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Torno a casa con un mal di testa assurdo e appena entro corro in camera e sbatto la porta dietro di me.
Quel ragazzo mi aveva fatto davvero irritare! Cosa aveva da fissare vorrei davvero capirlo. Odio essere fissata in quel modo, come se avessi qualcosa di sbagliato. Però quanto era bello. Quelle sue fossette perfette, quei occhi celesti, quei capelli e quel suo piercing, mio dio è davvero affascinante!
Abigail smettila di pensare a Mr. Andrew!
《 Abigail amore! Abigail scendi! Ti vogliono al telefono! Su via! 》grida mia madre.
Prendo il mio cellulare e rimango esterefatta nel vedere ben 10 chiamate di Natan. Oddio Natan! Mi sono praticamente scordata di lui!
Corro giù per le scale e quasi butto a terra mia madre; prendo il telefono e rispondo.
《 Amore cazzo! Che fine hai fatto? Sono tre giorni che non ti fai sentire! Sicuramente hai conosciuto qualche bel ragazzo e ti sei scordata di me! 》 urla Natan.
Natan è il mio ragazzo, ha 18 anni e il prossimo anno verrà qui a New York per frequentare il college. L'ho conosciuto ad una festa: ero ubriaca e cantavo come una cretina. Mi stavo dirigendo verso le scale e quasi non mi ammazzo quando lui mi ha afferrato, preso in spalla e portata nella sua stanza. La casa dove si svolgeva la festa era la sua. La mattina dopo mi ritrovai in bagno appoggiata al suo petto e lui che dormiva come un bambino. Mi era stato accanto tutta la notte mentre stavo male. Da quel momento abbiamo iniziato a frequentarci e ormai sono quasi tre anni che stiamo insieme.
《 Hai ragione tesoro! Ma qui è tutto nuovo e ho dovuto sistemarmi e i giorni sono passati, perdonami.》rispondo.
《 Va bene, va bene, capisco. Come è andato il primo giorno in mezzo a nuovo materiale umano? 》
Sapeva che amavo la parola "materiale umano", mi ricordava la mia professoressa di italiano.
《 Una tristezza assurda! Non ho parlato con nessuno! 》
《 Tranquilla ti rifarai domani. Tesoro adesso devo andare agli allenamenti. Fatti sentire. Ti amo 》
《 Ti amo anche io Nat , un bacio 》
Aggancio e racconto la mia giornata alla mamma.
Passata qualche ora con la mamma a spettegolare e a preparare dei muffin al cioccolato bianco, papà finalmente torna. Corro alla porta e butto le braccia al collo di mio padre e lo riempo di baci. Quanto mi mancava. Amo mio padre penso sia l'uomo della mia vita! È un uomo perfetto, mamma non poteva desiderare di meglio.
Tutti insieme ceniamo e divoriamo i muffin. Ci mettiamo sul divano e io come al solito mi addormento in braccio a mio padre.
Lui mi prende e mi porta in camera.

Persa nei tuoi occhi bluDove le storie prendono vita. Scoprilo ora