pietro, annuendo con foga. Era arrossito in volto. Si schiarì la voce due, tre volte, prima di parlare. -Volete che vi prepari qualcosa per i dolori? -Chiese.

-Oh no, no, ho pochi dolori, quasi nulli. Quando mi succede così mi bastano un po' di Sali e mi sento subito meglio. -Senza dire altro, il giovane tornò dietro il tavolo da lavoro, lo si sentì aprire uno degli innumerevoli cassetti e tornò da Ester tenendo in mano una boccetta metallica a cui tolse la parte superiore.

L'odore dei Sali invase le sue narici con violenza, per un momento la propria nausea parve giungere a un punto di non ritorno ma invece, all'ultimo, s'acquietò.
-Decisamente meglio! -Esclamò, alzandosi in piedi. Nel gesto, Pietro protese le braccia verso di lei, pronto a prenderla al volo.

Le Cronache Delle Streghe- Libro primoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora