Per le feste di Natale Daniel è costretto a partire per la vacanza che suo padre ha organizzato con la famiglia di Giulia. Dovrebbero essere vacanze ma per lui tutto può essere ricondotto al lavoro, è un vampiro assetato dell'energia vitale delle persone e per aumentare il suo patrimonio farebbe di tutto.
Il suo finto sorriso, la sua finta gentilezza davanti alla gente disgusta Daniel. Lo odia. E odia quando gli amici di suo padre gli dicono che assomiglia a lui nella speranza di fargli un complimento. - Sei bello come tuo padre. - Gli dicono e lui non riesce nemmeno a ringraziare, si tratta della peggior offesa. Vorrebbe spogliarsi della sua pelle, vorrebbe cambiare fisionomia, farebbe qualsiasi cosa per non essere associato a lui. Daniel sa fingere bene, sorride, partecipa, nessuno si accorge di quanto stia male, nemmeno Giulia.
Il giorno a seguire partiranno.
Questa sera suo padre è uscito con la compagna e lui è riuscito a convincerlo a farlo restare a casa. Sul suo letto fissando il soffitto pensa ad Enea, è quasi una settimana che non lo sente e questo gli fa un male atroce. È stato stupido, non avrebbe dovuto riavvicinarsi a lui, sapeva perfettamente di non potere e lo ha fatto lo stesso, facendosi male, ma peggio ancora, facendo male a lui.
È l'occasione perfetta per andare a parlargli, dirgli tutto quello che prova e spiegagli il motivo di quelle parole tanto amare causate dal dolore di non poter godere della sua presenza nella sua vita. Sente la necessità di vederlo prima di partire, ma è una pessima idea. Deve dimenticarlo e lasciare che Enea sia felice senza mettersi d'intralcio oltre.
Si alza dal letto. Cammina avanti e indietro per la stanza. Pensa, pensa pensa. Tutto questo non può essere analizzato con razionalità, i sentimenti che prova sono del tutto privi di senso e questo lo sta angosciando.
Si siede sul letto, non andrà da lui, è una follia.
Si ritrova, dopo poco, davanti alla porta di casa degli Angeli, non sa bene nemmeno lui come, il suo cuore ha preso in possesso il suo corpo facendolo agire contro la volontà della testa.
Ora riprendendo lucidità si rende conto che tutto questo è assurdo. Alza la mano ma non bussa il campanello, torna indietro e poi ritorna alla porta, sospira. Se lo guardassero dall'esterno vedrebbero solo un pazzo.
Bussa ma se ne pente subito dopo.
La porta si apre, Daniel fa un passo indietro intimorito, si ritrova davanti l'ultima persona che si sarebbe immaginato di vedere quel giorno.
- Giuseppe? - Daniel si accende subito in un sorriso.
- Dan!!! - Il ragazzo lo abbraccia quasi saltandogli addosso. Daniel ride e ricambia l'abbraccio. - Non ci posso credere da quando tempo non ci vediamo! - Si stacca guardandolo. - Sei cambiato tantissimo - Gli dice.
Giuseppe è il cugino di Enea, figlio del fratello maggiore di Federica, Daniel aveva dimenticato che la sua famiglia sarebbe andata a Roma da loro per le feste.
Il ragazzo lo fa entrare, c'è tutta la famiglia: gli adulti sono in cucina mentre i ragazzi sono in salone al tavolo, Lucy sta al telefono, Cristian mangia del cioccolato, c'è anche Gabriele che insieme a Francesco distribuiscono le fiches per giocare a poker.
- Vieni a fare una partita con noi dai! - lo invita Giuseppe.
Più ancora che sorpreso di rivedere Giuseppe lo è di rivedere Francesco, da piccoli erano molto amici, il ragazzo appena lo vede lascia ciò che sta facendo per andarlo a salutare bene.
Francesco è lo zio di Enea, anche se è più piccolo di lui, è l'ultimo fratello di Federica. La nonna di Enea non si sarebbe mai immaginata di rimanere incinta all'età di cinquanta anni.
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Metà della mia anima
Fanfiction[...] - Come stai? - chiede Enea. Silenzio, un silenzio che ferisce perché contiene in sé la risposta. - In classe mia siamo arrivati a Virgilio. - Esordisce. - Il tuo nome lo leggo e lo sento pronunciare in continuazione... capisci che tortura è...