TW: dca.
Daniel osserva davanti a sé l'enorme distesa di verde dalla quale emergono piccoli fiori bianchi.
C'è qualcosa al di la, non sa cosa sia ma gli provoca angoscia, un senso di irrequieta inquietudine.- Lo sai quali sono i miei fiori preferiti? - Enea appare affianco a lui.
Sembra quasi una visione celeste, emana luce.
"Le margherite" pensa Daniel ma non riesce a parlare, il suo corpo è completamente bloccato, i suoi muscoli sono atrofizzati e non riesce a dire nulla.
Enea corre verso il campo di margherite, Daniel vorrebbe dirgli di non andare, vorrebbe proteggerlo dall'inspiegabile arcano, tuttavia non ci riesce, sembra uno spettatore di un film dell'orrore.
Enea viene risucchiato dalla terra, fino a scomparire.
Daniel urla per il dolore e la paura, ma la sua voce non si sente, il cuore sembra cadergli dal petto, le gambe perdono la loro stabilità, sente come se potesse implodere da un momento all'altro.Si risveglia nel panico più totale. Era solo un sogno. In fretta si prepara per andare a scuola e scende di casa. Vede Enea uscire, corre verso di lui.
- Enea! - lo chiama.
Lo stringe in un abbraccio, vorrebbe non lasciarlo andare mai più.
- Non puoi capire, ho avuto così tanta paura di perderti. - Gli dice.
Enea si allontana e ride in modo strano, lo guarda, i suoi occhi sono freddi, sembrano non esprimere niente.
- Daniel, ma tu mi hai già perso. - Dice Enea con estrema serietà, poi scompare nel nulla, come se la sua fosse stata una sorta di allucinazione.
Daniel si guarda intorno, è confuso, dove si trova? Che giorno è? Ma soprattutto dov'è Enea?
Sente l'esigenza di cercarlo ma non lo trova da nessuna parte, poi subentra la rassegnazione, ha perso la sua persona preferita, l'unica che riusciva a sanarlo dai suoi mali più profondi, che riusciva a scacciare gli incubi.Salta dal letto, è sudato, il suo unico pensiero è Enea, realizza solo dopo di aver sognato tutto, guarda fuori ed è buio, tocca lo schermo dell'iPhone, sono le 03.32.
Un sogno in un sogno, pensa che forse potrebbe stare ancora sognando, allora inizia a contare le dita delle mani per essere sicuro di essere del tutto sveglio e lucido. È sveglio.
Va in bagno, getta dell'acqua fresca in faccia. Nonostante sappia sia stato solo un incubo è preoccupato e il senso di inquietudine continua a tormentarlo.
Passa il resto della nottata a sperare di riaddormentarsi ma prima che ci riesca suona la sveglia.
Uscendo di casa vede Enea, si avvcina a lui.
- Oggi il tuo ragazzo non c'è? - Gli dice in modo sarcastico.
Enea gli lancia un occhiataccia.
- Lo sai, stanotte ti ho sognato. - Gli confessa poi.
Enea sembra stranito - Anche io ti ho sognato sai? - Dice. - Il tuo deve essere stato un sogno bellissimo se c'ero io! - Appoggia la mano sotto il mento e fa un sorrisetto adorabile.
Daniel sorride di riflesso ma poi il sorriso si spegne - È stato terribile. -
Enea si finge offeso.
STAI LEGGENDO
Metà della mia anima
Fanfiction[...] - Come stai? - chiede Enea. Silenzio, un silenzio che ferisce perché contiene in sé la risposta. - In classe mia siamo arrivati a Virgilio. - Esordisce. - Il tuo nome lo leggo e lo sento pronunciare in continuazione... capisci che tortura è...