L'indomani, Ester era da poco scesa al piano terra quando qualcuno bussò alla porta.
Diana dormiva e aveva ancora la febbre, sebbene le sue condizioni fossero decisamente migliorate, tenute sotto controllo per tutta la notte da lei e la Guaritrice o meglio: da quest'ultima finché non le fu chiesto di andare a dormire, venendo rassicurata sul fatto che la situazione fosse sotto controllo e, per qualsiasi cosa, sarebbe stata chiamata all'istante.
Diana era riuscita, nonostante l'inappetenza, a mangiare una semplice frittata e a bere una tazza di latte caldo con miele per cena, crollando poi in un sonno profondo dopo poco.
Le sue ultime parole furono rivolte verso la zia: si chiedeva perché non l'avesse chiamata al cellulare.
Spero non sia qualche paziente! La nonna è uscita e Nico dorme ancora. Ester si sistemò i capelli alla bell'e meglio e, seguita dal solito corteo di assi cigolanti, andò ad aprire.
-Oh, per l'amore della Grande Madre!- Si lasciò sfuggire per la sorpresa, indietreggiando di un paio di passi- Mia Signora!- Quasi gridò alla vista della Regina. Quest'ultima sobbalzò e fece mezzo passo all'indietro.
Era impossibile comprendere chi delle due fosse più confusa: una non si aspettava di vedere la Regina così presto, soprattutto dopo la reazione alla vista della figlia due giorni addietro, l'altra, probabilmente, perché aveva agito senza ragionare e si rendeva conto solo in quel momento di quanto fosse avventato il suo gesto. Di nuovo.
-Ester- Disse l'altra, pallida in volto, con un lento cenno del capo- ...sono qui- Camminò verso la dama di compagnia, guardandola con occhi smarriti.
-Ebbene, vi vedo!- Assentì Ester, non sapendo come continuare la frase- state bene?- Tentò. La diretta interessata sospirò e scosse piano la testa, non rispondendo alla giovane che, comunque, ne ipotizzò le parole non dette. Quest'ultima ordinò al cocchiere di tornare entro un quarto d'ora, prima di chiudere la porta della casa.
Vicina alla Regina, Ester percepiva il suo respiro tremolante, come se stesse cercando di trattenere le proprie emozioni. Ella scosse la testa e poi disse: -non sto bene a dir la verità, ma, se non lo faccio all'istante perderò la ragione. Vederla, intendo.- La sua voce si abbassò fino a divenire un sussurro- ho atteso diciotto anni, il mio cuore non reggerebbe un giorno di più...
Sembrava delirare, notò la giovane dama, guardando con compassione e preoccupazione la donna. -La prima volta l'emozione ha preso il sopravvento ma, ne sono sicura, oggi andrà meglio. Come sta?- La giovane donna non si tolse né mantello, né guanti; tremolava leggermente, per il freddo, per l'emozione o entrambe.
Sul suo viso di porcellana erano presenti delle zone arrossate, come le gote e la punta del naso, i lobi delle orecchie, da cui pendevano un paio di orecchini in argento con pietre d'ametista.
-E' decisamente migliorata, mia Signora, sta ancora dormendo ma a breve il sole si sposterà e illuminerà la stanza in cui si trova. Di certo la sveglierà.- La Regina sorrise per qualche secondo, poi puntò lo sguardo verso la sala in cui la nonna e Nico lavoravano di solito.
-La Guaritrice è in casa?- Chiese.
-No, c'è solo mio fratello ma sta ancora dormendo. Se volete accomodarvi, nel salotto c'è il camino acceso.- La diretta interessata assentì ed Ester la guidò.
Tra le due cadde un silenzio che durò diversi minuti, in cui la giovane si occupò di mantenere vivo il fuoco e la Regina prese a osservare ogni centimetro della stanza, soffermandosi per diversi secondi sugli oggetti che più attiravano la sua attenzione. Pareva non riuscire a star ferma, nel tentativo di tenere a bada emozioni e pensieri.
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Le Cronache Delle Streghe- Libro primo
FantasiaPiccolo avviso: essendo questa la mia nuova "prima" stesura, riconosco che alcune cose saranno sicuramente da modificare un volta pubblicato l'ultimo capitolo, tipo il numero e la lunghezza dei capitoli. Il brodo è un po' annacquato all'inizio, perc...